16.10.25

È confermato: al San Luca non sono stati ripristinati i posti letto di Medicina dopo le ferie estive

Ma il quadro è da "codice rosso" per tutti gli ospedali polesani



Nursind, il sindacato degli infermieri, denuncia il “Grave disagio per il personale sanitario e sociosanitario dell’Ulss 5 Polesana”

fonte: ROVIGO.NEWS, 11 ottobre 2025

Da alcuni anni l'Ulss 5 Polesana ha l'abitudine - mai stigmatizzata dalla Conferenza dei Sindaci - di dimezzare i posti letto del reparto di Medicina del "San Luca" per ripristinarli poi a ferie finite. Avevamo avuto notizia da più fonti che questa volta ciò non è avvenuto.

Ora il mancato ripristino dei posti letto del reparto di Medicina dell'ospedale di Trecenta è confermato dal documento del Nursind Rovigo-Veneto pubblicato da ROVIGO.NEWS lo scorso 11 ottobre 2025.

Leggiamo infatti che “Si registrano inoltre riduzioni di posti letto a inizio estate, con conseguente riduzione del personale infermieristico e OSS, come nel reparto di medicina a Trecenta, senza però riuscire, a fine estate, a ripristinare i posti letto previsti dalla Regione per mancanza di personale."

Questo spiegherebbe il motivo per cui durante le sedute dei consigli comunali di Badia Polesine (vedi post) e Castelmassa (vedi post) il direttore generale e quello sanitario dell'Ulss non abbiamo fornito numeri precisi sui posti letto attivi nell'ospedale di Trecenta. Non una dimenticanza quindi, ma la scelta di non certificare un ulteriore colpo d'accetta ai servizi ospedalieri.

Il documento di Nursind denuncia inoltre:

  • Turni di 12 ore imposti al personale infermieristico di Adria
  • Carenza di personale e disorganizzazione
  • In sala operatoria a Rovigo, inoltre, il personale infermieristico è tuttora costretto a superare le 7 giornate mensili di pronta disponibilità, in violazione dei limiti contrattuali
  • Nel reparto di Psichiatria Degenza (Spdc) di Rovigo, ristrutturato e riaperto nel maggio 2022, oltre la metà delle docce nelle stanze di degenza non funziona: i pazienti sono costretti a utilizzare quelle dei bagni di altri degenti
  • Mobilità interna e assunzioni bloccate
  • Le graduatorie per l’assunzione di infermieri a tempo determinato e indeterminato sono esaurite

15.10.25

Firmata la convenzione tra le Ulss di Rovigo e Verona per le emergenze di quattro Comuni: Bergantino, Castelmassa, Castelnovo Bariano e Melara


Il Gazzettino, 09 ottobre 2025

Limitata a infarti e ictus che saranno dirottati a Legnago; per tutto il resto anche loro si dovranno "accontentare" del Punto di Primo intervento del "San Luca". Le ambulanze partiranno da Trecenta e Castelmassa.

L'assessore Cristiano Corazzari ha dichiarato: «Garantire rapidità e qualità nell'assistenza per i pazienti tempo-dipendenti è una priorità assoluta». E bravo l'assessore uscente! Ma anche per i residenti negli altri 20 Comuni dell'altopolesine è "una priorità assoluta". E quelli che fanno?

Cosa non si farebbe per qualche votarello in più!

Il Gazzettino. Poco personale e fondi ai privati: scoppia la polemica

Il Gazzettino, 09 ottobre 2025

Il Gazzettino, 09 ottobre 2025



Il Gazzettino, 09 ottobre 2025

Gimbe, 13 miliardi in meno alla sanità negli ultimi 3 anni

fonte: Ansa

La spesa delle famiglie sale a 41,3 mld, il 10% non si cura. L'agonia del Ssn apre al privato



Ne consegue:

  • un aumento delle disuguaglianze
  • famiglie schiacciate da spese insostenibili
  • cittadini costretti a rinunciare alle cure
  • personale demotivato che lascia la sanità pubblica

È quanto emerge dall'ottavo Rapporto Gimbe, che analizza e monitora la sostenibilità e l'efficienza del Ssn: negli ultimi tre anni, afferma Gimbe, la sanità pubblica ha perso 13,1 miliardi di euro, mentre 41,3 miliardi sono a carico delle famiglie. In particolare, un italiano su 10 ha dovuto rinunciare alle cure e nonostante l'Italia sia al secondo posto in Europa per numero di medici, resta indietro per quanto riguarda gli infermieri. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la salute registra inoltre gravi ritardi: solo il 4,4% delle case della comunità è pienamente operativo.

