Da Il Gazzettino, giovedì 21 agosto 2014
«Primo posto libero il 7 agosto 2015». Probabilmente se lo sarà fatta ripetere due volte la signora altopolesana che si è sentita fissare la propria visita osteoarticolare a più di un anno di distanza al San Luca di Trecenta. Nessuno si aspetta un rinvio tanto lontano per un problema sanitario che dovrebbe trovare risposte, se non definitive per lo meno rapide e tranquillizzanti.
Invece, ci risiamo e spunta un ennesimo caso di sanità "lumaca" che si ripercuote sulla pelle dell'utenza. La signora a metà giugno aveva fatto richiesta di un esame per l'osteoporosi con regolare impegnativa del proprio medico di fiducia ma la struttura pubblica non ha potuto fare di meglio che darle l'arrivederci all'agosto dell'anno che verrà.
A parte essere stata costretta a rivolgersi a una struttura privata che affronterà il suo caso il 2 settembre, previo pagamento della prestazione sanitaria, la paziente altopolesana non ha fatto mistero delle proprie perplessità sulle carenze di un sistema sanitario pubblico che rallenta e penalizza l'utenza. Lamentele che hanno fatto scattare la protesta anche dell'assessore provinciale alla Salute Guglielmo Brusco, specchio, a suo dire, del piano inclinato sul quale sta scivolando la sanità polesana fin troppo indulgente verso la concorrenza economica e d'immagine rappresentata dalle strutture private. «Che senso ha - sottolinea Brusco - allontanare la propria utenza perché strutture e personale sono sottoutilizzati o non funzionanti? Al San Luca l'esame dell'osteoporosi si fa per qualche ora solo un giorno la settimana, salvo doversi rivolgere alla libera professione».
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21.8.14
Osteoporosi, visita fissata nell'agosto dell'anno prossimo
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