26.9.17

L'Ulss 5 Polesana perde i pezzi

I pazienti di Melara e Bergantino di serviranno del pronto soccorso di Legnago.

Una conseguenza dell'impoverimento dei servizi che da anni Regione e direzione dell'Ulss stanno attuando sull'ospedale di Trecenta.


Vedi su La Voce di Rovigo l'articolo "Presto i pazienti soccorsi a Melara e Bergantino saranno portati a Legnago"

21.9.17

Ospedale di Trecenta. BASTA LA SALUTE?


Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
presso Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel. 0425701126 – Cell. 3473490340

data 16 settembre 2017

BASTA LA SALUTE?


Ci sembra purtroppo che continuino nella sanità scelte che non tengono sempre conto di caratteristiche ambientali e umane. Le decisioni regionali ignorano peculiarità che la regione stessa ha voluto apporre al PSSR, quale la specificità territoriale del Polesine, e le decisioni della direzione dell’Asl 5 sempre più appaiono frutto di “creatività fantasiosa” piuttosto che di seria programmazione.
Facciamo esempi pensando a quanto detto dal dott. Compostella a Trecenta in Consiglio Comunale.
La neuroriabilitazione non può considerarsi un fiore all’occhiello se i servizi delle stanze e gli ausili non sono attrezzati per persone con disabilità. E’ ottima la professionalità  del personale, ma non sono utilizzabili adeguatamente i servizi. E non è di poco conto la mancanza della Risonanza Magnetica perché il trasporto di un paziente a Rovigo crea disagio,costa, impegna personale, rende il tutto poco tempestivo e quindi meno efficace. A meno che non si faccia lavorare meglio e di più quelle che ci sono. Dimenticavo: per farle funzionare ci vorrebbero altri radiologi che non ci sono (sono già in carenza) ed è anche per questo che ci sono lunghe liste d’attesa.
L’aumento del numero delle stanze di astanteria, al pronto soccorso, si sta trasformando nell’occupazione della stanza attrezzata anni fa proprio per una risonanza magnetica mai arrivata.
PMA: manca personale infermieristico-medico-sociosanitario e amministrativo. Gli infermieri presenti sono così tenuti a compiere diverse funzioni.
Perché sentiamo parlare di riduzione dell’attività di chirurgia ortopedica e poi vengono concessi 5 posti letto proprio per interventi Ortopedici a Porto Viro?
Attività radiologiche: Liste d’attesa indecenti e deserto nelle sale d’attesa. Poi c’è l’enigma del sabato: la presenza di operatori, ma senza appuntamenti.
Quando si dice l’organizzazione...)
Ambulatorio oncologico: riduzione del personale che, formalmente, si dice trasferito a Rovigo per ADDESTRAMENTO in attesa del servizio terapie in day surgery.
Si sta ignorando il problema di angiologia medica ed ematologia che si presenterà gravissimo con il prossimo pensionamento del primario dott. Ramazzina che, oltre a lasciare un enorme vuoto umano e professionale, lascerà scoperte 850 visite ematologiche l’anno. E poiché la (dichiarata) carenza di ematologi comporta già liste di attesa di 1 anno a Rovigo, è verosimile che questi pazienti si troveranno senza riferimento.
Servizio di medicina di base: un’assemblea tenuta a Baruchella annunciava per l’inizio di luglio l’allargamento della partecipazione di medici per il 1° luglio. Subito dopo è stato bloccata l’operazione.
Ambulatori: se non c’è il deserto il pomeriggio come tempo fa, c’è il deserto la mattina. La richiesta di un calendario dei servizi più volte avanzata non riesce a trovare risposta: non si è assolutamente in grado di contare su un quadro preciso con giorno - ora - scadenze dei servizi. Ma sappiamo che gli ambulatori vuoti sono dovuti per la gran parte alla carenza di personale (medico e infermieristico), aggravata dall'unificazione con Adria. Si parla di personale inferiore per il 13% rispetto alla Pianta Organica = 436 figure in meno.
Sono numeri che ci portano a ringraziare quotidianamente il personale che attualmente lavora spesso in  difficili condizioni.