"Se è certo che nel triennio 2023-2025 il Fondo sanitario nazionale è aumentato di 11,1 miliardi di ero - rileva Cartabellotta - è altrettanto vero che con il taglio alla percentuale di Pil la sanità ha lasciato per strada 13,1 miliardi. Infatti, la percentuale del Fsn sul Pil al 31 dicembre 2024 è scesa dal 6,3% del 2022 al 6% del 2023, per attestarsi al 6,1% nel 2024-2025".

Leggi l'articolo completo.

8.10.25

Castelmassa. Una sanità pubblica allo sbando su tutti i fronti, pronta a cedere il passo a quella privata

Ci sono (quasi) riusciti.

Il Gazzettino, 8 ottobre 2025

Il Gazzettino, 8 ottobre 2025

In Consiglio comunale a Castelmassa, lo scorso 7 ottobre 2025, la direzione dell'Ulss 5 ha dichiarato fallimento e la risposta, per tutto, è una sola: manca il personale.

E' stato un "si salvi chi può" quello dei dirigenti dell'Ulss 5 ieri durante un consiglio comunale seguito da numerosi attenti cittadini.

Stretta tra due Decreti Ministeriali la sanità pubblica è all'angolo:

  • Da un lato il Dm 70/2015 che ha tagliato reparti (e ospedali) in tutta Italia in nome dell'efficienza e del numero di casi trattati (e che ha fatto chiudere il punto nascite e il reparto di ostetricia e ginecologia a Trecenta);
  • Dall'altro il Dm 77/2022 che vorrebbe rimediare al disastro attraverso una sanità diffusa sul territorio ma che ormai, dopo anni di tagli e di fuga di medici e infermieri verso il privato, si trova a corto di personale e, probabilmente, nell'impossibilità di dare piena attuazione alle Case della Comunità.

Resta un mistero: il numero di posti letto attivi al San Luca.

Ancora una volta, così come nel Consiglio comunale di Badia Polesine (vedi precedente post), anche a Castelmassa il direttore generale e il direttore sanitario dell'Ulss non ci hanno detto - e non lo hanno detto nemmeno ai consiglieri comunali - quanti posti letto siano effettivamente attivi all'ospedale di Trecenta.

La Conferenza dei Sindaci dell'Ulss DEVE verificare la reale situazione dell'ospedale. Basta con i Ponzio Pilato!

5.10.25

3centaMed, dal medico di famiglia dopo 4 settimane



Normalmente i tempi per avere una prenotazione dal proprio medico di medicina generale, presso la Medicina di Gruppo di Trecenta, non erano brevi: non meno di quindici giorni. Ma ora quello che è capitato a una signora di Trecenta è veramente eccessivo: quattro settimane dalla richiesta!


QUALCOSA NON FUNZIONA

Leggi anche su questo blog:

Medici di base, se ne cercano 121 (da La Voce del 5 marzo 2025)

Medicina di gruppo di Trecenta: la riduzione del personale rende ancora più difficile la vita dei pazienti, post del 12-01-2025

Medicina di gruppo, orari ridotti. Il Gazzettino di domenica 4 agosto 2024

3.10.25

L'ospedale di Trecenta in Consiglio comunale a Badia Polesine. Ripulito il quarto piano ma preoccupa il futuro

Resta l'incognita dei posti letto effettivamente attivi. Si conferma l'urgenza di un sopralluogo della conferenza dei sindaci.



L'Interrogazione di Badia Domani sulle criticità al “San Luca” di Trecenta (vedi post) è stata discussa dal consiglio comunale di Badia Polesine lo scorso lunedì 29 settembre 2025.

Ringraziamo il gruppo consiliare per l'iniziativa e l'amministrazione comunale per l'evidenza data all'argomento inserito al primo punto dell'ordine del giorno. Significativa anche la disponibilità ad aprire una discussione più ampia sullo stato dei servizi dell'ospedale e l'invito alla partecipazione dei dirigenti dell'Ulss 5.

