Allarmanti le affermazioni della Cgil-Funzione pubblica polesana sullo stato del personale dell'Ulss 5. Ne riporto una sintesi. In fondo il link per leggere l'articolo completo su Rovigo.News.
«Gravissima è la carenza di personale che sta mettendo in ginocchio il sistema sanitario polesano».
«I numeri fantasiosi della Direzione Generale sulle assunzioni “virtuali”».
«Lavoratori che a loro volta sono costretti a rivolgersi allo psicologo perché non riescono più a sostenere carichi di lavoro estenuanti e senza possibilità di pianificare una vita al di fuori del lavoro».
«Assenza totale di pianificazione... si preferisce il terrorismo psicologico per costringere i lavoratori a rinunciare a ferie e riposi per rientrare in servizio per coprire quei buchi che oramai sono diventati voragini».
«Le ferie arretrate... Turni sfiancanti, orario di lavoro che cambia di giorno in giorno, riposi che saltano, continui richiami in servizio, permessi che non vengono concessi, ferie le inizi ma non sai se le finisci».
«In questa azienda persino le gravidanze sono diventate un problema».
«La sede di servizio sta diventando utopia ed i trasferimenti d’ufficio non sono più emergenziali ma sono diventati di uso comune.
Assunzioni subito, la proposta di Cgil-Fp Rovigo. Servono almeno 40 Oss e 30 infermieri «per dare continuità ad un servizio che deve essere il più possibile di qualità ed in sicurezza».
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