Il documento è stato inviato, tra gli altri, al ministro della salute e il ministero ha risposto.
Con una nota inviata al direttore generale Domenico Mantoan e all'assessore alla sanità della regione Veneto, il ministero ha trasmesso il documento del comitato "con preghiera di riscontro a questo Ufficio e alla portavoce del Comitato Altopolesano, Sig.ra Jenny Azzolini".
La regione dovrà rendere conto dei motivi dei "disservizi nell'erogazione di prestazioni sanitarie prestate dall'Ulss 18, fra cui lunghi tempi di attesa".
Quello che segue è il comunicato stampa del Comitato altopolesano dei cittadini per il San Luca.
----- inizio documento
Comitato
altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
presso
Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel.
0425701126 – Cell. 3473490340
sito
internet: http://ospedaletrecenta.blogspot.it/
Data,
18/09/2015
COMUNICATO
STAMPA
Autunno
al San Luca
In
seguito alla nostra segnalazione di disservizi al San Luca e del
metodo “offensivo” di fissare i tempi di prenotazione abbiamo
ottenuto l’attenzione del Ministero della Salute che chiede
all’Assessorato Veneto alla Sanità di dare risposte sul problema
al Ministero stesso ed al Comitato Altopolesano Con una
puntualizzazione:” dal momento che le funzioni organizzative e
gestionali … sono attribuite integralmente alla regione”. (A
proposito la Regione non ci ha degnato di una risposta).
Ferme
restando le responsabilità della Regione Veneto speriamo in un
impegno serio, non vogliamo che il Governo Centrale dirotti sulla
regione anche le proprie responsabilità.
Sia
il Governo, sia la Regione si aggrappano (ancora) alla necessità di
tagli. Poco tempo fa la Regione esaltava la gestione dell’Ulss 18
che, virtuosissima ha ridotto il deficit da 28 a 5 milioni di euro.
Ma per ottenere questo brillante risultato non sono state
acquistate/rinnovate tecnologie, gli apparecchi rotti restano tali o
vengono aggiustati con ritardi disastrosi (per fare un esempio al San
Luca c’erano 2 apparecchi radiologici portatili per le radiografie
al letto del paziente: sono entrambi fuori uso), non sono stati
ricoperti i primariati vacanti, non è stato sostituito personale
andato in pensione. Perché i risparmi non vengono fatti in altri
settori? Forse nei compensi e premi di produzione (produzione di che?
non certo di servizi), o nella sproporzione tra quantità della spesa
e qualità dei materiali, o nella disorganizzazione del lavoro e
della comunicazione interna (quasi inesistente), oltre alla
opportunità di tagliare le ben note spese finalizzate unicamente al
restyling dell’immagine( una per tutte l’ingresso dell’ospedale
di Rovigo).
Intanto
oggi, 16 settembre, per una visita oculistica di controllo viene
proposto un giorno di luglio 2016, oppure,in tempi brevi, Porto Viro,
località, com’è noto, comodissima per gli altopolesani. Magari
anziani e soli.
Noi
intanto, temendo che, con l’autunno, insieme alle foglie cada
(ancora) la qualità e la quantità dei servizi, già ora ridotti
all’osso, continuiamo nel nostro vizio di informarci per informare
la gente. E segnalare i problemi “a chi di dovere”.
Alleghiamo
- copia di mail ricevuta dal Ministero della Salute con riflessioni del Comitato;
Grazie
dello spazio che date e della condivisione di un impegno civile per i
diritti comuni.
Per il Comitato – la
Portavoce
Jenny Azzolini
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