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Il Gazzettino, Domenica 29 giugno 2025 |
2.7.25
Ospedale San Luca. Le smentite hanno le gambe corte
27.6.25
Corte dei conti: “Liste d’attesa fenomeno vergognoso. Medici di base non più in grado di fare filtro”
Il Procuratore Silvestri durante la sua requisitoria nel Giudizio di Parificazione 2024: “Il capitale umano oggi è sacrificato sull’altare dei deficit di budget”. E sulle risorse: “La spesa pubblica sanitaria in Italia, fatta eccezione per l'impennata nel corso della pandemia, è rimasta sostanzialmente stabile negli ultimi dieci anni, mantenendosi ben al di sotto sia della media OCSE e UE”. I DOCUMENTI
Altro tema critico, quello delle liste d’attesa. Silvestri ha parlato senza mezzi termini di un “fenomeno vergognoso, per un Paese civile”, che mina l’universalità e l’equità del sistema sanitario.
Silvestri ha denunciato la marginalizzazione dei professionisti della salute all’interno del sistema pubblico. “Il capitale umano oggi è sacrificato sull’altare dei deficit di budget”, ha affermato. Per questo ha indicato come “fondamentale e prioritario” ridare attrattività alla professione medica, sottolineando la necessità di rimettere «al centro del “villaggio salute” il professionista sanitario (il medico e l’infermiere)”, garantendogli adeguato riconoscimento economico e potere decisionale.
Un altro punto cruciale della requisitoria è stato il tema della sanità di prossimità, che secondo Silvestri rappresenta «una realtà istituzionale più vicina al cittadino» e deve essere “riorganizzata e rafforzata”. Ha quindi sostenuto il ruolo delle Farmacie dei servizi, delle Case della comunità e degli Ospedali di comunità, da realizzare con i fondi del PNRR, e ha invitato a promuovere modelli assistenziali “capillarmente diffusi sul territorio” in grado di offrire “pronta assistenza diagnostica, infermieristica e preventiva con misurato impiego di risorse”.
“La spesa pubblica sanitaria in Italia – ha detto il Procuratore -, fatta eccezione per l'impennata nel corso della pandemia, è rimasta sostanzialmente stabile negli ultimi dieci anni, mantenendosi ben al di sotto sia della media OCSE, del 6,9 per cento, sia della media EU del 6,8 per cento. Tale dato non può essere considerato con favore, partendo dal presupposto che la spesa deve essere intesa come un investimento, volto a migliorare le condizioni sociali e, di riflesso, economiche del Paese, riducendo i costi del sistema e sviluppando ampi settori dell'economia nazionale, come quello farmaceutico. Con riguardo alla dotazione finanziaria, si pongono due questioni. Da un lato, quella della disponibilità delle risorse: nel 2024 se ne registra una seppur lieve diminuzione rispetto all'anno precedente, in linea con una tendenza che prosegue anche nelle proiezioni per il 2025. Dall'altro, quella del corretto impiego delle risorse stanziate, in chiave di efficienza, tra i vari livelli di governo”.
25.6.25
Ospedale "San Luca", Interrogazione della consigliera regionale Erika Baldin (M5S)
«Ospedale di Trecenta in continuo depauperamento di servizi, specie di emergenza urgenza: la Regione ripristini tutti i reparti»
fonte: sito web di Erika Baldin
Venezia, 23 giugno 2025 – Reparti chiusi, provvisorietà dell’assetto ospedaliero in epoca Covid diventata “all’italiana” definitiva, taglio dei posti letto ed emergenze sempre meno evase in via diretta. È la condizione dell’ospedale San Luca di Trecenta, inaugurato nel 1997 per unificare la sanità altopolesana e oggi a rischio di ridimensionamento: sollecitata dalla referente polesana del MoVimento 5 Stelle, Elena Suman, la capogruppo in Consiglio regionale Erika Baldin ha depositato un’interrogazione rivolta alla giunta Zaia, per chiedere come intenda comportarsi al fine di invertire la tendenza al peggioramento della qualità dei servizi.
«È proprio il settore dell’emergenza e urgenza a destare le maggiori preoccupazioni -spiega la consigliera- dal momento che vi opera un solo medico dopo le ore 16, e peraltro è incaricato di seguire anche gli accessi esterni, fungendo di fatto da mero smistamento verso il Pronto Soccorso di Rovigo, a sua volta sovraffollato». Nel corso degli anni, inoltre, la struttura ha subito un progressivo e costante depotenziamento, attraverso la chiusura di reparti e servizi essenziali che ne avevano contraddistinto l’eccellenza, come il centro nascite, le unità di Ostetricia e Ginecologia, Chirurgia, Lungodegenza e Psichiatria.
Secondo Baldin e Suman, ciò è stato voluto dall’amministrazione regionale di centrodestra: «Il taglio dei posti letto è infatti stato registrato dalle schede ospedaliere del 2013 e del 2019, approvate con delibera di Giunta, che prevedevano rispettivamente 143 e 132 posti letto. E nel mezzo è intercorso anche il Covid, che ha “requisito” l’intero quarto piano del nosocomio al fine di accogliere chi avesse subìto questo specifico contagio. Ma, al venir meno dell’emergenza, tre reparti non sono stati più ripristinati, come spesso succede in Italia e nel Veneto».
Le esponenti del M5S ricordano che l’ospedale comprende un territorio vasto, dove vivono circa 73mila abitanti in 24 Comuni, e, in partenza, aveva offerto ricovero a oltre 240 degenti con la presenza di tutti i principali reparti: «La stessa cittadinanza, riunita in comitati e organizzando iniziative pubbliche, ha più volte chiesto il mantenimento dei servizi esistenti e il pieno ripristino di quelli perduti, in particolare il Pronto Soccorso».
Di qui la richiesta alla Regione di intervenire: «Aggiungo anche -conclude Erika Baldin- che la popolazione altopolesana, in larghissima parte, ha mostrato di non condividere la decisione dei sindaci dei Comuni di Melara, Castelnovo Bariano, Bergantino e Castelmassa di spostare le pazienti e i pazienti della medicina di emergenza in direzione Legnago, ovvero una realtà afferente all’ULSS 9 Scaligera e non già all’ULSS 5 Polesana. Attendo quindi la risposta dell’assessora Lanzarin».
Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale
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L'interrogazione della capogruppo del M5S in consiglio regionale è stata ripresa anche dalla stampa locale.
Corriere del Veneto 24 Giugno 2025 |
La Voce Di Rovigo 24-06-2025 |
22.6.25
Liste d'attesa, il M5S di Rovigo critica l'Ulss 5
Il Gazzettino, 13 giugno 2025 |
Il Movimento 5 Stelle di Rovigo critica la gestione della sanità pubblica in Veneto e, in particolare, le liste d'attesa, la carenza di personale e la crescente privatizzazione.
Scarica il testo integrale del comunicato stampa.
L'Ulss risponde ma evita, ancora una volta, di informarci che:
- Le prestazioni sanitarie monitorate sono solo 70 tra le oltre cinquemila previste dai Livelli Essenziali di Assistenza (Lea);
- Il monitoraggio si limita a quelle 70 e considera esclusivamente le Prime visite o Primi accessi;
- I "Controlli" (visite ed esami) non vengono considerati e sfuggono a qualsiasi statistica.
Rovigo, uno Sportello per il Diritto alle Cure aprirà a settembre
Liste d'attesa. I risultati degli Sportelli per il Diritto alle Cure dopo un anno di lavoro
Sanità: pagando, visita in 15 giorni. In esenzione, un anno di attesa
15.6.25
Rovigo, uno Sportello per il Diritto alle Cure aprirà a settembre
Una bella notizia!
Il 'Comitato dei cittadini di Rovigo per il diritto alla salute nella sanità pubblica' aprirà a settembre un nuovo Sportello per il Diritto alle Cure.
Il Comitato, aderente al Coordinamento Veneto Sanità Pubblica, adotterà la modulistica del CoVeSaP per assistere gratuitamente i cittadini del medio polesine contro le liste d'attesa che, a dispetto di quanto affermato dal presidente della giunta regionale e dall'assessore regionale alla sanità, continuano a preoccupare i cittadini costretti a tempi d'attesa lunghissimi o ad affrontare spese a volte insostenibili nella sanità privata.
Le trionfalistiche statistiche dell'amministrazione regionale e dell'Ulss 5 non spiegano che:
- Le prestazioni sanitarie monitorate sono solo 70 tra le oltre cinquemila previste dai Livelli Essenziali di Assistenza (Lea);
- Il monitoraggio si limita a quelle 70 e solo per le Prime visite o Primi accessi;
- I "Controlli" (visite ed esami) non vengono considerati e sfuggono a qualsiasi statistica.
Infatti, le persone che hanno avuto bisogno di servizi sanitari non hanno per nulla la sensazione che tutto vada bene. Un conto è la propaganda e un altro la realtà.
Allo Sportello per il Diritto alle Cure che il Comitato altopolesano dei cittadini per il San Luca sta gestendo a Trecenta in Piazza San Giorgio 477, ogni giovedì dalle 16:30 alle 18:30, continuano a presentarsi cittadini per avere assistenza gratuita, in particolare proprio per i controlli.
14.6.25
Quattro Comuni: "Rivogliamo il Pronto soccorso a Trecenta ma ci accontentiamo di quello di Legnago"
Melara: rivogliamo il pronto soccorso a Trecenta. Incontro con gli assessori regionali e l’Ulss 5 Polesana, insieme ai rappresentanti dei Comuni coinvolti per esaminare la possibilità del ripristino del servizio.
Ma ci dovrebbe essere un limite invalicabile quando si parla di diritto alla salute. Questo limite è stato superato!
31.5.25
Incredibile ma vero: Ulss 5 a pieni voti
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Il Gazzettino, 31 maggio 2025 |
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La Voce, 31 maggio 2025 |
Ancora una volta il Direttore generale dell'Ulss riceve il massimo del punteggio dai sindaci polesani. Nonostante tutto.
Pietro Tosarello - Presidente/Portavoce