27.4.16

Veneto. La Regione approva le nuove tariffe di ospedale di comunità e unità riabilitativa territoriale

fonte: sito Uneba

130 euro al giorno per l’ospedale di comunità e 135 euro al giorno per l’unità riabilitativa territoriale. Queste le nuove tariffe per le strutture per cure intermedie in Veneto dal 1 gennaio 2016.
Le ha fissate la delibera della giunta regionale 2091 del 30 dicembre 2015 pubblicata sul Burv 10 del 5 febbraio 2016.
La precedente dgr 2621 2012 fissava tariffe di 117 euro per l’ospedale di comunità e 121 euro per l’unità riabilitativa.
La composizione della tariffa nel dettaglio.



Regione Veneto. Area web dedicata alla programmazione in materia di strutture di ricovero intermedie

Dal sito web della Regione Veneto.

AREA ODC - URT

ODC: Ospedale di comunità
URT: Unità Riabilitativa Territoriale

L’articolo 10 della Legge regionale 29 giugno 2012 n. 23 ha dato mandato alla Giunta regionale di approvare, sentita la competente commissione consiliare, “le schede di dotazione territoriale delle unità organizzative dei servizi e delle strutture di ricovero intermedie da garantire in ogni Azienda ULSS, tenendo conto dell’articolazione distrettuale, della distribuzione delle strutture sul territorio regionale nonché dell’accessibilità da parte del cittadino”.
Nelle more di predisposizione del provvedimento contenente le schede di dotazione territoriale, la Giunta regionale ha anticipato con la DGR 2718 del 18 dicembre 2012 la definizione di strutture di ricovero intermedie e, contestualmente, ha definito ed approvato la relativa classificazione ed i requisiti minimi specifici di autorizzazione e dei relativi standard.

Il provvedimento ha disposto che sono strutture di ricovero intermedie: l’Hospice, l’Ospedale di Comunità (OdC) e l’Unità Riabilitativa Territoriale (URT).
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16.4.16

L'aborto in polesine. Obiettori 8 medici su 10

fonte: Il Gazzettino, venerdì 15 aprile 2016

A Trecenta le interruzioni volontarie di gravidanza nel 2015 sono state 183


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Il numero dei medici obiettori di coscienza a livello nazionale è in continua crescita: secondo gli ultimi dati del ministero della Salute sono quasi il 70%. Percentuale che si alza in alcune regioni, come il Veneto dove si arriva al 76%. In Polesine il tasso è ancora più alto: sfiora l'80%. All'interno dell'Ulss 18, i cui interventi non si svolgono a Rovigo ma al reparto di Ostetricia dell'ospedale di Trecenta, sono solo tre su 17 i medici ginecologi non obiettori. Numeri sostanzialmente simili per l'Ulss 19 di Adria: due su otto.
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Gli obiettori di coscienza sono in maggioranza anche tra personale infermieristico e anestesisti: 73 su 110 tra gli infermieri, 19 su 35 tra gli anestesisti tra Rovigo e Trecenta.
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6.4.16

In ginocchio la sanità del Regno Unito. Parliamone, prima che accada anche da noi

Fonte: quotidianosanità.it

Anni di tagli hanno messo in ginocchio la sanità del Regno Unito. Ora arriveranno 10 miliardi sterline per ammodernare il sistema e il parco tecnologico. Ma i conti della spesa corrente non tornano e il rischio è quello di ticket per tutti i servizi: dal medico di famiglia all’ospedale. E in Italia?

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E a Trecenta?

In Italia molti i segnali di malessere, fra tutti il sensibile aumento della mortalità registrato dall'Istat nel 2015. Vedi il precedente post Istat certifica aumento mortalità nel 2015: 54mila decessi in più rispetto al 2014.
E le notizie che vengono dal San Luca non sono confortanti. I problemi sono principalmente dovuti alla carenza di specialisti. I bandi per la copertura di posti a tempo determinato e le mobilità da altre Ulss vanno deserte. Ai concorsi si presentano pochi candidati, molti dei quali del sud, che non appena hanno il ruolo chiedono il trasferimento. Tutto questo comporta inevitabilmente una riduzione dell'attività chirurgica con enorme allungamento dei tempi d'attesa (per le colecisti si arriva a un anno). La Pma (procreazione medicalmente assistita) funziona regolarmente solo una settimana al mese per la mancata assunzione delle due biologhe necessarie. Attualmente il servizio vivacchia con un incarico precario rinnovato ogni quattro mesi. Anche qui liste di attesa lunghissime.
C'è un gran bisogno di rinnovamento tecnologico, molti strumenti risalgono all'anno di apertura dell'ospedale e non sono più riparabili.
Da ultimo, si parla della prossima eliminazione del medico del 118 a Trecenta nelle ore notturne, che dovrebbe essere sostituito dal medico di pronto soccorso che a sua volta dovrebbe essere sostituito dall'internista di guardia, come avveniva negli anni 70. Indietro di quarant'anni.