4.3.16

Istat certifica aumento mortalità nel 2015: 54mila decessi in più rispetto al 2014

fonte: http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=36612&fr=n
Pubblicati i dati sull’andamento demografico nazionale. I residenti in Italia sono 60,656 milioni, di cui 5,54 milioni stranieri. Spiccano due dati: il picco di mortalità e i 15mila neonati in meno rispetto al 2014. Nel primo caso, in attesa di conoscere le cause di morte, l’Istat spiega il dato con il progressivo invecchiamento degli italiani ma anche con un effetto di “rimbalzo” in avanti del numero dei decessi determinato dal recupero delle diminuzioni registrate nei due anni precedenti. IL REPORT.

19 FEB - Al 1° gennaio 2016 la popolazione in Italia è di 60 milioni 656 mila residenti (-139 mila unità). Gli stranieri sono 5 milioni 54 mila e rappresentano l'8,3% della popolazione totale (+39 mila unità). La popolazione di cittadinanza italiana scende a 55,6 milioni, conseguendo una perdita di 179 mila residenti. Lo rilevano i primi dati (ancora stimati) degli indicatori demografici 2015 pubblicati oggi dall'Istat.

I morti sono stati 653 mila nel 2015 (+54 mila). Il tasso di mortalità, pari al 10,7 per mille, è il più alto tra quelli misurati dal secondo dopoguerra in poi. L'aumento di mortalità risulta concentrato nelle classi di età molto anziane (75-95 anni). Il picco è in parte dovuto a effetti strutturali connessi all’invecchiamento e in parte al posticipo delle morti non avvenute nel biennio 2013-2014, più favorevole per la sopravvivenza.
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Le cause dell’incremento di mortalità. Benché a oggi manchino alcuni elementi cognitivi per avvalorare le ragioni autentiche alla base del repentino aumento di mortalità del 2015 – come ad esempio i dati sulle cause di morte – i primi dati provvisori classificati per età permettono di ragionare almeno su alcune ipotesi. In primo luogo, il picco di mortalità del 2015 porta con sé significativi effetti strutturali, come l’analisi per età dimostrerebbe, vista la particolare concentrazione dell’incremento di mortalità nelle classi di età molto anziane. In secondo luogo, è accertato che il picco del 2015 rappresenti una risposta proporzionata e contraria alle diminuzioni di mortalità riscontrate nel 2013 e nel 2014 (effetto rimbalzo).

Le persone coinvolte dagli eventi, infatti, sono state quelle fisicamente più fragili, per le quali il rischio di mortalità accelera velocemente su base istantanea. Particolarmente interessante a questo riguardo è l’analogia con altri paesi come la Gran Bretagna o come la Francia dove, come per l’Italia, si è osservato un incremento della mortalità nel 2015.
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Vedi anche il precedente post Impennata della mortalità ospedaliera nel 2015: +11,3%
Vedi l'infografica dell'Istat.
Leggi il report dell'Istat, molto interessante.

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