20.9.17

Gravi ritardi nei trasporti dei pazienti dall'ospedale di Trecenta a quello di Rovigo

Pazienti trasportati dal San Luca all'ospedale di Rovigo con tre ore di ritardo, esami che saltano e che vengono rinviati anche di due settimane.


Questa la situazione all'ospedale di Trecenta.


I servizi di trasporto dei pazienti da ospedale a ospedale sono quasi sempre affidati alle associazioni di volontariato, ma ciò che funzionava fino a un paio di mesi fa ora non funziona più. Perché?

Nelle scorse settimane il trasporto doveva essere prenotato anche con cinque giorni di anticipo, una situazione insostenibile. Ora, su questo, le cose sono migliorate, ma i ritardi restano: saltano gli esami a Rovigo e le ambulanze vanno avanti e indietro per nulla.
Colpa delle associazioni di volontariato che non rispettano gli impegni? Responsabilità di chi dovrebbe organizzare e verificare questi servizi? Non lo sappiamo.

Sappiamo che a forza di togliere servizi a Trecenta per accentrarli a Rovigo, sono aumentate le necessità di trasportare i pazienti da un ospedale all'altro. Accade, ad esempio, per le applicazioni della Peg, una sonda che viene impiantata nello stomaco dei pazienti che non riescono a deglutire. Le presenze bisettimanali del servizio di gastroenterologia a Trecenta sono state eliminate, e diventa così indispensabile il trasporto a Rovigo.

L'unificazione delle Ulss 18 e 19, su questo versante, non ha portato benefici ma maggiori problemi. E quello dei trasporti è, in qualche misura, comune con l'ospedale di Adria. Invece di un miglior coordinamento delle risorse assistiamo a una moltiplicazione dei problemi.

Dall'Ulss 5 ci attendiamo una sonora smentita, soprattutto se queste segnalazioni verranno riprese dalla stampa, cosa che scoccia un bel po' ai dirigenti dell'azienda.
Il lettore di questo blog osservi che la direzione dell'Ulss aveva gridato al complotto anche durante l'ultima riunione del comitato dei sindaci, sul problema degli ascensori. Secondo il dott. Compostella l'ultimo ascensore andato in panne, il terzo su quattro, sarebbe stato riparato il giorno successivo, 13 settembre 2017. Fino a ieri, 19 settembre, era ancora fuori uso.

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