27.12.16

L'Ulss formalizza la sua proposta riorganizzativa per l'ospedale "San Luca"


I sindaci recuperano solo 5 posti letto
E non è detto che la regione approvi

Come segnalato nel precedente post Ospedale San Luca, si dei sindaci al piano della direzione dell'Ulss18 la dirigenza dell'Ulss 18 ha adottato il decreto del direttore generale n. 1142 del 16 dicembre 2016 con cui si formalizza, nei confronti della giunta regionale, la proposta di revisione organizzativa illustrata e discussa nelle riunioni della conferenza dei sindaci del 22 novembre e del 13 dicembre.
In quest'ultima riunione i sindaci avevano chiesto due modifiche alla proposta dell'Ulss: 1) l'aumento di 5 posti letto di lungodegenza, in modo da contenere la riduzione originariamente prevista di 10 unità, e 2) l'aumento di 5 posti letto di riabilitazione. I posti letto ospedalieri, originariamente previsti nella proposta della direzione dell'Ulss, sarebbero passati da 146 a 156, contenendo così la drastica perdita di posti letto programmata dall'amministrazione regionale (143) con il piano socio-sanitario e la delibera applicativa della giunta regionale n.2122 del 2013.
Solo la prima delle richiesta è stata accolta. I posti letto passeranno così da 146 a 151.

26.12.16

San Luca, gli ambulatori pediatrici specialistici all'interno dell'ospedale

Il direttore sanitario Contato: "Nei prossimi mesi un percorso dedicato alla donna"

fonte: La Voce di Rovigo, 24 dicembre 2016

Meno degenze e più servizi. Sembra questa la ricetta dell'Ulss per l'Ospedale di Trecenta.

L'auditorium dell'ospedale San Luca ha ospitato la presentazione degli ambulatori pediatrici, che sono attivi già da qualche mese anche all'ospedale di Trecenta. A presentare la serata Simone Rugolotto, responsabile del reparto di pediatria di Rovigo e Massimo Pasqualini, pediatra.
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18.12.16

Agenas, l'agenzia sanitaria delle Regioni italiane, mette online l'edizione 2016 del Pne, ovvero Programma nazionale esiti.

fonte: repubblica.it

Le classifiche degli ospedali che funzionano meglio: il nord primeggia, il sud insegue

Agenas, l'agenzia sanitaria delle Regioni italiane, mette online l'edizione 2016 del Pne, ovvero Programma nazionale esiti. È uno strumento che, attraverso una serie di indicatori, rende conto della qualità dell'attività sanitaria

14.12.16

Ospedale San Luca, si dei sindaci al piano della direzione dell'Ulss 18

fonte: Il Gazzettino, mercoledì 14 dicembre 2916

La conferenza dell'Ulss 18 ha accolto la proposta del direttore Compostella
Congelato il punto nascite per mantenere i posti letto e aggiungerne 29 di comunità"

Via libera al piano per il San Luca. La conferenza dei sindaci dell'Ulss 18 ha approvato all'unanimità la proposta che era stata presentata il 22 novembre dal direttore generale Antonio Compostella. Accettando di fatto lo scambio fra il "congelamento" del punto nascite e il mantenimento di posti letto aggiuntivi rispetto ai tagli previsti.
Lunedì sera, 12 dicembre, il consiglio comunale di Trecenta aveva approvato, all'unanimità, una proposta che mirava a una vera rinascita.
Il quadro di riferimento, però, è quello delineato dalle schede ospedaliere della Regione, quindi i margini di manovra erano ridotti. E stata di fatto parzialmente accolta la proposta principale contenuta nel documento trecentano, nel quale si sottolineava come « l'attivazione di 29 posti letto di ospedale di comunità non devono essere sostitutivi di reali posti letto ospedalieri. A sostegno di questa fondamentale richiesta si evidenziano le percentuali di occupazione dei posti letto di lungodegenza e di medicina che si collocano rispettivamente al 114 % e quasi al 100%».
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Leggi l'articolo completo
Leggi il documento approvato dal consiglio comunale di Trecenta

Ora il direttore generale dell'Ulss dovrà formalizzare questa proposta con un decreto da sottoporre all'approvazione dell'amministrazione regionale in quanto è parzialmente modificativa delle schede ospedaliere approvate con la delibera della giunta regionale n- 2122 del 2013. Durante la riunione Antonio Compostella ha ricevuto una telefonata da parte dell'assessore regionale alla sanità Luca Coletto.
Tra i comuni assenti dalla riunione spiccavano Badia e Lendinara.

11.12.16

Ospedale di Trecenta, il muro di gomma

Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
presso Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel. 0425701126 – Cell. 3473490340

Data, 10 dicembre 2016

Il muro di gomma

Il 13 dicembre nuova riunione della conferenza dei sindaci dell'Ulss. Senza riscontro l'offerta di collaborazione del Comitato altopolesano dei cittadini per il San Luca.

L'Ulss è intenzionata a sostituire posti letto di lungodegenza, già ora insufficienti, con posti di Ospedale di comunità, a bassa assistenza medica e soggetti al pagamento di ticket.

Si continua a deprimere la sanità pubblica mentre viene ampiamente finanziata quella privata.

Dopo il fallimento delle visite notturne un altro spot pubblicitario: la prenotazione di visite presso le farmacie. Fumo negli occhi per nascondere i problemi veri: ovunque manca personale, a Trecenta come a Rovigo.


Martedì 22 novembre il Comitato Altopolesano dei cittadini per il San Luca era presente alla Conferenza dei Sindaci in cui venne proposta dalla Direzione Generale dell’Ulss 18 un'ipotesi di rilancio dal San Luca.
Solo un’ipotesi, per fortuna, perché prospetta ancora tagli.
Abbiamo chiesto ai Sindaci un’assunzione di responsabilità e di impegno per fronteggiare, insieme a noi, e a tutti coloro che sono animati da vera passione civile, l’ormai endemica emergenza ospedaliera altopolesana.
Soprattutto dopo la disponibilità (verbale) dell’assessore Coletto ad accettare proposte avanzate dalla Conferenza dei Sindaci.
Il Comitato Altopolesano si è dichiarato disponibile nei confronti di ciascun Comune della nostra Ulss ad illustrare la situazione effettiva dell'ospedale, le notizie raccolte, i motivi per cui occorre salvare tutti i posti letto esistenti per una sufficiente funzionalità del “San Luca”.
Fra pochi giorni ci sarà una nuova Conferenza dei Sindaci per parlare dell’ospedale.
Le nostre riflessioni, le preoccupazioni, le proposte che abbiamo inviato ai Sindaci ed ai mezzi di informazione hanno trovato soltanto uno stringato avviso di ricevimento. Solo perché avevamo richiesto almeno questo riscontro.
Non diciamo niente di nuovo ricordando che il San Luca, nonostante il nome propiziatorio, continua ad essere in sofferenza e niente fa pensare ad un suo rilancio come ospedale per acuti. Anzi nuovi pesanti tagli potrebbero presto arrivare per far posto ai letti di Comunità.
Come si può accettare che tali letti siano usati per sostituire posti dell’area medica (Lungodegenza), finora utilizzati addirittura anche oltre il 113%?
Invece di avere più posti letto in Area medica acuta e post acuta, il San Luca rischia un nuovo impoverimento, nonostante la sua capacità di ospitare senza grandi spese strutturali molti più servizi sanitari di quelli attuali.
Non si possono risolvere i problemi con furbesche acrobazie o giochi di prestigio, mentre la Regione aggiunge posti letto al privato e li toglie agli ospedali pubblici, e paga i privati per prestazioni che il servizio pubblico potrebbe offrire (meglio) in proprio.
Per capire come si procede nelle decisioni regionali, ricordiamo che la sanità pubblica nella Bassa Padovana non ha visto tagli e impoverimento dei servizi come l’Alto Polesine. Anzi con le schede ospedaliere Monselice si è trovato più posti letto di prima. Tanto che il sindaco commentava così: ”… la scheda approvata dalla Giunta regionale coincide al 100 per cento con le richieste della conferenza dei sindaci”.
C’è anche nell’Alto Polesine una Conferenza dei Sindaci, ma c’è pure una buona parte della popolazione i cui atteggiamenti oscillano fra l’indifferenza ed una permissiva apatia.
Abbiamo letto più volte in questi giorni, con interesse, dell’opportunità concessa a chi ha problemi di salute: può fissare visite (perfino!) nelle farmacie. Continua la scelta di iniziative che sono solo spot, come la trovata delle visite di notte che, senza centrare l’obiettivo, è costata ai Veneti, in un anno, 7 milioni di euro e molte ULSS per aprire gli ambulatori di notte li hanno chiusi di giorno.
Cosa si vuole ancora?
A questo punto l’esperienza delle persone comuni dotate di discreto ingegno e di apprezzabile buona volontà suggerisce di ricercare soluzioni razionali del problema, soluzioni che siano rapidamente applicabili con le risorse economiche disponibili, ma soprattutto tenendo presente l’obiettivo più importante che è la rapidità e l’efficacia della cura per il malato.
Quindi una sanità di buona qualità PER TUTTI, non discriminante (buona e rapida per chi può pagarsi il servizio privato, lunghissima quindi non più buona per gli altri) e non frutto di una selezione classista.
Un documento ufficiale dell'azienda sanitaria di Rovigo e dell'Alto Polesine dice che mancano 299 dipendenti, la pianta organica è quindi assolutamente inadeguata.
Il problema appuntamenti non è quindi legato al servizio CUP degli ospedali, ma alla lunghezza poco tollerabile delle liste d’attesa la cui causa principale è appunto la mancanza di personale (medici, infermieri, tecnici)
La situazione è stata denunciata più volte da noi e da altre parti con motivazioni serie e dettagliate. Non sono mai state smentite le prese di posizione piuttosto pesanti al riguardo, nessuno ha avanzato correzioni, né da Rovigo, né da Venezia, e il Veneto resta la Regione con meno medici, i primari non vengono sostituiti e mancano infermieri.
Temiamo di trovarci di fronte ad un muro di gomma: la Regione, consumate tutte le proprie scuse, si arrocca nel palazzotto blindato del suo potere.
E la situazione la dice lunga sul rapporto reale esistente tra la gente comune e chi si riempie soltanto la bocca della parola “popolo”.

Per il Comitato altopolesano dei cittadini per il San Luca

La portavoce - Jenny Azzolini
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Ospedale "San Luca", il giudizio dei sindaci


Martedì prossimo, 13 dicembre 2016, alle ore 15.30, presso l'Aula Magna della Cittadella socio-sanitaria, nuova riunione della Conferenza dei sindaci dell'Ulss 18.
Al primo punto dell'odg l'ospedale "San Luca" di Trecenta.

I sindaci si dovranno esprimere sulla proposta di riorganizzazione.

Le riunioni della conferenza dei sindaci sono pubbliche.

Vedi i precedenti post:
Ospedale di Trecenta. Il Comitato altopolesano scrive ai sindaci dell'Ulss 18
Una proposta di collaborazione
San Luca, la tribolazione dei posti letto
Ospedale di Trecenta. Il piano della direzione generale
Il futuro del San Luca è nella modifica delle schede ospedaliere

10.12.16

Copertura sanitaria universale. Oms: “Tra povertà e spesa out of pocket sono 400 mln le persone che non vi hanno accesso”

fonte: quodianosanita.it

Il prossimo 12 dicembre sarà la giornata mondiale per la Copertura sanitaria universale, uno tra gli obiettivi globali di sviluppo sostenibile per il 2030. “Garantire un accesso equo richiede una trasformazione nel modo in cui i servizi sanitari sono finanziati, gestiti e consegnati in modo che i servizi sono concentrati intorno ai bisogni delle persone e delle comunità”.

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Per l’Oms l’obiettivo è quindi “garantire un accesso equo richiede una trasformazione nel modo in cui i servizi sanitari sono finanziati, gestiti e consegnati in modo che i servizi sono concentrati intorno ai bisogni delle persone e delle comunità”.

Ma servirà pure più personale. “Più di 18 milioni di operatori sanitari supplementari saranno necessari entro il 2030 

10 dicembre 2016

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6.12.16

«Ospedale San Luca, va tutelata Occhiobello»

fonte: Il Gazzettino di martedì 6 dicembre 2016

«Ospedale San Luca, va tutelata Occhiobello»

La richiesta in commissione Salute: «Garantire la presenza del medico di base»


Il comune di Occhiobello ha discusso in commissione "Salute" di quanto è stato proposto dalla direzione dell'Ulss 18 nell'ultima riunione della conferenza dei sindaci.
Una buona notizia: è il primo comune che affronta le prospettive delineate lo scorso 22 novembre.
In commissione, giustamente preoccupati per i tagli proposti dal piano sociosanitario regionale e dall'Ulss ai posti letto di lungodegenza, chiedono «un interessamento affinché a Occhiobello possa essere garantita la presenza del medico di base, soprattutto per i nostri anziani che hanno difficoltà a spostarsi»

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1.12.16

Ospedale di Trecenta. Il Comitato altopolesano scrive ai sindaci dell'Ulss 18

Una proposta di collaborazione

Abbiamo ascoltato con attenzione la proposta di rilancio presentata dalla direzione generale dell’ulss 18 e giovedì 24 abbiamo ricevuto Copia del piano, inviatoci dal Presidente della Conferenza dei Sindaci Antonio Bombonato.
Ora, incoraggiati da quanto più volte sottolineato, che cioè il documento è un'ipotesi che ritornerà in Conferenza per una discussione fra gli amministratori, vogliamo condividere le nostre riflessioni con chi ha la responsabilità della difesa della salute dei cittadini altopolesani.
Conosciamo tutti le difficoltà del San Luca, vediamo spesso sale d’attesa deserte senza conoscerne bene le motivazioni, sentiamo continuamente parlare di liste d’attesa lunghissime o di ottimi servizi limitati a qualche giorno al mese. E sappiamo  che le schede ospedaliere non danno risposte adeguate alla realtà ed ai bisogni degli altopolesani. Come sappiamo che il personale medico, infermieristico e ausiliario è insufficiente.
Ora si propone per il San Luca un’ulteriore amputazione.
Alleghiamo proposta.
Cordiali saluti.
 p. Il Comitato – la portavoce Jenny Azzolini
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Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
presso Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel. 0425701126 – Cell. 3473490340

Data, 29-11-16

Ai Sindaci Ulss 18

Carissimi Primi Cittadini,

Avrete senz’altro ricevuto, come noi, la proposta di “rilancio” del San Luca, presentata dalla Direzione Generale dell’Ulss 18: solo un’ipotesi, per fortuna. Perché crediamo che, dopo averla esaminata, converrete con noi che tale proposta si presta a qualche necessaria riflessione.
Noi apprezziamo senz’altro l’intenzione di incrementare la PMA, di ristabilire 3 posti letto per chemioterapia più ambulatorio oncologico, di rafforzare la chirurgia programmata, di dotare l’ospedale almeno di una Tac multistrato (aspettiamo ancora una risonanza il cui acquisto era stato deciso già nel 2002).
Ci preoccupa invece il persistere di carenze e disagi (numero insufficiente di personale, riduzione di ottimi servizi, problema delle liste d’attesa).
E ci preoccupa il “nuovo” problema dei posti letto: è sconvolgente l’idea di ridurre gli attuali posti letto di medicina e lungodegenza per attivare posti letto di comunità!
Anche perché ci sono quasi quotidianamente problemi di ricovero che colpiscono di conseguenza il Pronto Soccorso e l’uso dei letti di Astanteria e creano problemi anche per la Terapia Semi-Intensiva.
Ora chiediamo a voi sindaci un’assunzione di impegno per fronteggiare, insieme a noi, e a tutti coloro che sono animati da viva passione civile, l’ormai endemica emergenza ospedaliera altopolesana.
L’assessore Coletto ha dichiarato apertamente la propria disponibilità ad accettare proposte avanzate dalla conferenza dei Sindaci. Prendiamolo in parola e formuliamo una proposta alternativa, che preservi i posti letto di medicina e di lungodegenza. Già ora sono letti sfruttati al massimo e non è ancora arrivato il picco delle influenze. Sono incomprimibili, irriducibili.
L'ospedale di comunità deve essere necessariamente costituito da posti letto aggiuntivi, in un nuovo petalo del San Luca, con proprio specifico personale, senza togliere risorse umane e materiali alle attività ordinarie dell'ospedale.
Il Comitato altopolesano si dichiara disponibile nei confronti di ciascun Comune della nostra Ulss per illustrare la situazione effettiva dell'ospedale, le notizie raccolte, i motivi per cui occorre salvare tutti i posti letto esistenti per mantenere una sufficiente funzionalità del “San Luca”.
Cordiali saluti.
Per il Comitato
Prof. Jenny Azzolini
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28.11.16

Guglielmo Brusco: "Al San Luca vogliono tagliare addirittura 62 posti letto"

Da RovigoOggi.it, 28 novembre 2016

OSPEDALE TRECENTA (ROVIGO)  A lanciare l'allarme è Guglielmo Brusco, esponente di Rifondazione Comunista. "E magari intanto pensano di darne qualcuno in più alle cliniche private"...


Una analisi puntuale, che copre un arco di tempo di poco meno di 15 anni, quella con la quale Guglielmo Brusco, ex vicepresidente della Provincia di Rovigo ed esponente di Rifondazione Comunista, fa il punto sul graduale indebolimento dell'ospedale San Luca di Trecenta.

Leggi l'articolo completo

27.11.16

San Luca, la tribolazione dei posti letto

Posti letto al San Luca. Confronto fra la situazione attuale e la programmazione regionale (Pssr, DGRV 2122/2013)

Una proposta molto attesa quella presentata dalla dirigenza dell'Ulss 18 lo scorso martedì 22 novembre alla conferenza dei sindaci. L'ospedale di Trecenta appare infatti in difficoltà, privato progressivamente di servizi nel corso degli anni, in carenza di personale, senza un ruolo ben definito nella sanità polesana. E, inoltre, con l'incubo dell'applicazione delle schede ospedaliere.

Martedì ero tra il pubblico che assisteva alla riunione assieme ad alcuni amici del Comitato altopolesano dei cittadini per il "San Luca", curioso di sapere se c'era una via d'uscita al declino che stavamo osservando.

Una prima sorpresa è stata scoprire che oggi, prima dell'applicazione delle schede ospedaliere, l'ospedale di Trecenta ha meno posti letto di quelli previsti dal piano sociosanitario regionale, Nove in meno, come si può vedere dalla terza pagina della presentazione.

Fermiamoci un attimo perché mi sembra importante. Durante un convegno promosso dalla Cgil e tenutosi a Rovigo l'11 gennaio 2014, l'allora direttore generale dell'Ulss 18, Arturo Orsini, ha dichiarato che i posti letto del "San Luca", attivi alla data del 30 giugno 2013, erano 180. Quando e chi ha fatto sparire dall'ospedale i 16 posti letto che mancano per arrivare agli attuali 164? Riporto qui sotto la pagina mostrata in quell'occasione.

Definire i posti dell'ospedale di Trecenta è sempre stata una tribolazione. Se fate una ricerca su questo blog digitando "posti letto" (senza le virgolette) nel box bianco in alto a sinistra troverete che avrebbero dovuto essere 222, ma che che invece sono stati 208, poi 180 (Orsini), 143+30 nel Pssr. E ora salta fuori il 164. Tombola!


Conclusione. La prima cosa che la conferenza dei sindaci dovrebbe fare, prima di esprimere un giudizio sulla proposta attuale, è verificare direttamente - niente carte, certificati, attestati, dichiarazioni, presentazioni ecc. - costituire (velocemente) una delegazione e andare all'ospedale a contare uno a uno i posti letto attrezzati effettivamente attivi nell'ospedale.


Ma sui posti letto del San Luca c'è molto altro da dire. Alla prossima.

24.11.16

Ospedale di Trecenta. Il piano della direzione generale



Il direttore generale e il direttore sanitario dell'Ulss 18 hanno presentato un programma per il "San Luca" alla conferenza dei sindaci dello scorso martedì.

Una proposta complessa che ora i comuni dovranno valutare con attenzione formulando anche ulteriori proposte e integrazioni.

Il dibattito è aperto (vedi sotto la rassegna stampa) e c'è da sperare che sia approfondito. Entro la prima decade di dicembre si riunirà nuovamente la conferenza dei sindaci per esprimere ufficialmente il proprio orientamento.

Scarica il piano della direzione Ulss 18

Consulta la Rassegna stampa (i nuovi articoli saranno aggiunti in coda):
Gazzettino 23 novembre 2016
Resto del Carlino 23 novembre 2016
La Voce 23 novembre 2016
RovigoOggi.it 23 novembre 2016, Corazzari
RovigoOggi.it 23 novembre 2016, Punto nascite
Resto del Carlino 24 novembre 2016, Brusco
RovigoOggi.it, 26 novembre 2016, Bartelle
Il Gazzettino, 27 novembre 2016, Bartelle
RovigoOggi.it, 28 novembre 2016, Brusco
Il Gazzettino di martedì 6 dicembre 2016
RovigoOggi.it, 9 dicembre 2016

21.11.16

CHE FINE HA FATTO LA CICOGNA? Incontro pubblico con la PMA dell'ospedale di Trecenta


Centro di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) dell'ospedale "San Luca" di Trecenta

CHE FINE HA FATTO LA CICOGNA?
Fertilità: un bene prezioso per la donna e per la società
Come prendersene cura e aiutarla

Incontro con il Centro PMA

GIOVEDI' 24 NOVEMBRE 2016, ore 21.00

Sala "Paiolo"del Comune di Trecenta

20.11.16

Il futuro del San Luca è nella modifica delle schede ospedaliere


Martedì prossimo, 22 novembre, si riunirà la Conferenza dei sindaci dell'Ulss 18 per discutere dell'ospedale di Trecenta. Annunciato un piano del direttore generale (vedi precedente post).

Sarà una riunione utile a definire e stabilizzare i compiti di un ospedale che in questi anni, e ancor più in questi mesi, è stato privato di servizi e ruolo? O saranno le solite rassicurazioni destinate a essere puntualmente smentite? I sindaci hanno già una notevole esperienza in materia.

C'è un solo modo per verificarlo. L'applicazione o la modifica delle schede ospedaliere approvate dal piano sociosanitario regionale per il “San Luca”.

