Resta l'incognita dei posti letto
effettivamente attivi. Si conferma l'urgenza di un sopralluogo della
conferenza dei sindaci.
L'Interrogazione di Badia Domani sulle
criticità al “San Luca” di Trecenta (vedi post) è stata
discussa dal consiglio comunale di Badia Polesine lo scorso lunedì
29 settembre 2025.
Ringraziamo il gruppo consiliare per
l'iniziativa e l'amministrazione comunale per l'evidenza data
all'argomento inserito al primo punto dell'ordine del giorno.
Significativa anche la disponibilità ad aprire una discussione più
ampia sullo stato dei servizi dell'ospedale e l'invito alla
partecipazione dei dirigenti dell'Ulss 5.
Motore di tutto è stata
l'interrogazione presentata a fine giugno dal deputato Enrico
Cappelletti (M5S) sullo stato di degrado di tre dei quattro reparti
al quarto piano del "San Luca" (vedi il precedente post
Ospedale di Trecenta. Il degrado di tre reparti al quarto piano).
Dopo un'iniziale smentita del direttore generale e del direttore
sanitario dell'Ulss, c'era stata la contro-smentita del deputato che
ha pubblicato su facebook foto purtroppo assai eloquenti delle
condizioni in cui versavano il reparto malattie infettive e i due ex
reparti Covid, abbandonati dopo la pandemia. Nessuna comunicazione è
pervenuta in questi mesi dalla Conferenza dei Sindaci dell'Ulss.

Come Comitato altopolesano dei
cittadini per il "San Luca" abbiamo formalizzato via pec
alla Conferenza dei sindaci (vedi post) la richiesta di nomina di una
delegazione incaricata di effettuare un sopralluogo all'ospedale di
Trecenta per verificare lo stato dei reparti citati e l'effettiva
dotazione di posti letto attivi in tutti i reparti dell'ospedale.
Nessuna risposta dal presidente della conferenza.
L'interrogazione del consigliere
comunale Manuel Berengan (Badia Domani) ha sbloccato la situazione,
almeno per quanto riguarda il Comune di Badia Polesine.
Abbiamo così appreso che i tre reparti
al quarto piano sono stati ripuliti e riordinati. Un video di sei
minuti è stato appositamente proiettato in consiglio. Bene.
L'occasione ha dato modo ai dirigenti
dell'Ulss di comunicare alcuni dati e di fornire la loro visione del
futuro degli ospedali. E qui qualche considerazione va fatta.
La fisarmonica dei posti letto
I posti letto assegnati dalle schede
ospedaliere del Piano Socio Sanitario Regionale all'ospedale di
Trecenta sono 132 (centotrentadue). I posti letto dell'ospedale di
comunità, collocato al San Luca ma che poteva essere ospitato in un
punto sanità o in una casa di riposo, non sono posti letto
ospedalieri e, infatti, sono inseriti nelle schede territoriali del
Pssr.
Ma il Direttore Sanitario dell'Ulss non
distingue: ha fatto credere al consiglio comunale che sono la stessa
cosa e li ha contabilizzati nel totale dei posti letto dell'ospedale.
Non ha precisato ai consiglieri che l'ospedale di comunità fornisce,
per un massimo di trenta giorni, soltanto un'assistenza
infermieristica supportata, per poche ore al giorno, da un medico di
medicina generale. Dal totale dei posti letto, comunque assai lontani dalla programmazione regionale,
occorre quindi togliere i 29 posti letto "territoriali"
dell'ospedale di comunità. Poco tempo fa il Direttore Generale dell'Ulss ne
comunicava 84, la Dr.ssa Destro non ha fornito un dato preciso.
Non ha detto la Dr.ssa Destro che, da
giugno, i posti letto della medicina di Trecenta (e solo quella di
Trecenta) sono stati dimezzati per le ferie del personale. Non ci ha
detto neanche - e non lo ha detto al Consiglio comunale - se quei
posti letto sono stati ripristinati dopo il periodo estivo.
E allora quanti sono effettivamente i
posti letto attivi nell'ospedale di Trecenta?
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| L'indicazione del Punto di Primo Intervento al "San Luca" |
Il Punto di Primo Intervento non è un Pronto Soccorso
Per tutto il tempo del suo intervento
la Dr.ssa Destro, direttore sanitario, ha sempre parlato di Pronto
Soccorso mentre quello del San Luca è, purtroppo, soltanto un Punto
di Primo Intervento. Come tale può trattare solo codici bianchi e
verdi; oltre un certo orario del pomeriggio c'è la possibilità di
non trovare un medico e, più di una persona, si è sentita
rispondere che "non si deve venire a Trecenta di sera o di
notte".
Il destino degli ospedali?
La sanità del futuro, per il direttore
generale dell'Ulss, sta negli ospedali di comunità. Da rabbrividire!
Spero di aver sentito male e che non sia così, spero che la
registrazione della seduta, di scarsa qualità, mi abbia tratto in
inganno. Spero proprio di sbagliarmi perché, nel caso abbia inteso
correttamente le parole del Dg, significherebbe che, all'interno
della pubblica amministrazione, c'è chi pensa di trasformare la
sanità pubblica come la riserva indiana dei poveri, degli indigenti
e di quanti non hanno le risorse per pagarsi la sanità privata.
Per il Comitato altopolesano dei
cittadini per il "San Luca"
il presidente/portavoce - Pietro
Tosarello
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E' possibile ascoltare la seduta del consiglio a questo link: