10.2.14

Ultime notizie sull'ospedale di Trecenta

Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
Portavoce Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel. 0425701126 – Cell. 3473490340

Data, 04 – 02 - 2014


Ultime notizie sul "San Luca"

Noi vogliamo invitare gli altopolesani a non lasciarsi andare a profezie drammatiche (“i dise ch’i lo sara…”), ma ad esami obiettivi dell’efficienza del nostro ospedale e ad analisi attente delle responsabilità istituzionali: Regione (che assegna i fondi ai direttori generali), Dirigenti ULS, Sindaci.
Non va trascurato il danno che deriva dal disinteresse di troppi cittadini nei vari paesi, ma è bene che i cittadini siano informati in modo chiaro e comprensibile.

Per essere di aiuto in questo compito, il Comitato Altopolesano per il San Luca si impegna a fornire in tempi relativamente brevi un elenco dettagliato delle prestazioni e delle risposte che possiamo trovare nell’ospedale di Trecenta, cui contiamo di aggiungere informazioni sui servizi territoriali, una volta definito il quadro che sarà frutto del lavoro della dirigenza dell’azienda e dell’impegno di collaborazione dei sindaci.

L’esame delle schede ospedaliere suscita notevoli perplessità per quanto riguarda il San Luca: è prevista infatti una riduzione sensibile dei posti letto, compensata solo in parte da posti letto nelle strutture intermedie.
E non ci piace quanto abbiamo sentito dire sabato scorso dal vicepresidente della V Commissione Sanità Regionale, che cioè tagli importanti sono stati fatti solo nel pubblico, per noi non è in discussione la priorità del servizio pubblico rispetto al privato.

Ma la situazione suggerisce qualche riflessione ulteriore sul progetto regionale.

1) Le previste strutture intermedie prendono in carico pazienti che hanno superato la fase acuta della malattia ma hanno ancora problemi tali da non permettere loro il passaggio dall’ospedale alla propria casa con notevoli problemi per il paziente e suoi familiari. Ovviamente le strutture suddette devono affrontare costi per personale, farmaci, ecc., ma la regione prevede una diminuzione della spesa aziendale.
Meno soldi per qualche servizio in più: sarà possibile solo se tali strutture saranno attivate all'interno degli ospedali recuperando ambienti e personale precedentemente legato alla quota di posti letto per acuti che verranno “tagliati”. Questa pare la sfida su cui contare.

2) Il progetto però prevede un peso economico per il cittadino che dovrà spendere per le degenze sanitarie superiori ai 30 giorni.
NB.le degenze che superano tale periodo sono in genere legate a problemi di gestione familiare o sociale.

3) I tempi di realizzazione possono essere brevi se si tratta di una riconversione ospedaliera, perché al San Luca non mancano spazi e attrezzature; ma diventa insufficiente il personale, già scarso numericamente).
Resta sempre determinante il finanziamento della Regione.
Consola il fatto che la riduzione dei posti letto ospedalieri dovrà comunque avvenire - per legge - contemporaneamente all’attivazione dei posti letto per l’assistenza territoriale.

4) E’ stata aumentata l’offerta al San Luca del servizio di chirurgia a bassa complessità e per appuntamento, ed è previsto un servizio riabilitativo di più elevato livello.
Preoccupa la mancata citazione, nelle schede, di Chirurgia d’urgenza-emergenza e di Ginecologia.
Visto l’attuale potere di attrazione del nostro ospedale si teme che, se viene ridotto al San Luca il servizio di Ginecologia-Ostetricia, le donne che ora fanno riferimento a Trecenta non si rivolgano in massa all’ospedale di Rovigo e ciò comporterebbe un ulteriore problema economico per l’ULSS 18.
Per ostetricia-ginecologia verrà mantenuto il punto nascita che garantisce il parto in analgesia per circa il 30% dei parti naturali e viene mantenuta un’eccellenza quale la procreazione assistita.
Il fatto che resti il Punto Nascite, e quindi il reparto, fa sperare che si risolva positivamente anche il discorso ginecologia che non comporta particolare peso economico suppletivo.
Senz’altro verranno mantenuti al San Luca gli interventi ginecologici in regime di day surgery.

5) Rimarranno attivi gli altri servizi per acuti: Pronto Soccorso, Radiologia, Terapia Intensiva, Medicina.

Preoccupa (non poco) una dichiarazione poco chiara del Segretario Regionale della Sanità Veneta dottor Mantoan: “le risorse ci sono – è problema di pianificazione e condivisione”. Ora, dopo altre affermazioni come “la spesa sanitaria crescente per affrontare la cronicità” e “la sostenibilità sociale si realizza attraverso il coinvolgimento attivo dei cittadini e della comunità” il burocratese un po’ criptico del segretario regionale non è per noi tranquillizzante.

Noi non perderemo di vista le azioni che si succedono.

PS: negli ultimi tempi intanto si nota una crescita sensibile del numero di automobili nel parcheggio ospedaliero. Questo per noi significa qualcosa di positivo.

Per il Comitato Altopolesano dei Cittadini per il San Luca
La portavoce prof. Jenny Azzolini

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