24.8.25

Ospedale di Trecenta. Il degrado di tre reparti al quarto piano

Dopo due mesi non si muove foglia. Disinteressata la Conferenza dei sindaci dell’Ulss 5 Polesana.




Sul finire dello scorso mese di giugno il deputato del M5S Enrico Cappelletti ha depositato alla Camera un’interrogazione sullo stato di degrado dei reparti al quarto piano dell’ospedale di Trecenta. Dei quattro reparti esistenti solo uno risultava utilizzato dalla chirurgia, gli altri venivano definiti in uno stato di completo abbandono.


Immediata la risposta dell'Ulss 5: il direttore generale dell’Ulss 5 Pietro Girardi e il direttore sanitario Carla Destro hanno decisamente negato che vi sia un cattivo stato di manutenzione per i locali inutilizzati al quarto piano del San Luca.


Queste le loro precise parole: «Si tratta di spazi organizzati in 4 blocchi di cui uno adibito a week surgery, uno come locali di servizio e supporto delle attività sanitarie e due, preclusi al pubblico ed al personale non autorizzato, immediatamente attivabili in caso di necessità». Concludendo che «Non risultano criticità strutturali che possano compromettere l'igiene o la sicurezza del presidio». (si veda sotto Il Gazzettino di domenica 29 giugno 2025).


La “smentita” dei dirigenti dell’Ulss ha dimostrato però di avere “le gambe corte. Il deputato Cappelletti ha subito pubblicato sulla sua pagina Facebook le foto relative ai tre reparti inutilizzati al quarto piano e che qui riportiamo.


Il quadro è impressionante: infiltrazioni d’acqua dal soffitto danneggiato, bidoni di fortuna per la raccolta dell’acqua, materiale sanitario e mobili d’ufficio abbandonati alla polvere, intonaci impregnati d’umidità, insetti morti, sporcizia ovunque.


Ci chiediamo come sia possibile lasciare andare in malora locali e attrezzature tanto preziose. Come si possa affermare che «Non risultano criticità strutturali che possano compromettere l'igiene o la sicurezza del presidio» e che questi locali sarebbero «immediatamente attivabili in caso di necessità». Alla replica del deputato non si è più avuta notizia sull’argomento dai dirigenti dell’Ulss.


È sbalorditivo che la Conferenza dei sindaci dell’Ulss non abbia detto una parola e non abbia verificato una denuncia tanto esplicita e grave. C’è un piano dell’ospedale che per tre quarti rischia di subire danni ancor più rilevanti e nessun amministratore comunale si sente in dovere di intervenire?


Chiediamo che la Conferenza dei sindaci nomini una delegazione di propri rappresentanti per effettuare un sopralluogo all’ospedale di Trecenta, verifichi le condizioni reali del "San Luca" e, in piena trasparenza, ne comunichi i risultati a tutti i polesani. Ne abbiamo diritto.

24 agosto 2025

Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca”


15.8.25

Vaccinazioni, “Scelti dal Ministro Schillaci due ultrà no-vax”

fonte: quotidianosanità.it 06 AGOSTO 2025


Vaccinazioni. Nominato il nuovo Nitag che guiderà la strategia nazionale per i prossimi tre anni. Ma scoppia la polemica, le opposizioni: “Scelti dal Ministro Schillaci due ultrà no-vax”.

Con un decreto firmato dal Ministro della Salute è stato istituito il nuovo Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni (Nitag), che sarà presieduto da Roberto Parrella. Il Nitag avrà il compito di supportare le politiche vaccinali nazionali con raccomandazioni basate su evidenze scientifiche, valutazioni indipendenti e un approccio integrato alle tecnologie sanitarie. Ma è polemica per la presenza nella lista di due membri che in passato hanno criticato le politiche vaccinali. IL DECRETO



Molte le reazioni tra i sanitari:
AGGIORNAMENTO

Nitag. Travolto dalle polemiche Schillaci revoca la commissione vaccini dopo appena dieci giorni

Il Ministro della Salute ha firmato oggi un decreto di revoca della commissione dopo appena dieci giorni dalla nomina. Dopo le polemiche e le critiche da parte della comunità scientifica, delle opposizioni e di parte della maggioranza per l’inserimento nella lista dei componenti di Eugenio Serravalle e Paolo Bellavite (che in passato hanno criticato le politiche vaccinali) Schillaci azzera tutto. Se ne riparlerà a settembre.