Motore di tutto è stata l'interrogazione presentata a fine giugno dal deputato Enrico Cappelletti (M5S) sullo stato di degrado di tre dei quattro reparti al quarto piano del "San Luca" (vedi il precedente post Ospedale di Trecenta. Il degrado di tre reparti al quarto piano). Dopo un'iniziale smentita del direttore generale e del direttore sanitario dell'Ulss, c'era stata la contro-smentita del deputato che ha pubblicato su facebook foto purtroppo assai eloquenti delle condizioni in cui versavano il reparto malattie infettive e i due ex reparti Covid, abbandonati dopo la pandemia. Nessuna comunicazione è pervenuta in questi mesi dalla Conferenza dei Sindaci dell'Ulss.



Come Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca" abbiamo formalizzato via pec alla Conferenza dei sindaci (vedi post) la richiesta di nomina di una delegazione incaricata di effettuare un sopralluogo all'ospedale di Trecenta per verificare lo stato dei reparti citati e l'effettiva dotazione di posti letto attivi in tutti i reparti dell'ospedale. Nessuna risposta dal presidente della conferenza.



L'interrogazione del consigliere comunale Manuel Berengan (Badia Domani) ha sbloccato la situazione, almeno per quanto riguarda il Comune di Badia Polesine.
Abbiamo così appreso che i tre reparti al quarto piano sono stati ripuliti e riordinati. Un video di sei minuti è stato appositamente proiettato in consiglio. Bene.


L'occasione ha dato modo ai dirigenti dell'Ulss di comunicare alcuni dati e di fornire la loro visione del futuro degli ospedali. E qui qualche considerazione va fatta.


La fisarmonica dei posti letto

I posti letto assegnati dalle schede ospedaliere del Piano Socio Sanitario Regionale all'ospedale di Trecenta sono 132 (centotrentadue). I posti letto dell'ospedale di comunità, collocato al San Luca ma che poteva essere ospitato in un punto sanità o in una casa di riposo, non sono posti letto ospedalieri e, infatti, sono inseriti nelle schede territoriali del Pssr.

Ma il Direttore Sanitario dell'Ulss non distingue: ha fatto credere al consiglio comunale che sono la stessa cosa e li ha contabilizzati nel totale dei posti letto dell'ospedale. Non ha precisato ai consiglieri che l'ospedale di comunità fornisce, per un massimo di trenta giorni, soltanto un'assistenza infermieristica supportata, per poche ore al giorno, da un medico di medicina generale. Dal totale dei posti letto, comunque assai lontani dalla programmazione regionale, occorre quindi togliere i 29 posti letto "territoriali" dell'ospedale di comunità. Poco tempo fa il Direttore Generale dell'Ulss ne comunicava 84, la Dr.ssa Destro non ha fornito un dato preciso.

Non ha detto la Dr.ssa Destro che, da giugno, i posti letto della medicina di Trecenta (e solo quella di Trecenta) sono stati dimezzati per le ferie del personale. Non ci ha detto neanche - e non lo ha detto al Consiglio comunale - se quei posti letto sono stati ripristinati dopo il periodo estivo.

E allora quanti sono effettivamente i posti letto attivi nell'ospedale di Trecenta?


L'indicazione del Punto di Primo Intervento al "San Luca"

Il Punto di Primo Intervento non è un Pronto Soccorso

Per tutto il tempo del suo intervento la Dr.ssa Destro, direttore sanitario, ha sempre parlato di Pronto Soccorso mentre quello del San Luca è, purtroppo, soltanto un Punto di Primo Intervento. Come tale può trattare solo codici bianchi e verdi; oltre un certo orario del pomeriggio c'è la possibilità di non trovare un medico e, più di una persona, si è sentita rispondere che "non si deve venire a Trecenta di sera o di notte".


Il destino degli ospedali?

La sanità del futuro, per il direttore generale dell'Ulss, sta negli ospedali di comunità. Da rabbrividire!

Spero di aver sentito male e che non sia così, spero che la registrazione della seduta, di scarsa qualità, mi abbia tratto in inganno. Spero proprio di sbagliarmi perché, nel caso abbia inteso correttamente le parole del Dg, significherebbe che, all'interno della pubblica amministrazione, c'è chi pensa di trasformare la sanità pubblica come la riserva indiana dei poveri, degli indigenti e di quanti non hanno le risorse per pagarsi la sanità privata.


Per il Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca"
il presidente/portavoce - Pietro Tosarello

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E' possibile ascoltare la seduta del consiglio a questo link: