31.3.16

Ticket. Nel 2015 ci sono costati 2,857 miliardi tra farmaci, specialistica e pronto soccorso

fonte: quotidianosanita.it

La compartecipazione fa però registrare una lieve diminuzione per i ticket extra farmaco (- 3,1%) mentre aumentano quelli per l’acquisto di medicinali (+ 1,3%). A livello procapite i ticket pesano 47 euro l’anno (calcolando anche gli esenti). Con punte di 61,6 euro in Veneto e 32,4 in Sicilia. Il calo più vistoso nelle Regioni in Piano di rientro. Ecco i dati della Corte dei conti.

29 MAR - Nel 2015 gli italiani hanno pagato 2.857,4 milioni di ticket sanitari tra compartecipazione alla spesa farmaceutica, specialistica e per l’accesso al pronto soccorso nei casi non gravi (codici bianco e verde).
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A livello procapite gli italiani (calcolando anche quelli che il ticket non lo pagano perché esenti) hanno pagato 47 euro a testa, di cui 23,9 per i farmaci e 23,1 per le altre prestazioni.

La quota procapite di ticket più alta si registra in Veneto con 61,6 euro a testa e in Valle d’Aosta con 59,5 euro. La più bassa in Sicilia con 32,4 euro e in Calabria con 36,7 euro.
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15.3.16

Caro farmaco - Presa diretta del 13/03/2016


La giungla dei prezzi

La storia di un farmaco eccezionale, un salvavita, che però è così costoso da mettere in discussione l’accesso alle cure garantito a tutti dalla nostra Costituzione.
Puntata assolutamente da vedere.
Link diretto
Vedi anche il post precedente Sanità, prezzi dei farmaci: Pitruzzella, stop alle clausole di riservatezza Aifa

13.3.16

Sanità, prezzi dei farmaci: Pitruzzella, stop alle clausole di riservatezza Aifa

Il presidente dell'Antitrust critica l'agenzia italiana del farmaco (Aifa)
«Basta prezzi secretati e più trasparenza»


"Il Governo assuma iniziative affinché Aifa non sigli accordi con le case farmaceutiche inerenti alla presenza di clausole di riservatezza, o qualunque altro elemento che mini la piena trasparenza, e affinché vengano pubblicati tutti i dati in possesso dell'Aifa inerenti alle decisioni prese per l'autorizzazione in commercio dei farmaci da parte del Comitato prezzi e rimborsi e del Comitato tecnico scientifico dell'Aifa".

Lo ha detto il presidente dell'Antitrust, Giovanni Pitruzzella, nel corso di un'audizione presso la Commissione Affari sociali della Camera, riferendo che l'Autorità ha deliberato di non ricorrere al Tar per possibili inadempimenti dell'Agenzia italiana del Farmaco in ordine alla modifica del regime di rimborso alle Regioni per la restituzione degli sconti sui nuovi prodotti contro l'epatite C.

Leggi l'articolo completo su Milano Finanza
Leggi anche l'articolo di Sanità24
Il comunicato stampa del presidente dell'Antitrust
Audizione in Commissione Affari sociali (video) Mercoledì 2 Marzo 2016

4.3.16

Istat certifica aumento mortalità nel 2015: 54mila decessi in più rispetto al 2014

fonte: http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=36612&fr=n
Pubblicati i dati sull’andamento demografico nazionale. I residenti in Italia sono 60,656 milioni, di cui 5,54 milioni stranieri. Spiccano due dati: il picco di mortalità e i 15mila neonati in meno rispetto al 2014. Nel primo caso, in attesa di conoscere le cause di morte, l’Istat spiega il dato con il progressivo invecchiamento degli italiani ma anche con un effetto di “rimbalzo” in avanti del numero dei decessi determinato dal recupero delle diminuzioni registrate nei due anni precedenti. IL REPORT.

19 FEB - Al 1° gennaio 2016 la popolazione in Italia è di 60 milioni 656 mila residenti (-139 mila unità). Gli stranieri sono 5 milioni 54 mila e rappresentano l'8,3% della popolazione totale (+39 mila unità). La popolazione di cittadinanza italiana scende a 55,6 milioni, conseguendo una perdita di 179 mila residenti. Lo rilevano i primi dati (ancora stimati) degli indicatori demografici 2015 pubblicati oggi dall'Istat.

I morti sono stati 653 mila nel 2015 (+54 mila). Il tasso di mortalità, pari al 10,7 per mille, è il più alto tra quelli misurati dal secondo dopoguerra in poi. L'aumento di mortalità risulta concentrato nelle classi di età molto anziane (75-95 anni). Il picco è in parte dovuto a effetti strutturali connessi all’invecchiamento e in parte al posticipo delle morti non avvenute nel biennio 2013-2014, più favorevole per la sopravvivenza.
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Le cause dell’incremento di mortalità. Benché a oggi manchino alcuni elementi cognitivi per avvalorare le ragioni autentiche alla base del repentino aumento di mortalità del 2015 – come ad esempio i dati sulle cause di morte – i primi dati provvisori classificati per età permettono di ragionare almeno su alcune ipotesi. In primo luogo, il picco di mortalità del 2015 porta con sé significativi effetti strutturali, come l’analisi per età dimostrerebbe, vista la particolare concentrazione dell’incremento di mortalità nelle classi di età molto anziane. In secondo luogo, è accertato che il picco del 2015 rappresenti una risposta proporzionata e contraria alle diminuzioni di mortalità riscontrate nel 2013 e nel 2014 (effetto rimbalzo).

Le persone coinvolte dagli eventi, infatti, sono state quelle fisicamente più fragili, per le quali il rischio di mortalità accelera velocemente su base istantanea. Particolarmente interessante a questo riguardo è l’analogia con altri paesi come la Gran Bretagna o come la Francia dove, come per l’Italia, si è osservato un incremento della mortalità nel 2015.
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Leggi l'articolo completo
Vedi anche il precedente post Impennata della mortalità ospedaliera nel 2015: +11,3%
Vedi l'infografica dell'Istat.
Leggi il report dell'Istat, molto interessante.