28.4.25
25.4.25
Liste d'attesa. Su 42,3 milioni di euro la giunta regionale ne destina 20 all'acquisto di prestazioni dal privato convenzionato
Rimane l'incognita del "riparto del Fondo Sanitario Nazionale relativo all’anno 2025"
Governo e Conferenza Stato-Regioni in ritardo
Il 1° aprile 2025 la giunta regionale ha adottato la deliberazione n. 333 ad oggetto "Prestazioni sanitarie erogate a favore dei cittadini residenti nella Regione del Veneto. Contenimento dei tempi di attesa per l'erogazione delle prestazioni Sanitarie - Finanziamento aggiuntivo per l'anno 2025".
I 42.300.000 euro individuati verranno così ripartiti:
- 22.300.000,00 per il finanziamento di attività aggiuntiva del personale della dirigenza area sanità e del comparto;
- 20.000.000,00 per integrare l’acquisto di prestazioni erogate dalle strutture private accreditate per la riduzione delle liste di attesa e per le finalità di cui all’art. 1, commi 277 e seguenti della Legge n. 207/2024.
14.4.25
Gli Sportelli per il Diritto alle Cure su Canale Italia
Domenica 13 aprile 2025 sono stato intervistato da Massimo Martire durante la trasmissione Notizie Oggi su Canale Italia.
Ho potuto raccontare dell'esperienza dello Sportello per il Diritto alle Cure, contro le liste di attesa, aperto a Trecenta dallo scorso 9 gennaio dal Comitato altopolesano dei cittadini per il San Luca, e degli altri 45 esistenti in Veneto.
Lo sportello è frutto di un lungo lavoro condotto dai comitati spontanei sorti in tutta la regione a difesa della Sanità Pubblica e raccolti nel Coordinamento Veneto Sanità Pubblica (CoVeSaP).
La durata del video è di circa 58 minuti e il file è piuttosto corposo (2,73 Gb). Lo si può scaricare fino al 13 maggio prossimo a questo link:
https://www.swisstransfer.com/d/5277a22a-6b74-4b6a-a4d3-d9720f810da2
E' possibile vedere la trasmissione in steaming sul sito di Canale Italia (https://canaleitalia.it/), sezione Programmi, cliccando su Notizie Oggi e, infine, sulla puntata del 13 aprile 2025. La mia intervista inizia dal minuto 55 circa.
Ringrazio quanti si ritaglieranno il tempo di vederlo.
Pietro Tosarello - Comitato altopolesano dei cittadini per il San Luca
9.4.25
Il Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca" a Venezia per la manifestazione regionale del 5 aprile 2025
Per la Giornata mondiale della salute 2025 si è svolta a Venezia, lo scorso 5 aprile, una manifestazione regionale per la sanità pubblica. Promotori il Coordinamento veneto sanità pubblica (CoVeSaP), Aitsam e Cgil Veneto. Il Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca" era presente anche in questa occasione, particolarmente sentita perché dedicata in particolare alla salute mentale, un tema che riguarda tutte le persone ma che è assai sottovalutato dalle politiche sanitarie nazionali e regionali.
Di seguito i link per visualizzare il video curato da CoVeSaP (durata circa un'ora) e i servizi della TRG Veneto e altre emittenti:
https://youtu.be/oQu-PfSLmMo VIDEO COMPLETO di un'ora di Paolo Fumagalli
Per chi usa Facebook, altre foto della manifestazione a questo link:
https://www.facebook.com/media/set?vanity=pietro.tosarello&set=a.9529363517139239
2.4.25
La drammatica situazione delle Rsa venete tra rette alle stelle e diritti negati (TGR Veneto)
Fonte: TGR Veneto, 1 aprile 2025
Lo hanno affermato il Codacons e le associazioni dei familiari in un incontro ospitato nella sede del Consiglio Regionale.
La riforma IPAB è ferma da cinque anni.
(Dal sito della TGR)
Salvatore Lihard, portavoce del Movimento per la difesa della sanità pubblica veneziana, denuncia la cecità progettuale da parte della Regione, che tiene in cassetto da cinque anni la legge di riforma IPAB, ovvero delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza. L’appello, firmato da Codacons e dai comitati dei familiari dei pazienti di ben 18 RSA venete, chiede una risposta al Consiglio Regionale Veneto.
Le rette delle RSA intanto continuano a crescere e gli aumenti pesano fino a 100 euro al mese per paziente. Soltanto il 3,8% degli anziani è in grado di pagarle con proprie risorse, ma i familiari non sono al corrente dei propri diritti, e neppure delle regole che definiscono i costi.
Abbiamo intervistato Salvatore Lihard, Movimento per la difesa della sanità pubblica veneziana; Erika Baldin, Movimento Cinque Stelle; Maria Luisa Tezza, avvocata del Foro di Verona
Medici di base, se ne cercano 121 (da La Voce del 5 marzo 2025)
fonte: La Voce di Rovigo, 5 marzo 2025
Le zone carenti sono triplicate rispetto a gennaio dello scorso anno
L’Ulss Polesana va a caccia di medici. E, in particolare di medici di medicina generale, i “medici di famiglia”. Perché per colmare tutte le lacune e rendere anche possibile la “libera scelta” oltre che carichi meno opprimenti per i medici stessi, ne servirebbero 121.
Per quanto riguarda il Distretto 1 (ex Ulss 18), ne mancano:
6 per i Comuni di Bergantino, Castelmassa, Castelnovo Bariano e Melara;
4 per i Comuni di Calto Ceneselli, Ficarolo, Gaiba, Salara e Stienta;
3 per i Comuni di Bagnolo, Canda Castelguglielmo, Giacciano con Baruchella e Trecenta;
4 per il Comune di Badia;
5 per il Comune di Lendinara;
8 nell’ambito 6 di Fratta, Lusia, Pincara, San Bellino e Villanova del Ghebbo;
11 per i Comuni di Canaro, Fiesso e Occhiobello;
4 per i Comuni di Arquà, Bosaro, Costa Frassinelle e Villamarzana;
30 per i Comuni di Rovigo, Boara Pisani e San Martino;
6 per i Comuni di Crespino, Guarda, Polesella, Pontecchio e Villanova Marchesana;
5 per i Comuni di Ceregnano, Gavello e Villadose.
Per quanto riguarda il Distretto 2 (ex Ulss 19), ne mancano:
9 per i Comuni di Adria, Papozze e Pettorazza;
8 per i Comuni di Ariano, Corbola e Taglio di Po;
7 per il Comune di Porto Tolle;
11 per i Comuni di Loreo, Porto Viro e Rosolina.
Secondo uno studio della Fondazione Gimbe in Veneto il 68,7% dei medici di base ha oltre 1.500 pazienti.
Fra pensionamenti e scarsità di nuovi medici, quest’anno e il prossimo potrebbero segnare il punto più basso della disponibilità di camici bianchi nel nostro Paese.
Leggi l'articolo completo.“Non si può stare senza medico”
fonte: La Voce di Rovigo, 7 marzo 2025
Alcuni sindaci sottolineano i disagi. A Bosaro ambulatorio vuoto, a Porto Tolle manca il pediatra
La ricognizione provvisoria delle zone carenti del nuovo “ruolo unico dell’assistenza primaria” indica in 121 i medici che servirebbero per arrivare al rapporto ottimale di un medico ogni 1.200 pazienti.
Ma in realtà la stragrande maggioranza dei medici in Polesine è oltre questo massimale, non solo oltre la soglia dei 1.500 ma addirittura oltre quella di 1.800 assistiti. Il che rende tutto più problematico, sia per gli assistiti che per i medici di base.
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