Gravi
disagi per pazienti e familiari. Indispensabile trovare altre
soluzioni
Il
Centro unico di prenotazione (Cup) non accetta più prenotazioni del
campo visivo presso l'ospedale di Trecenta. Che cosa sta
succedendo?
Dalle
notizie che abbiamo raccolto risulta che l'unica ortottista del “San
Luca” verrà trasferita, da giugno, all'ospedale di Rovigo.
Conseguenza diretta sarà la riduzione delle presenze a Trecenta a un
solo giorno la settima (attualmente sono 4) e, a cascata, ci saranno
gravi disagi per tutti quei pazienti che devono periodicamente
effettuare questo esame.
Le
persone affette da glaucoma, una grave patologia cronica
progressiva molto diffusa, devono controllare il campo visivo due o
tre volte l'anno. Ebbene, da giugno, non lo potranno più fare
all'ospedale di Trecenta dove le liste di attesa sono già molto
lunghe e le presenze dell'ortottista saranno ridotte da 4 a 1 la
settimana.
Non
è ragionevole che per far fronte a un problema contingente a
Rovigo venga bloccata l'attività ambulatoriale del “San Luca”.
Non è una soluzione, si sposta il problema aggravandolo
ulteriormente. Se a Rovigo c'è carenza di personale lo si
sostituisca senza sconvolgere l'ospedale di Trecenta. Inoltre,
concentrare tutta l'attività sull'ospedale di Rovigo rischia di
compromettere anche quel servizio che dovrebbe improvvisamente
far fronte anche alla lista di attesa dei pazienti provenienti
dall'ospedale di Trecenta.
Il
controllo del campo visivo è compreso tra i livelli essenziali di
assistenza, in pratica è un servizio che deve essere
obbligatoriamente garantito dal sistema sanitario. Costringere i
pazienti, spesso anziani, a disagiate trasferte a Rovigo significa
non rispettare concretamente questo diritto. Significa anche
compromettere prevenzione, diagnosi e cura di gravi
patologie che incidono profondamente nella qualità della vita.
Con
questi provvedimenti viene nuovamente e ulteriormente peggiorata
la qualità dell'attività specialistica ambulatoriale, mentre invece
si dovrebbe fare esattamente il contrario.
Quando
è stato il momento di tagliare i posti letto per acuti (schede
ospedaliere) ci hanno detto che verrà che potenziata l'assistenza
sul territorio. Ma questa riorganizzazione è l'esatto contrario:
ne risentirà l'assistenza specialistica presso entrambi gli ospedali
e anche quella erogata nei punti sanità dell'Ulss.
È
assolutamente indispensabile trovare altre soluzioni.
Data. 28 maggio 2014
Per
il Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
la
portavoce – Jenny Azzolini
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