Senza una modifica delle schede ospedaliere il direttore generale e tutta la dirigenza dell'Ulss 18, dovranno dar corso alla programmazione regionale. Ne va della loro permanenza nella carica e, in parte, del loro stipendio. Non facciamoci illusioni, taglieranno tutto ciò che deve essere tagliato.

Martedì ascolteremo e sapremo se saranno solo chiacchiere o se c'è la volontà di chiedere e ottenere dall'amministrazione regionale una modifica delle schede ospedaliere.


Ricordo che le riunioni della conferenza dei sindaci sono pubbliche, chiunque può assistere.

18.11.16

Veneto. LEGGE REGIONALE n. 19 del 25 ottobre 2016. Istituzione dell'Azienda "Zero" e nuovi ambiti territoriali delle Ulss

Bur n. 102 del 25 ottobre 2016

LEGGE REGIONALE  n. 19 del 25 ottobre 2016

Istituzione dell'ente di governance della sanità regionale veneta denominato "Azienda per il governo della sanità della Regione del Veneto - Azienda Zero". Disposizioni per la individuazione dei nuovi ambiti territoriali delle Aziende ULSS.

Vai alla pagina del BurVeT

Oppure

Scarica direttamente

Scarica gli allegati 

ALLEGATO_Legge_19_2016_332095.pdf
DATI_INFORMATIVI_Legge_19_2016__332095.pdf

17.11.16

Una riunione forse decisiva per l'ospedale di Trecenta. Martedì 22 nov. si riunirà la conferenza dei sindaci dell'Ulss 18

La Conferenza dei Sindaci dell'Ulss 18 è convocata per
Martedì 22 novembre 2016, alle ore 15.30,
presso l'Auditorium dell'Ospedale di Rovigo.
All'ordine del giorno:
Situazione Ospedale "San Luca", Trecenta - Presentazione piano direzione generale - Determinazioni.


Una riunione forse decisiva per il futuro dell'ospedale.

Annunciato un piano del direttore generale.

Ricordo che le riunioni della conferenza dei sindaci sono pubbliche, chiunque può partecipare e rendersi conto di persona dei problemi e delle proposte di soluzione.

10.11.16

Disabili, dalle Regioni ok al fondo “Dopo di noi”: 90 milioni assegnati per il 2016

fonte Il Fatto Quotidiano, 10 novembre 2016

Lo ha approvato all'unanimità la Conferenza delle Regioni. "Aiuteremo le persone con disabilità grave prive di sostegno familiare", ha dichiarato il presidente Stefano Bonaccini. Si tratta del primo step compiuto per dare attuazione alla legge

La Conferenza delle Regioni ha dato il via libera al decreto sul Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave. Oggi è stato autorizzato il riparto di 90 milioni di euro per il 2016: a tanto ammontava il finanziamento previsto del fondo per il Dopo di noi, divenuto legge il 14 giugno scorso. Si tratta del primo step compiuto per dare attuazione alla legge sul Dopo di Noi. “Entro Natale – scrive il settimanale Vita, specializzato su tematiche sociali, sul suo sito web – sono attesi anche gli obiettivi di servizio per le prestazioni da erogare ai destinatari della legge nei limiti delle risorse disponibili a valere sul fondo”.
Leggi l'articolo completo.
Consulta la legge sul "Dopo di noi"

7.11.16

Ospedale di Trecenta. "Aiutatemi nella mia lotta per il San Luca"



Da RovigoOggi.it

Le proposte di Patrizia Bartelle sul San Luca devono ancora trovare riscontri procedurali da parte della conferenza dei sindaci e del direttore generale Antonio Compostella 


Sono solo proposte che devono ancora concretizzarsi in un progetto ben preciso: lo specifica Patrizia Bartelle, consigliere regionale del M5s in merito al rilancio l'ospedale San Luca di Trecenta che costituisce una eccellenza a livello regionale. A concretizzare queste idee dovranno essere cittadini, operatori e comitati sono la conferenza dei sindaci e del direttore generale Antonio Compostella 

“L’idea di rilanciare il San Luca di Trecenta, non è certamente un’idea solo mia. E’ il desiderio di tanti cittadini, anche organizzati in Comitato, operatori ospedalieri e amministratori pubblici”.

La consigliere regionale del Movimento 5 stelle Patrizia Bartelle specifica che le ipotesi di rafforzamento che stanno circolando sull’ospedale San luca di Trecenta (LEGGI ARTICOLO), che sono state in parte illustrate su RovigoOggi.it e delle quali anche lei ha parlato, non sono ancora un progetto, ma sono solo idee basate su dati, necessità e situazioni reali vissute nella struttura.

“Sono idee che ho semplicemente scambiato con il presidente della conferenza dei sindaci dell’Ulss 18 Antonio Bombonato e con il direttore generale Antonio Compostella” spiega la consigliera pentastellata che ora, speranzosa, attende dei loro importanti riscontri procedurali, “che spero vadano anche nella direzione da me auspicata. Sono loro che hanno la possibilità di concretizzare un progetto, che spero di poter valutare presto, per il bene del San Luca e dei cittadini altopolesani” conclude.

4 novembre 2016


Pochi soldi: niente appalto per il centro disabili di Badia Polesine

Da RovigoOggi.it 5 novembre 2016

Il centro Essagi non avrà più il servizio in gestione da parte della Provincia. Sino a Natale la cooperativa tirerà avanti, ma poi nessuna certezza.

Il rischio c'era, da tempo (LEGGI ARTICOLO). Adesso purtroppo è diventato una realtà e una realtà pesante: la Provincia ha deciso di non rinnovare l'appalto per la gestione del Centro Essagi, struttura che a Badia Polesine svolge un ruolo essenziale per la formazione delle persone diversamente abili.
Leggi l'articolo completo

Aggiornamento da RovigoOggi.it 16 novembre 2016

Nessuna soluzione all'agonia del centro Essagi

Non è arrivata la risposta attesa dalla riunione della conferenza dei sindaci dell'Ulss 18. Ora familiari, Comune di Badia Polesine e cooperativa avranno un nuovo incontro.

Non sono uscite novità positive dalla Conferenza dei sindaci dell'Ulss 18, nonostante la manifestazione dei genitori dei ragazzi diversamente abili che avveniva all'esterno della Cittadella sociosanitaria di Rovigo martedì 15 novembre scorso (LEGGI ARTICOLO). Il problema sta nella mancanza di fondi della Provincia, che ha deciso di non rinnovare l'appalto per l'assegnazione del servizio (LEGGI ARTICOLO)
Leggi l'articolo completo

Aggiornamento da RovigoOggi.it

Una piccola somma darebbe una enorme speranza

Il consigliere comunale Manuel Berengan invita tutti i sindaci polesani a dare un piccolo contributo economico per mantenere attivo fino a giugno il centro Essagi

L’ultima speranza per le tante persone disabili per le quali l'attività del Centro Essagi cambia davvero la vita sono i Comuni. Lo dice chiaramente il consigliere comunale di Badia Polesine Manuel Berengan, che si appella ai sindaci per fare un piccolo sforzo economico e garantire al centro Essagi, a rischio chiusura da Natale, la sua sopravvivenza fino a giugno. Poi si dovrà trovare una soluzione definitiva alla realtà polesana.
Leggi l'articolo completo

24.10.16

Veneto. La riforma sanitaria è legge. Nasce l’Azienda ‘Zero’


Da quotidianosanita.it del 20 ottobre 2016


L’Azienda ‘Zero’ coordinerà l’attività delle nove Ulss regionali


L’Assemblea  regionale ha concluso stanotte la lunga maratona approvando con 27 voti a favori e 17 contrari il Pdl 23 che istituisce l'azienda Zero e organizza la sanità veneta in 9 Asl. Zaia: "Riformare la sanità era una necessità imprescindibile, per rispondere con un’organizzazione ancora più moderna alle sfide poste dalla contrazione dei finanziamenti nazionali, dal crescere dell’aspettativa di vita dei veneti e della loro richiesta di salute".

Leggi l'art. completo. Avvertenza: quello che è pubblicato come "testo della riforma" in realtà è il progetto di legge originario, in più punti modificato durante la discussione in consiglio regionale.
Per il testo definitivo consulta il post Veneto. LEGGE REGIONALE n. 19 del 25 ottobre 2016. Istituzione dell'Azienda "Zero" e nuovi ambiti territoriali della Ulss

20.10.16

Lendinara, il consiglio comunale discute della casa di riposo

Il consiglio comunale di Lendinara è stato convocato per il prossimo 24 ottobre alle ore 18 per discutere del progetto di legge regionale n. 25 sul riordino delle Ipab (case di riposo pubbliche).
Saranno sottoposti all'approvazione dell'assemblea una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle e un ordine del giorno presentato da Orizzonti comuni.
Scarica l'avviso di convocazione

La casa di riposo di Lendinara è orientata ad appaltare i servizi di assistenza di parte della struttura a una cooperativa. Un orientamento preso anche da altri enti. Vedi il precedente post Case di riposo, Badia e Lendinara in difficoltà.

