14.8.24

Scoprire che con l'intramoenia (visite private all'interno degli ospedali pubblici) l'Ulss ci guadagna


Intramoenia in crescita, nel 2022 guadagni per oltre 256 mln, +8,5% in un anno. La Relazione del Ministero della Salute al Parlamento

È veramente fastidioso (e qualcosa di più) constatare allo sportello del Cup che la visita specialista di cui hai bisogno sarà disponibile solo dopo molti mesi se paghi il ticket, mentre può essere assai ravvicinata se paghi per intero la prestazione.

Si chiama attività privata in intramoenia dove lo specialista, all'interno dell'ospedale pubblico in cui lavora, utilizzando un ambulatorio pubblico, con l'assistenza di personale infermieristico e amministrativo dipendente dell'Ulss, visita il paziente utilizzando le attrezzature e gli strumenti dell'ambulatorio di proprietà pubblica. L'Ulss girerà poi una fetta di quanto incassato al medico.

Ma non si tratta soltanto di visite specialiste, è possibile anche ottenere interventi chirurgici più rapidi in intramoenia. In questo caso saranno addirittura le sale operatorie dell'ospedale a essere utilizzate privatamente dal medico ospedaliero. Il 19,5% di quanto incassato deriva da attività ospedaliera. Sorprendente vero?

L'impressione è che questa modalità, dopo il Covid, sia stata ulteriormente incentivata da parte degli amministratori delle Ulss. Non per contribuire a ridurre le liste d'attesa - per lo meno per quanti si possano permettere la spesa - no o non solo, è proprio perché così ci guadagnano. Più del 20%, 256 milioni di euro per la precisione.

Vi invito a leggere questo articolo di quotidianosanità.it che sintetizza la relazione del Ministero della Salute al Parlamento sui dati del 2022 e precedenti. Tutto fa temere che nel 2023 sia andata ancora peggio per i pazienti e ancora più "grassa" per gli specialisti.

Qualcosa non funziona nell'intramoenia

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