Innumerevoli sono stati i tentativi del Comitato altopolesano dei Cittadini per il San Luca di sensibilizzare l'Ulss sui problemi del San Luca. Con risultati molto scarsi.
E martedì 12 sett. il Dg dell'Ulss nelle critiche al suo operato vede una sorta di complotto denigratorio (!?). Ovviamente inesistente. Ma la relazione tecnica, letta a sostegno delle sue affermazioni, conferma quanto da noi denunciato.
E ci dispiace sentire, anche in questa occasione, l'irritazione del presidente del Comitato dei Sindaci per quanto «viene riportato» sulla stampa.
Collaborare con l'Ulss per noi non significa accettare passivamente le decisioni spesso illogiche e disorganizzate che vengono dalla dirigenza. Punitive per i cittadini e sfregio al diritto alla salute.
E temiamo per il futuro.
Ricordare le dichiarazioni di Compostella radicalmente diverse nel tempo (3 maggio2016: «Troppi tre ospedali e tre case di cura» Pronto il piano dei tagli
6 maggio: «Nessun taglio agli ospedali» «non esiste alcun piano di tagli per l'Ulss 5 Polesana» non ci aiuta a sperare.
Temiamo ad esempio che il REPARTO VACCINAZIONI possa essere spostato arbitrariamente…
Noi segnaleremo nuovamente alla Corte dei Conti la situazione che ci dicono critica perché non ci sono soldi, ma che noi vediamo critica anche perché si spende male, troppo poco nel pubblico (ne è prova la relazione del dott. Marcolongo). E troppo nel privato.
Vorremmo ottenere una risposta soddisfacente, perché all’ospedale San Luca vediamo situazioni che non riteniamo proprie di una sanità pubblica efficiente che si dichiara virtuosa.
Noi paghiamo le tasse e vorremmo che i beni, le finanze, i servizi pubblici, fossero la destinazione finale dei nostri soldi. Che non devono finire nei profitti di cliniche e centri medici privati. Ma ci pare che l' obiettivo non sia la salute della gente.

Per i “complottisti” del Comitato Altopolesano dei Cittadini per il San Luca
La portavoce - Jenny Azzolini Rossi

20.9.17

Gravi ritardi nei trasporti dei pazienti dall'ospedale di Trecenta a quello di Rovigo

Pazienti trasportati dal San Luca all'ospedale di Rovigo con tre ore di ritardo, esami che saltano e che vengono rinviati anche di due settimane.


Questa la situazione all'ospedale di Trecenta.


I servizi di trasporto dei pazienti da ospedale a ospedale sono quasi sempre affidati alle associazioni di volontariato, ma ciò che funzionava fino a un paio di mesi fa ora non funziona più. Perché?

Nelle scorse settimane il trasporto doveva essere prenotato anche con cinque giorni di anticipo, una situazione insostenibile. Ora, su questo, le cose sono migliorate, ma i ritardi restano: saltano gli esami a Rovigo e le ambulanze vanno avanti e indietro per nulla.
Colpa delle associazioni di volontariato che non rispettano gli impegni? Responsabilità di chi dovrebbe organizzare e verificare questi servizi? Non lo sappiamo.

Sappiamo che a forza di togliere servizi a Trecenta per accentrarli a Rovigo, sono aumentate le necessità di trasportare i pazienti da un ospedale all'altro. Accade, ad esempio, per le applicazioni della Peg, una sonda che viene impiantata nello stomaco dei pazienti che non riescono a deglutire. Le presenze bisettimanali del servizio di gastroenterologia a Trecenta sono state eliminate, e diventa così indispensabile il trasporto a Rovigo.

L'unificazione delle Ulss 18 e 19, su questo versante, non ha portato benefici ma maggiori problemi. E quello dei trasporti è, in qualche misura, comune con l'ospedale di Adria. Invece di un miglior coordinamento delle risorse assistiamo a una moltiplicazione dei problemi.

Dall'Ulss 5 ci attendiamo una sonora smentita, soprattutto se queste segnalazioni verranno riprese dalla stampa, cosa che scoccia un bel po' ai dirigenti dell'azienda.
Il lettore di questo blog osservi che la direzione dell'Ulss aveva gridato al complotto anche durante l'ultima riunione del comitato dei sindaci, sul problema degli ascensori. Secondo il dott. Compostella l'ultimo ascensore andato in panne, il terzo su quattro, sarebbe stato riparato il giorno successivo, 13 settembre 2017. Fino a ieri, 19 settembre, era ancora fuori uso.

