24.12.08

Ignorato dall'Ulss il Piano locale per la domiciliarità

I tagli al materiale sanitario fornito ai pazienti in assistenza domiciliare sono una violazione alla programmazione vigente in materia.

I compiti affidati all'Ulss dal Piano locale per la domiciliarità sono chiari. Invito tutti gli interessati a scaricare il documento direttamente dal sito dell'Ulss e a verificarne i contenuti.

Collegarsi alla home page a questo indirizzo (basta cliccarci sopra): http://www.azisanrovigo.it/
Cercare in basso a destra il link Conferenza dei Sindaci e cliccarci sopra. Scorrere fino in fondo la nuova pagina dove è prevista la sezione Documenti scaricabili: l'ultimo riguarda il Piano locale domiciliarità. A questo punto basta fare clic sul titolo e viene scaricato un file in pdf che si può salvare o leggere direttamente.
Sono 98 pagine. La parte che ci interessa è la 7.1 Interventi erogati a domicilio e di supporto alla famiglia dove si parla di:

7.1.2 ADI – Assistenza Domiciliare Integrata a pagina 50.
Il capitolo è tutto da leggere ma a pagina 54 c'è la dimostrazione che l'Ulss non può unilateralmente ridurre i propri impegni. Si veda appunto l'art. 9:

Art. 9 Interventi e prestazioni che rientrano nell’ADI e Ente cui competono

Tra le voci di competenza Ulss troviamo, ad esempio:
- Prelievi ematochimici (in persone non dembulanti)
- Medicazioni: - chirurgiche - decubiti - dermatologiche/oncologiche
- Terapia infusiva reidratante
- Gestione Peg
- Programmi educativi diretti alla prevenzione e alla gestione dei presidi
- Visite domiciliari infermieri ADI
- Partecipazione alle UVMD
- Assistenza non specialistica di supporto

varie altre cose, ma soprattutto:

Fornitura e consegna materiale sanitario, farmaci, presidi per la nutrizione ove previsto.

Quindi non solo presidi e farmaci ma anche materiale sanitario (che, tra l'altro, dovrebbe essere recapitato a casa mentre, invece, tutti o quasi se lo vanno a prendere al San Luca). Tra il materiale sanitario è da considerare tutto ciò che hanno tolto o ridotto ai pazienti in assistenza domiciliare, a partire dallo scorso mese di novembre.

Il piano è stato approvato dalla Conferenza dei Sindaci e ratificato dai consigli dei comuni dell'Ulss. Si rifletta perciò sul fatto che ora l'Ulss non può, unilateralmente, senza alcuna concertazione coi comuni, stabilire "linee guida" o "protocolli" che siano in aperto contrasto con lo strumento di pianificazione approvato.

Nessun commento: