L'Ulss
di Rovigo sta da tempo invitando la popolazione femminile allo
screening mammografico. Scopo dello screening è individuare il tumore alla mammella in fase precoce, aumentando sensibilmente la
possibilità di guarigione.
Ebbene,
le mammografie vengono fatte ma i referti no! O meglio, vengono
consegnati con due mesi di ritardo. Vi immaginate l'ansia delle
donne? E se poi l'esame fosse positivo per neoplasia?
Lo
screening viene attuato per prevenzione e diagnosi precoce, che senso
ha eseguire le mammografie e poi ritardare di due mesi il referto con
l'esito dell'esame? Un fallimento!
Dopo gli incredibili ritardi per le visite osteorticolari e le liste d'attesa per l'esame del campo visivo, ancora
una volta la causa va ricercata nella carenza di personale. Per
l'intera Ulss, ospedali di Rovigo e Trecenta, ci sono due soli
radiologi impegnati per questa attività, un numero chiaramente
insufficiente.
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