24.2.17

La sanità al guinzaglio


Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
Portavoce Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel. 0425701126 – Cell. 3473490340
data: 18-02-2017

La sanità al guinzaglio

Nonostante situazioni di temporanea emergenza, il Comitato Altopolesano dei cittadini per il San Luca ha continuato ad impegnarsi in vari modi per il nostro ospedale.
Abbiamo riletto con attenzione dichiarazioni del direttore generale dell’Asl polesana, dei sindacati, di assessori regionali, di consiglieri regionali, di familiari di pazienti.
Soprattutto abbiamo ascoltato tanti pazienti che vivono un senso di abbandono sanitario e sono perciò scoraggiati, disorientati.
Un intervento del direttore generale Compostella (giugno 2016 in consiglio comunale di Rovigo) definisce Trecenta “ospedale integrativo della rete”. E questo, visti i recenti tagli di posti letto non compensati da una opportuna ed efficiente assistenza territoriale e domiciliare ci sconcerta non poco: nel nuovo assetto del San Luca vengono a mancare le specialità cosiddette di base.
Sempre a giugno il direttore generale a Rovigo ha detto che stava organizzando,su mandato della regione, la struttura detta in maniera inesatta “ospedale di comunità”. Ma in concreto a Trecenta quella che doveva essere una struttura di transizione tra ospedale e territorio che facilita le dimissioni dall'ospedale, ha tolto letti all'area medica (10 letti di medicina per acuti e 10 di lungodegenza). Adesso pare che a causa degli elevati costi, la regione abbia bloccato i posti di comunità nelle sedi extra ospedaliere . Che ne sarà dei letti di comunità del San Luca?
Il direttore Compostella continua a sostenere che non vi sono stati tagli di posti letto e che le criticità denunciate sono valutazioni dei non addetti ai lavori. E parla di barelle confortevoli come i posti letto.
Ma come spesso succede in Italia la lettura degli eventi e dei numeri diventa opinione personale.
Una recente sentenza della Corte Costituzionale precisa che “i diritti fondamentali” vengono prima del “pareggio di bilancio”: dovrebbe essere l’economia al servizio dell’interesse pubblico, non il contrario.
Pur consapevoli che le risorse economiche debbano essere razionalizzate, perché sono ridotte (e mal distribuite), si ha la sensazione che nel mondo reale la salute dei cittadini sia in secondo piano rispetto al pareggio di bilancio.
Compostella dice che si lamenta per le lunghe attese in PS chi non è addetto ai lavori, a noi pare che il direttore non abbia una buona percezione del reale.
Non crediamo sia necessario essere addetti ai lavori per scoprire da internet  digitando "tempo d'attesa medio nei pronto soccorsi italiani" che questo nell'80% dei casi va ben oltre lo standard auspicabile di 4 h, o l' Ulss5 Polesana è un’eccezione?
Noi abbiamo visto e provato le lunghe attese, i rinvii al PS di Rovigo, con altre attese, abbiamo visto i letti bis e pluribis in medicina senza potenziamento di organico, persone ricoverate in settori riservati all’altro sesso, difficoltà nel dimettere pazienti per far posto a nuove entrate.
Abbiamo visto sale d’attesa vuote davanti ad ambulatori chiusi per mancanza di personale e lunghe file davanti ad ambulatori super affollati per la disponibilità professionale e umana di alcuni medici.
La Regione ha classificato il San Luca come “ospedale per acuti con PS” ma la “sanità di qualità” del nostro ospedale può ancora andare d’accordo con tale definizione?
E non riusciamo a capire perché l’Asl Polesana sia la più penalizzata a livello regionale, non capiamo perché il costo del personale sia rimasto pressoché stabile anche se sono stati parzialmente sostituiti i pensionamenti e sono state ridotte di numero le figure apicali.
E non capiamo perché siano stati ridotti i posti letto pubblici ma non quelli delle strutture private (facciamo riferimento a dichiarazioni di consiglieri della Quinta Commissione regionale).
L’Anaao lamenta carenze di risorse e di organizzazione, parla di carenze di organico e di medici di ps precari. Ma la regione continua a sostenere che quest’azienda ha un numero ECCESSIVO di dipendenti rispetto alla popolazione.
Noi siamo preoccupati dall'ottimismo del dottor Compostella, della miopia del presidente Bombonato e di tutti gli altri sindaci, e del disimpegno della maggioranza dei rappresentanti politici del Polesine (regionali e nazionali).
Jenny Azzolini
per il Comitato Altopolesano dei Cittadini per il San Luca

1 commento:

Unknown ha detto...

Uno schifo che solo con la mobilitazione della gente potrebbe trovare soluzione. Ma la gran parte della gente è insensibile a queste azioni......