24.2.18

Ulss 5 Polesana. Salute e gossip

Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
Portavoce Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel. 0425701126 – Cell. 3473490340

24 febbraio 2018

Salute e gossip

La notiziona. Con un sussulto (latente) di autonomia decisionale il dg Compostella, (forse) anche senza l’input di Zaia, ha ascoltato (una tantum) il suo orgoglio dirigenziale: ha firmato un accordo con l’emittente tv “Antenna Tre” (39.000 euro di spesa) per diffondere il suo verbo fra le plebi polesane.
Quindi: basta col “giornale della salute”, basta con la carta patinata, basta con gli slogan innovativi di travolgente effetto come “Paga il ticket … perché il tempo è denaro” o “ La salute è tranquillità paga il ticket”, capaci di sedurre anche le menti più pigre.
Serviva un salto di qualità, uno scatto di scioccante innovazione ed ecco l’accordo terapeutico televisivo.
Quindi, aspettando i messaggi di Antenna Tre, godiamoci l’attesa con qualche riflessione.
Prima riflessione. Compostella parla di «motivazione e coinvolgimento di tutti gli operatori, quindi efficacia organizzativa, benessere del personale per la qualità soddisfacente delle relazioni interpersonali, e gratificazione per la qualità del servizio offerto».
In seguito all’indagine voluta dalla Regione Veneto sul benessere organizzativo Compostella afferma “All’indagine ha partecipato attivamente circa il 40% dei dipendenti, la finalità era di conoscere l’opinione su alcuni aspetti riguardanti l’organizzazione e l’ambiente di lavoro, il rapporto con i colleghi e con i superiori, al fine di migliorarli nel prossimo futuro. stimolando i dipendenti a dare il meglio di sé e riconoscendo «il merito come un valore fondamentale».
E dopo la prima giornata di studio sul benessere organizzativo aziendale, (27 novembre Aula Magna Cittadella) a cui sono stati invitati tutti i responsabili di servizio, dirigenti, coordinatori,  il direttore conclude «… noi, risultati alla mano, cominciamo subito, per dare forza a un clima aziendale motivante e positivo, a mettere in campo una serie di azioni che hanno lo scopo di migliorare la qualità delle relazioni tra professionisti, e quindi, i risultati generali.»
Dubbi.
1. che il merito sia un valore è ovvio, ma che sia "sempre" il criterio su cui si fonda la scelta per l’assegnazione degli incarichi lo credono solo quelli cresciuti nel giardino delle fate.
2. Compostella parla anche di piena dignità per l’ospedale di Trecenta, dice che      l’unificazione delle due Ulss ha significato integrazione e servizi non toccati, con ospedali che lavorano a pieno regime. Per noi l’affermazione tradisce la verità.
Altro che "servizi non toccati": al "San Luca", ad esempio, c'è stata una drastica riduzione delle prestazioni di endoscopia, che erano un fiore all’occhiello dell'ospedale; la perdita di interventi di Pronto Soccorso per incerta presenza di specialisti negli ambulatori; il taglio di decine di posti letto per acuti, tra i quali anche quelli dell’Area Medica.
Ora si parla pure della possibilità di chiusura o riduzione del servizio ospedaliero di diabetologia. E pare che, dai prossimi mesi, almeno una parte importante delle prestazioni Tac sarà fruibile solo dai pazienti interni al San Luca.
Altro che “pieno regime”. Nella foto la sala d'attesa di un martedì qualunque a fisiatria: vuota.

Eppure c’è domanda di prestazioni, con liste di attesa lunghissime.
Invece al privato, guarda caso, si accede con rapida ma inquietante solerzia. Come mai?
E se Compostella chiude “in bellezza” il 2017 con un deficit in calo a noi pare che non ci sia eliminazione dello spreco e razionalizzazione vera delle spese perché poi mancano ad esempio ecografi, i ventilatori hanno 20 anni e l’adeguamento tecnologico è relativo e discutibile.
Tutti possono leggere i commenti su Face book che parlano delle fiabe di cattivo gusto narrate dal direttore generale dell'Ulss.
Il clima che si respira in ospedale è pesante per responsabilità che non sono della gente che ci lavora.
Per il personale la situazione è difficile. Anzi noi dobbiamo essere grati a chi lavora in situazioni gravate da carenze, come il 13% in meno di operatori rispetto alla pianta organica.
A questo si aggiungano gli spostamenti (obbligati proprio per mancanza di personale) che impegnano infermieri in settori spesso delicati senza una temporanea preparazione specifica ( ad esempio in oncologia, nel gruppo operativo, in terapia intensiva)
BOLLINI ROSA 2018-2019: ROVIGO, ADRIA E TRECENTA BRILLANO
Il Bollino Rosa è un riconoscimento nazionale che viene concesso dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna agli ospedali che offrono servizi d’eccellenza
Orbene al San Luca è stato chiuso il Punto Nascite. Cioè nell’Altopolesine, i cui comuni avevano (e probabilmente hanno) il più alto numero di nati, non si nasce più a Trecenta. E le nascite avvengono solo in piccola parte a Rovigo.
Per fortuna resta l’ottima qualità del servizio di procreazione medicalmente assistita (PMA). Quindi pensiamo sia dovuto a questo il merito del bollino rosa. (Però va ricordato che qualche anno fa al San Luca erano stati attribuiti 3 bollini rosa)
Il Direttore Generale dell’ULSS 5 dice di aver coinvolto le unità operative “rosa” dei tre Ospedali, il direttore sanitario Contato aggiunge: “… siamo riusciti ad arrivare ad un livello di cure molto alto per la prevenzione e la cura dell’universo femminile, i bollini rosa sono la migliore attestazione della bontà di scelte fatte per raggiungere capillarmente le donne …”.
Membri del nostro Comitato sono andati a ringraziare i professionisti della PMA. Non sapevano dell'attribuzione del bollino rosa. Non sono stati interpellati per i questionari, non sono stati avvisati del riconoscimento.
Altro che riconoscimento del merito come valore fondamentale.
Questo è il clima reale nell’Asl 5. Le cosiddette giornate di studio non sono sufficienti nemmeno se condotte da docenti di formazione bocconiana. Se non c’è fra tutti gli operatori quella carica, anche emotiva, che nasce da rispetto e fiducia (non solo formali) di chi rappresenta le istituzioni. E il rispetto cresce e si stabilizza se chi dirige mostra di meritarlo con le azioni. Definite non dalle chiacchiere. Ma dai fatti.
Per il Comitato la portavoce Jenny Azzolini

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