13.8.25

Prevenzione del melanoma: addio alla mappatura dei nei

fonte: https://www.lavitadelpopolo.it/sociali/sanita/prevenzione-del-melanoma-addio-alla-mappatura-dei-nei-DI479731 7 agosto 2025



In Veneto i medici di famiglia non possono più prescrivere un’impegnativa per visita dermatologica di controllo dei nei. Intervista con il dottor Giuseppe Palmisano, segretario regionale della Federazione italiana medici di medicina generale.

Addio mappatura dei nei. Addio prevenzione per il melanoma e le altre patologie legate ai nei.

Da un anno a questa parte, gradualmente, in tutte le Ulss venete, la Regione ha comunicato ai medici di medicina generale la scomparsa dell’impegnativa per la cosiddetta “mappatura dei nei”, una visita dermatologica volta specificatamente al controllo delle lesioni cutanee.

Ne abbiamo parlato con il dottor Giuseppe Palmisano, segretario della sezione veneta della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg): “Queste impegnative – ci ha spiegato – facevano parte delle cosiddette prestazioni traccianti, cioè di quelle con cui la Regione Veneto monitora l’andamento delle liste d’attesa. Quindi ci è stata richiesta maggiore attenzione nel valutare l’appropriatezza delle prescrizioni. Però la cancellazione della prestazione ci ha messi molto in difficoltà, capiamo la necessità di contenere i costi, ma allo stesso tempo se il controllo dei nei è importante per la prevenzione, crediamo debba essere messo in programma senza tanti filtri. Il problema qui è stato quello delle lunghe liste d’attesa, tuttavia era necessario almeno fare dei distinguo sull’accesso alle prestazioni”.

Leggi l'articolo completo

6.8.25

Lo "Sportello per il Diritto alle Cure" riprende l'attività Giovedì 28 agosto 2025






Lo "Sportello per il Diritto alle Cure" del Comitato altopolesano dei cittadini per il San Luca sospende l'attività per qualche settimana. Riprenderemo il lavoro di assistenza gratuita ai cittadini polesani, contro le liste d'attesa, a partire da GIOVEDI' 28 AGOSTO.

E' sempre attiva la nostra casella di posta elettronica: comitato.ospedaletrecenta@gmail.com

3.8.25

Sanità veneta. Flavio Tosi getta la maschera: «largo ai privati»

Corriere del Veneto, 2 agosto 2025

Adesso il gioco è alla luce del sole, esplicito, persino rivendicato: si vuole togliere alla sanità pubblica a vantaggio del business della sanità privata convenzionata.

Flavio Tosi (Fi) aspirante candidato presidente per la destra alle prossime elezioni regionali, vuole completare il lavoro di privatizzazione della sanità che aveva cominciato, in un recente passato, come assessore alla sanità, allora in quota Lega.

Afferma: «Al cittadino interessa essere curato, non gli importa se dal pubblico o dal privato convenzionato, visto che il ticket è identico. Il prossimo governo regionale avrà una visione più liberale, il modello è la Lombardia».

Non spiega per quale motivo le cose dovrebbero funzionare meglio, e fa bene perché ogni euro distolto dalla sanità pubblica a vantaggio di quella privata convenzionata va ad alimentare la fuga di medici e infermieri che ben comprendono dove la politica regionale ci sta portando: nel privato ci saranno più soldi e migliori condizioni di lavoro e di reddito. E se ora mancano, in Veneto, 3.500 medici e 4.000 infermieri la politica di Tosi e alleati peggiorerà velocemente le cose: la sanità pubblica sarà ancora più in affanno, i turni saranno più pesanti, le ferie non assicurate. E la fuga di professionisti dal pubblico al privato continuerà, fino al collasso: questo è l'obiettivo Flavio Tosi.

C'è da sperare che i Veneti non si facciano stordire, ancora una volta, dalla lagna sull'immigrazione e che pensino invece a com'era la sanità regionale prima della "cura" Zaia. Quindici anni fa non si parlava di liste d'attesa, non esisteva nemmeno l'espressione "liste d'attesa", ora non c'è famiglia che non le abbia amaramente sperimentate. Per lo meno quando ottieni un appuntamento! Già perché, in molti casi, la risposta del Cup è "non abbiamo, agende" o "per il momento non c'è posto, torni la prossima settimana". E questa è una violazione della legge nazionale - le agende non possono essere chiuse se non per un massimo di 24 ore e solo per motivi tecnici - e persino di quella regionale. Ma il cittadino/elettore non lo sa e l'amministrazione regionale ne approfitta.

E' ORA DI CAMBIARE!