23.7.08

Brusco, bene l'idrokinesi terapia ma non dimentichiamo i problemi in attesa di risposta

All'indomani dell'inaugurazione del nuovo servizio di idrokinesi terapia presso l'ospedale San Luca l'assessore provinciale alla sanità, Guglielmo Brusco, si rallegra per l'evento ma ricorda i problemi che ancora rimangono sul tappeto.
In particolare dichiara al Gazzettino (Mercoledì 23 luglio 2008):
«Cosa impediva al sindaco Laruccia di ringraziare per quello che di nuovo era stato realizzato e ricordare, senza spirito polemico ma per amor di verità, che al San Luca ci sono tanti problemi da risolvere? Ha persino ricordato positivamente il ruolo degli assessori regionali Marangon e Coppola che da 7 mesi invece hanno promesso invano interventi per il San Luca che, almeno fino pochi giorni fa, non erano stati ancora formalizzati in provvedimenti ufficiali della Regione Veneto. Tra i problemi ricordiamo, oltre alla cronica carenza di personale in quasi tutti i servizi, la funzionalità del pronto soccorso per il quale mi è stata recentemente segnalata la vicenda di un ragazzo di Villafora che, sofferente al torace, verso mezzanotte, ha dovuto recarsi da Trecenta a Rovigo per eseguire gli esami che gli hanno diagnosticato fratture costali multiple; la chirurgia che è in grave sofferenza e per la quale occorrono urgenti interventi strutturali per assicurare un futuro a tale fondamentale servizio; non mi risulta ancora realizzata la sede principale di medicina dello sport al San Luca, così come stabilito dal decreto del direttore Marcolongo numero 22 del 3 gennaio 2007 (mentre recentemente ad Adria il nuovo ambulatorio è stato attivato in soli 4 mesi!); la grave situazione di radiologia dove mi è stata segnalata da parecchi giorni la rottura del tubo dell'apparecchiatura della diagnostica adibito ad esami contrastografici (stomaco, urografia, clisma opaco, ecc.). Tale tubo non sarebbe stato ancora sostituito con alcune conseguenze: per gli esami i pazienti interni dovrebbero recarsi a Rovigo, quelli esterni, al di là dell'allungamento delle liste d'attesa, possono sempre ricorrere ai privati (che ringraziano!). Insomma, oltre le cerimonie, c'è bisogno di ben altro».

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