9.5.12

Il servizio di chirurgia toracica al San Luca di Trecenta è salvo, almeno fino a fine anno

(da Il Resto del Carlino, 1 maggio 2012)
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Il servizio di chirurgia toracica al San Luca di Trecenta è salvo, almeno fino a fine anno. Una buona notizia per i cittadini dell'alto Polesine, dal momento che, all'inizio dell'anno, il reparto stava per essere smantellato e c'è chi ha visto qualche medico preparare lo scatolone con le sue cose in attesa del trasferimento di tutto il settore chirurgia all'Ospedale Civile di Rovigo.
A quanto pare, però, il malcontento dei pazienti, tradotto in resistenza alla politica sanitaria regionale dal Comitato dei cittadini di Trecenta per la difesa del San Luca – a fianco del quale è scesa in campo anche la Chiesa, grazie all'intervento del vescovo Lucio Soravito -  ha sortito i suoi effetti e, chi era pronto a partire, ha risistemato i suoi effetti personali per restare, perchè il servizio, grazie al quale nel 2011 sono stati effettuati 100 interventi e che, comunque, finora non è mai stato interrotto, continuerà a funzionare fino a fine dicembre 2012.
A garantirlo è il rinnovo della convenzione con l'ospedale di Padova, approvato dal direttore generale dell'Ulss 18 Adriano Marcolongo il 19 aprile scorso, con una previsione di spesa di 210mila euro, ovvero 2.100 euro per ogni intervento, un ottimo investimento se si considera che ognuno dei 100 interventi annuali di chirurgia toracica che si svolgono a Trecenta sono di alta specialità. E che dal punto di vista economico sia una scelta vantaggiosa per l'Ulss 18, lo conferma anche il direttore generale che nel decreto che sancisce il rinnovo della convenzione con il nosocomio padovano, precisa che questa attività “consente un allargamento dell'offerta assistenziale in ambito chirurgico, la gestione dei pazienti residenti nel territorio dell'Ulss 18 (non solo, quindi, in alto Polesine, ndr) ed evita il ricorso a strutture esterne”. Sottinteso: che costerebbe di più all'azienda sanitaria polesana. D'altra parte, questa è la linea Marcolongo già dal 2008, da lui stesso dichiarata, dati alla mano, nella relazione al bilancio di quell'anno: offrire servizi nell'ospedale pubblico costa al servizio sanitario molto meno che demandarli alle strutture private tramite convenzioni.
Ma, in questo caso, si tratta anche di una grande vittoria per il Comitato dei cittadini di Trecenta – che ormai si è replicato in tutti i paesi limitrofi, dando vita a piccoli gruppetti di riferimento - per la difesa del San Luca, che ha battuto il chiodo fino ad attirare l'attenzione della Chiesa e ad ottenere un incontro con il prefetto di Rovigo, il 27 gennaio scorso, nel corso del quale la Regione, attraverso il segretario per la sanità Domenico Mantoan, ha dato importanti garanzie per la sopravvivenza e la crescita dell'ospedale di Trecenta.
Milena Furini
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Scarica il Decreto del Direttore Generale n. 297 del 19/04/2012.

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