29.5.11

Le mazzate del piano sanitario regionale. Zaia minimizza.

fonte: RovigoOggi.it
27 maggio 2011

SANITA' ROVIGO Declassamento dell'ospedale cittadino previsto dalla bozza del piano socio sanitario regionale. 5 specialità in meno. No comment del dg dell'Ulss 18 Adriano Marcolongo


Penalizzante la bozza del piano socio sanitario regionale. Declassato l’ospedale di Rovigo, previsto il taglio di 5 specialità: otorino, medicina nucleare, malattie infettive, nefrologia e neurochirurgia. Il direttore generale Adriano Marcolongo si barrica dietro un categorico "no comment". Luca Zaia, presidente della Regione, glissa: "Dagli ospedali escono tutti guariti".
 
Rovigo – E’ ancora una bozza ma fa già parlare di sé. Il piano socio sanitario regionale 2011-2013 assesta un duro colpo all’ospedale di Rovigo, dove non sarebbero più previste le specializzazioni di otorino, medicina nucleare, malattie infettive, nefrologia e neurochirurgia. A rischio anche i posti letto per l’ospedale di Trecenta, con una riduzione dal 4,5 al 4 per mille abitanti.
Un piano che segue logiche politiche e non sanitarie, secondo Mario Favazza (foto a lato), segretario regionale del sindacato dei medici ospedalieri Cimo (foto a lato) che lo definisce come un programma di serie B. “Abbiamo bisogno di un piano che si occupi del paziente a 360 gradi e non della soddisfazione del politico”, spiega Favazza, “L’importante è garantire l’eccellenza sanitaria al paziente. A chi debba toccare l’eccellenza è un fatto politico. Ma come possiamo garantire l’eccellenza se ci sono ancora ospedali con 40 posti letto?”. A detta di Favazza il piano non garantirebbe neanche il meccanismo per accedere alle sedi centrali.
Pesanti critiche anche dal fronte politico, con il commento di Graziano Azzalin, consigliere regionale del Pd, che definisce la bozza come un ragionamento puramente contabile. “Purtroppo mi dispiace constatare che i miei timori erano fondati: le preoccupazioni sul futuro della sanità polesana e sul ruolo che gli ospedali di Rovigo e Trecenta avrebbero ricoperto all’interno del piano sembrano concretizzarsi”, afferma il consigliere. “Le bugie dell’assessore Coletto hanno le gambe corte, e i suoi toni confortanti sono smentiti dai numeri: nel riparto dei fondi 2011 le due Ulss del Polesine registrano una diminuzione di 3 milioni e 280mila euro a Rovigo e di 1 milione 980mila euro ad Adria. Il rischio è che le strutture pubbliche del nostro territorio vengano pesantemente ridimensionate”.
Azzalin confidava nella visita di Luca Zaia, presidente della Regione, in città giovedì 26 maggio. Vane le sue speranze, che ha avuto risposte più che vaghe da Zaia: “dagli ospedali escono tutti guariti”.
“I disagi che si verrebbero a creare per i pazienti della provincia di Rovigo – conclude Azzalin – potrebbero essere davvero enormi. Si pensi cosa potrebbe significare per i tanti dializzati la chiusura del reparto di nefrologia. Mi farebbe piacere sapere l’opinione del dottor Piva a riguardo. Questi tagli, infatti, colpiscono direttamente i più deboli ed il territorio, ma noi non staremo in silenzio. Chi vuole bene al Polesine e lo vuole difendere sarà al nostro fianco, il resto sono solo vuote parole".
No comment da parte del direttore generale dell'Ulss 18 Adriano Marcolongo, giunto al termine del suo mandato, che si esprime solo con un “argomento chiuso, punto e a capo”.

Giulia Frezzato

Nessun commento: