21.9.17

Ospedale di Trecenta. BASTA LA SALUTE?


Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
presso Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel. 0425701126 – Cell. 3473490340

data 16 settembre 2017

BASTA LA SALUTE?


Ci sembra purtroppo che continuino nella sanità scelte che non tengono sempre conto di caratteristiche ambientali e umane. Le decisioni regionali ignorano peculiarità che la regione stessa ha voluto apporre al PSSR, quale la specificità territoriale del Polesine, e le decisioni della direzione dell’Asl 5 sempre più appaiono frutto di “creatività fantasiosa” piuttosto che di seria programmazione.
Facciamo esempi pensando a quanto detto dal dott. Compostella a Trecenta in Consiglio Comunale.
La neuroriabilitazione non può considerarsi un fiore all’occhiello se i servizi delle stanze e gli ausili non sono attrezzati per persone con disabilità. E’ ottima la professionalità  del personale, ma non sono utilizzabili adeguatamente i servizi. E non è di poco conto la mancanza della Risonanza Magnetica perché il trasporto di un paziente a Rovigo crea disagio,costa, impegna personale, rende il tutto poco tempestivo e quindi meno efficace. A meno che non si faccia lavorare meglio e di più quelle che ci sono. Dimenticavo: per farle funzionare ci vorrebbero altri radiologi che non ci sono (sono già in carenza) ed è anche per questo che ci sono lunghe liste d’attesa.
L’aumento del numero delle stanze di astanteria, al pronto soccorso, si sta trasformando nell’occupazione della stanza attrezzata anni fa proprio per una risonanza magnetica mai arrivata.
PMA: manca personale infermieristico-medico-sociosanitario e amministrativo. Gli infermieri presenti sono così tenuti a compiere diverse funzioni.
Perché sentiamo parlare di riduzione dell’attività di chirurgia ortopedica e poi vengono concessi 5 posti letto proprio per interventi Ortopedici a Porto Viro?
Attività radiologiche: Liste d’attesa indecenti e deserto nelle sale d’attesa. Poi c’è l’enigma del sabato: la presenza di operatori, ma senza appuntamenti.
Quando si dice l’organizzazione...)
Ambulatorio oncologico: riduzione del personale che, formalmente, si dice trasferito a Rovigo per ADDESTRAMENTO in attesa del servizio terapie in day surgery.
Si sta ignorando il problema di angiologia medica ed ematologia che si presenterà gravissimo con il prossimo pensionamento del primario dott. Ramazzina che, oltre a lasciare un enorme vuoto umano e professionale, lascerà scoperte 850 visite ematologiche l’anno. E poiché la (dichiarata) carenza di ematologi comporta già liste di attesa di 1 anno a Rovigo, è verosimile che questi pazienti si troveranno senza riferimento.
Servizio di medicina di base: un’assemblea tenuta a Baruchella annunciava per l’inizio di luglio l’allargamento della partecipazione di medici per il 1° luglio. Subito dopo è stato bloccata l’operazione.
Ambulatori: se non c’è il deserto il pomeriggio come tempo fa, c’è il deserto la mattina. La richiesta di un calendario dei servizi più volte avanzata non riesce a trovare risposta: non si è assolutamente in grado di contare su un quadro preciso con giorno - ora - scadenze dei servizi. Ma sappiamo che gli ambulatori vuoti sono dovuti per la gran parte alla carenza di personale (medico e infermieristico), aggravata dall'unificazione con Adria. Si parla di personale inferiore per il 13% rispetto alla Pianta Organica = 436 figure in meno.
Sono numeri che ci portano a ringraziare quotidianamente il personale che attualmente lavora spesso in  difficili condizioni.

Innumerevoli sono stati i tentativi del Comitato altopolesano dei Cittadini per il San Luca di sensibilizzare l'Ulss sui problemi del San Luca. Con risultati molto scarsi.
E martedì 12 sett. il Dg dell'Ulss nelle critiche al suo operato vede una sorta di complotto denigratorio (!?). Ovviamente inesistente. Ma la relazione tecnica, letta a sostegno delle sue affermazioni, conferma quanto da noi denunciato.
E ci dispiace sentire, anche in questa occasione, l'irritazione del presidente del Comitato dei Sindaci per quanto «viene riportato» sulla stampa.
Collaborare con l'Ulss per noi non significa accettare passivamente le decisioni spesso illogiche e disorganizzate che vengono dalla dirigenza. Punitive per i cittadini e sfregio al diritto alla salute.
E temiamo per il futuro.
Ricordare le dichiarazioni di Compostella radicalmente diverse nel tempo (3 maggio2016: «Troppi tre ospedali e tre case di cura» Pronto il piano dei tagli
6 maggio: «Nessun taglio agli ospedali» «non esiste alcun piano di tagli per l'Ulss 5 Polesana» non ci aiuta a sperare.
Temiamo ad esempio che il REPARTO VACCINAZIONI possa essere spostato arbitrariamente…
Noi segnaleremo nuovamente alla Corte dei Conti la situazione che ci dicono critica perché non ci sono soldi, ma che noi vediamo critica anche perché si spende male, troppo poco nel pubblico (ne è prova la relazione del dott. Marcolongo). E troppo nel privato.
Vorremmo ottenere una risposta soddisfacente, perché all’ospedale San Luca vediamo situazioni che non riteniamo proprie di una sanità pubblica efficiente che si dichiara virtuosa.
Noi paghiamo le tasse e vorremmo che i beni, le finanze, i servizi pubblici, fossero la destinazione finale dei nostri soldi. Che non devono finire nei profitti di cliniche e centri medici privati. Ma ci pare che l' obiettivo non sia la salute della gente.

Per i “complottisti” del Comitato Altopolesano dei Cittadini per il San Luca
La portavoce - Jenny Azzolini Rossi

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