17.12.25

«Ospedali liquidi» e finanziamento del sistema sanitario. Le prime dichiarazioni del nuovo assessore regionale alla sanità

Il Gazzettino, domenica 14 dicembre 2025

A ricoprire l’incarico di assessore regionale alla sanità è stato chiamato il prof. Gino Gerosa. Una figura tecnica di primissimo piano che però dovrà dimostrare le sue qualità non più in sala operatoria ma alla direzione del sistema sanitario regionale.

Le prime dichiarazioni suscitano, infatti, qualche interrogativo.

Nelle prossime settimane dovrà pur chiarire che cosa intende per «ospedali liquidi» perché, in prima battuta, non è che faccia una bella impressione: gli ospedali li preferiremmo solidi, ben attrezzati e con tutto il personale medico e paramedico necessario.

E dovremo capire se quel richiamo “all’insostenibilità di un sistema universalistico con la sola fiscalità” intenda aprire porte e finestre alle assicurazioni e alle strutture private, così come era negli intendimenti di un altro aspirante assessore (vedi il precedente post Sanità veneta. Flavio Tosi getta la maschera: «largo ai privati»).

Vedremo. Riportiamo intanto le sue prime dichiarazioni raccolte dal Gazzettino di domenica 14 dicembre.


7.12.25

Pagelle ai direttori generali delle Ulss: sostanziosi incentivi per tutti!

Deliberazione approvata dall'uscente giunta Zaia il 20 novembre, tre giorni prima delle elezioni regionali, ma pubblicata solo il 5 dicembre

Il Gazzettino, 6 dicembre 2025

Del voto dei primi cittadini in Conferenza dei sindaci avevamo già parlato nel post Incredibile ma vero: Ulss 5 a pieni voti (clicca qui per visualizzarlo).

Con la deliberazione appena pubblicata la giunta regionale conclude la valutazione sui direttori generali. La commissione consiliare regionale ha dato il massimo dei voti a tutti, così come, nella maggior parte dei casi, le conferenze dei sindaci delle singole Ulss come la nostra.

A determinare la differenza di valutazione, in ogni caso molto piccola, è stato il giudizio della giunta. Ma niente di che: tutti i direttori generali, avendo superato il 70% del punteggio massimo, avranno diritto agli incentivi economici: fino al 20% dello stipendio annuo lordo di € 154.937,06.

Per chi desidera approfondire:

Link alla pagina del Bollettino Ufficiale Regionale dal quale leggere o scaricare la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1524 del 20 novembre 2025.

Tabella contenuta nell'allegato A

Allegato A alla DGR n. 1524 del 20 novembre 2025


27.11.25

Fondazione Gimbe. Sanità: il pubblico arretra, i privati occupano gli spazi vuoti

Spesa delle famiglie oltre i 41 miliardi di euro.
Dal 2022 al 2024 più di 1,7 milioni di persone rinunciano a prestazioni sanitarie.
Il privato convenzionato domina RSA e riabilitazione, ma mostra segni di crisi.
E si registra il Boom del privato puro: in 7 anni +137%


«Non serve cercare un piano occulto di smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN): basta leggere i numeri per capire che la privatizzazione della sanità pubblica è già una triste realtà». Con queste parole Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE, apre la sua relazione al 20° Forum Risk Management di Arezzo, presentando un’analisi indipendente sull’ecosistema dei soggetti privati in sanità e sulla privatizzazione strisciante del SSN. L’analisi documenta che il progressivo indebolimento della sanità pubblica lascia sempre più spazio all’espansione silenziosa di una moltitudine di attori privati, spesso identificati erroneamente con le sole strutture private accreditate.


fonte: Comunicato stampa della Fondazione Gimbe, 26 novembre 2025.

E' tutta da leggere, piano piano, con attenzione, l'analisi della Fondazione Gimbe. Impressionante l'incremento di spesa delle famiglie (che se lo possono permettere) verso il privato puro (cioè non convenzionato con il sistema sanitario nazionale).

Ricordo che qualche mese fa sulla stampa - vedi articolo del Gazzettino del 27 agosto 2025 riportato in fondo - infermieri e sindacato lanciavano l'allarme sulle condizioni di lavoro alla Casa di cura (convenzionata) di Porto Viro. A fronte del raddoppio del Pronto Soccorso numerosi infermieri avevano rassegnato le dimissioni volontarie dalla struttura (in fuga verso il privato puro?) esasperando ulteriormente le condizioni di lavoro di chi rimaneva in servizio.

Insomma, per il cittadino, oltre al continuo ricorso da parte delle Ulss al privato convenzionato, si delinea lo spettro del privato privato puro, senza rimborsi da parte del Ssn. Dalla padella alla brace.

Gazzettino 27 agosto 2025 - Porto Viro


21.11.25

Lo stato del "San Luca". La cronaca del dibattito in Sala civica a Trecenta

Lo scorso 12 novembre si è tenuto, in sala civica a Trecenta, un dibattito sullo «stato dell'ospedale 'San Luca'» al quale sono stati invitati tutti i candidati del collegio di Rovigo alle prossime elezioni regionali per chiedere loro «impegni, non promesse elettorali».

L'invito del Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca" è stato accolto da numerosi candidati ma significative sono state le assenze.

Negli articoli che seguono l'annuncio e la cronaca della serata seguita dal pubblico che ha gremito la sala e dal Gazzettino di Rovigo, che ringraziamo per l'attenzione.

Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca"

Il Gazzettino, 11-11-2025 Prima pagina

Il Gazzettino, 11-11-2025 Pag. IX

Il Gazzettino, 14-11-2025 Prima pagina

Il Gazzettino, 14-11-2025 Pag. III


16.10.25

È confermato: al San Luca non sono stati ripristinati i posti letto di Medicina dopo le ferie estive

Ma il quadro è da "codice rosso" per tutti gli ospedali polesani



Nursind, il sindacato degli infermieri, denuncia il “Grave disagio per il personale sanitario e sociosanitario dell’Ulss 5 Polesana”

fonte: ROVIGO.NEWS, 11 ottobre 2025

Da alcuni anni l'Ulss 5 Polesana ha l'abitudine - mai stigmatizzata dalla Conferenza dei Sindaci - di dimezzare i posti letto del reparto di Medicina del "San Luca" per ripristinarli poi a ferie finite. Avevamo avuto notizia da più fonti che questa volta ciò non è avvenuto.

Ora il mancato ripristino dei posti letto del reparto di Medicina dell'ospedale di Trecenta è confermato dal documento del Nursind Rovigo-Veneto pubblicato da ROVIGO.NEWS lo scorso 11 ottobre 2025.

Leggiamo infatti che “Si registrano inoltre riduzioni di posti letto a inizio estate, con conseguente riduzione del personale infermieristico e OSS, come nel reparto di medicina a Trecenta, senza però riuscire, a fine estate, a ripristinare i posti letto previsti dalla Regione per mancanza di personale."

Questo spiegherebbe il motivo per cui durante le sedute dei consigli comunali di Badia Polesine (vedi post) e Castelmassa (vedi post) il direttore generale e quello sanitario dell'Ulss non abbiamo fornito numeri precisi sui posti letto attivi nell'ospedale di Trecenta. Non una dimenticanza quindi, ma la scelta di non certificare un ulteriore colpo d'accetta ai servizi ospedalieri.

Il documento di Nursind denuncia inoltre:

  • Turni di 12 ore imposti al personale infermieristico di Adria
  • Carenza di personale e disorganizzazione
  • In sala operatoria a Rovigo, inoltre, il personale infermieristico è tuttora costretto a superare le 7 giornate mensili di pronta disponibilità, in violazione dei limiti contrattuali
  • Nel reparto di Psichiatria Degenza (Spdc) di Rovigo, ristrutturato e riaperto nel maggio 2022, oltre la metà delle docce nelle stanze di degenza non funziona: i pazienti sono costretti a utilizzare quelle dei bagni di altri degenti
  • Mobilità interna e assunzioni bloccate
  • Le graduatorie per l’assunzione di infermieri a tempo determinato e indeterminato sono esaurite

15.10.25

Firmata la convenzione tra le Ulss di Rovigo e Verona per le emergenze di quattro Comuni: Bergantino, Castelmassa, Castelnovo Bariano e Melara


Il Gazzettino, 09 ottobre 2025

Limitata a infarti e ictus che saranno dirottati a Legnago; per tutto il resto anche loro si dovranno "accontentare" del Punto di Primo intervento del "San Luca". Le ambulanze partiranno da Trecenta e Castelmassa.

L'assessore Cristiano Corazzari ha dichiarato: «Garantire rapidità e qualità nell'assistenza per i pazienti tempo-dipendenti è una priorità assoluta». E bravo l'assessore uscente! Ma anche per i residenti negli altri 20 Comuni dell'altopolesine è "una priorità assoluta". E quelli che fanno?

Cosa non si farebbe per qualche votarello in più!

Il Gazzettino. Poco personale e fondi ai privati: scoppia la polemica

Il Gazzettino, 09 ottobre 2025

Il Gazzettino, 09 ottobre 2025



Il Gazzettino, 09 ottobre 2025

Gimbe, 13 miliardi in meno alla sanità negli ultimi 3 anni

fonte: Ansa

La spesa delle famiglie sale a 41,3 mld, il 10% non si cura. L'agonia del Ssn apre al privato



Ne consegue:

  • un aumento delle disuguaglianze
  • famiglie schiacciate da spese insostenibili
  • cittadini costretti a rinunciare alle cure
  • personale demotivato che lascia la sanità pubblica

È quanto emerge dall'ottavo Rapporto Gimbe, che analizza e monitora la sostenibilità e l'efficienza del Ssn: negli ultimi tre anni, afferma Gimbe, la sanità pubblica ha perso 13,1 miliardi di euro, mentre 41,3 miliardi sono a carico delle famiglie. In particolare, un italiano su 10 ha dovuto rinunciare alle cure e nonostante l'Italia sia al secondo posto in Europa per numero di medici, resta indietro per quanto riguarda gli infermieri. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la salute registra inoltre gravi ritardi: solo il 4,4% delle case della comunità è pienamente operativo.

"Se è certo che nel triennio 2023-2025 il Fondo sanitario nazionale è aumentato di 11,1 miliardi di ero - rileva Cartabellotta - è altrettanto vero che con il taglio alla percentuale di Pil la sanità ha lasciato per strada 13,1 miliardi. Infatti, la percentuale del Fsn sul Pil al 31 dicembre 2024 è scesa dal 6,3% del 2022 al 6% del 2023, per attestarsi al 6,1% nel 2024-2025".

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