12.9.17

Ospedale "San Luca", sarà ripristinato domani l'ascensore per i degenti

Secondo il Dg dell'Ulss ci sarebbe una ben orchestrata campagna per criticare l'ospedale.
Ma la relazione tecnica conferma sostanzialmente i problemi denunciati.


Domani, mercoledì 13 settembre 2017, sarà riparato l'ascensore guastatosi nei giorni scorsi mentre trasportava un paziente in sala operatoria.
Lo ha affermato solennemente oggi il direttore generale dell'Ulss 5 Antonio Compostella, in avvio di riunione del comitato dei sindaci del distretto numero 1, come risposta all'allarme suscitato dalla notizia del grave malfunzionamento dei giorni scorsi.

In questi giorni, secondo il dirigente dell'Ulss, è stato tutto un «tambureggiare di notizie... informazioni... conclusioni non vere. Anche su Adria.». Sulla vicenda dell'ascensore e sulla lettera di un paziente sessantacinquenne - altra questione che ha trovato una certa risonanza sulla stampa - secondo il direttore generale, «c'è stata una volontà di lanciare critiche all'ospedale». Una sorta di complotto, par di capire, che sarebbe, ovviamente, destituito di ogni fondamento.

A sostegno delle sue affermazioni Compostella ha letto due relazioni, una tecnica, sul guasto all'ascensore, e una amministrativa sui servizi ospedalieri di contorno e comfort per i degenti.
Sugli ascensori viene così confermato che, con quest'ultimo, sono tre gli apparati fuori uso. Ma non da tutto quel tempo di cui si parla, per carità, solo «da marzo, il primo, e un altro... poco dopo». Insomma bazzecole, quisquilie, pinzillacchere, come direbbe Totò.

L'ultimo "inconveniente" - quello che i passeggeri hanno avvertito come un 'crollo' dell'ascensore - sarebbe stato causato da un «evento imprevedibile» che si è risolto senza conseguente perché hanno funzionato i «freni di emergenza».
«Domani l'ascensore sarà ripristinato» ha annunciato il Dg. Quanto agli altri due Compostella ha comunicato che «l'argano di un secondo ascensore sarà sostituito entro la prossima settimana, per il terzo entro fine settembre».

Confermata anche in questa occasione l'allergia del presidente del comitato dei sindaci Antonio Bombonato per quanto «viene riportato» sulla stampa. L'allusione è, in piena sintonia col Dg dell'Ulss, al Comitato altopolesano dei cittadini per il San Luca, che ha divulgato la notizia dell'ultimo guasto all'ascensore, a Guglielmo Brusco, che ne ha dato risalto, e alla stampa locale che ha ripreso il fatto.

Secondo Bombonato bisognerebbe collaborare con l'Ulss, senza scatenare queste campagne che servirebbero soltanto a denigrare l'ospedale allontanandone l'utenza.

Innumerevoli sono stati i tentativi del Comitato altopolesano di sensibilizzare l'Ulss sui problemi dell'ospedale. Ma molto scarsi i risultati.


Il Comitato è così costretto a richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica e degli amministratori comunali sui problemi più urgenti. Ottenendo a volte, come in questo caso, qualche risultato in tempi ragionevoli. Se questo è necessario fare, si farà.

6.9.17

Ulss 5, nuova convocazione del Comitato dei sindaci del distretto di Rovigo (ex Ulss 18)


Il Comitato dei sindaci del Distretto 1, Rovigo (ex Ulss 18), dell'Ulss n. 5 Polesana, è stato convocato per Martedì 12 settembre 2017 alle ore 15.30.

La riunione avrà luogo presso l'aula magna della cittadella sanitaria.

L'ordine del giorno riguarda:

  1. Ripianificazione anno 2017 del Piano di Zona: richiesta di integrazione;
  2. Fondo Minori anno 2017— comunicazione riguardante la DGR n. 1210 del 01.08.17;
  3. Comunicazione sul nuovo Atto Aziendale DGR. n. 1306 del 16/08/17;
  4. Programma per l’Inclusione Attiva (SIA): comunicazioni;
  5. Varie ed eventuali.
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