Per visualizzare tutti i post riguardanti le case di riposo clicca sull'etichetta ipab.

15.10.16

Sanità in crisi? L'Ulss 18 trova la soluzione: timbrare il cartellino per andare a far pipì


Le norme richiamate prevedono il licenziamento, che sia possibile applicarle in questo caso sembra fuori dal mondo. Ma questo è quello che passa il convento, o meglio l'ex seminario, ora cittadella sanitaria. Atteso un forte aumento della produttività?


Se si era sfiorato il ridicolo con l'istituzione di una commissione sull'igiene personale dei dipendenti, ora si va oltre ma non c'è molto da ridere per gli infermieri e gli operatori socio sanitari dell'Ulss 18.

Protesta il sindacato: "Riteniamo che sia una assurdità far passare l’idea che stia ingannando e 'rubando' anche chi dopo 3, 4 anche 5 ore, caso mai di sala operatoria o nel corso delle quali ha assistito i pazienti allettati o lavorato con pazienti feriti in un grave incidente, si ferma alcuni minuti a bere dell’acqua, un caffè e andare in bagno a fare pipì e non 'stimbra' il cartellino nel farlo. E' assurdo pensare che queste persone debbano essere licenziate o perseguite penalmente".

Leggi l'articolo di RovigoOggi.it

8.10.16

Case di riposo, Badia e Lendinara in difficoltà

Gli enti verso appalti a cooperative a scapito del personale dipendente. In agitazione sindacati e personale.
La casa di riposo di Badia

Durante l'estate del 2015 il consiglio di amministrazione della Casa di riposo di Badia ha avviato la procedura, poi abbandonata, di privatizzare l'istituzione. Tutto viene rinviato alla legge regionale in discussione a Venezia.
La casa di riposo di Lendinara

Nell'estate di quest'anno i lavoratori della Casa di riposo di Lendinara hanno contestato l'ente per la decisione di affidare una consistente fetta di servizi a una cooperativa. La tensione fra CdA è ancora alta (vedi La Voce del 03/10/2016).

In questi giorni anche il CdA della Casa di riposo di Badia ha deciso di appaltare a una cooperativa tre reparti.
La protesta dei dipendenti si è espressa anche durante la seduta del consiglio comunale di mercoledì scorso. Vedi rassegna stampa: CdR1, CdR2, CdR3, CdR4, CdR5. Scarica il volantino.

Due le cause delle difficoltà economiche degli enti pubblici del settore: la riduzione dei contributi regionali e una tassazione complessivamente sfavorevole rispetto alle strutture private.
Domanda: perché invece di impoverire i lavoratori non si rivendica in regione trasferimenti adeguati alle prestazioni? E perché le amministrazioni comunali non chiedono ai rispettivi partiti di riferimento una perequazione del trattamento fiscale fra strutture pubbliche e private?

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5.10.16

L’indefinibile futuro del San Luca


Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
presso Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel. 0425701126 – Cell. 3473490340
sito internet: http://ospedaletrecenta.blogspot.it/
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Data, 2 ottobre 2016

  • Ai Sindaci dell'Ulss 18
  • Al Direttore Generale Ulss 18
  • Ai Consiglieri regionali polesani
  • All'Assessore regionale alla sanità
  • Al Presidente della Giunta regionale
  • Ai Parlamentari polesani
  • Al Ministro della Salute
  • Al Presidente del Consiglio dei ministri

L’indefinibile futuro del San Luca

E’ difficile attribuire all’ospedale San Luca un aggettivo o una definizione qualificante.
Se fosse una persona sarebbe un trans gender in via di mutazione, una realtà incompleta, un progetto su cui continuano ad infierire interventi incomprensibili. Di responsabili(?), spinti da idee incerte, criticabili e fluttuanti come piume e che danno adito a dubbi e cattivi pensieri.
Si dica, una buona volta, cosa si vuole veramente fare di questo ospedale. Perché se ne capisce veramente poco e quel poco che se ne capisce mette i brividi.
Perché, ad esempio, balla da tempo (troppo) la non scelta tra ostetricia (punto nascita), PMA, ginecologia. Un’incertezza che però potrebbe contare su dati certi: nascono pochi bambini, ci sono tante e lunghissime attese per la Procreazione Medicalmente Assistita (servizio molto apprezzato), c’è un’innegabile necessità di una ginecologia efficiente vista l’età prevalente delle donne altopolesane.
Quindi la buona scelta (per la popolazione) non dovrebbe essere troppo difficile.
Anche perché i cittadini potrebbero rinunciare, con ragionata rassegnazione, a qualche servizio dell’ospedale in cambio di offerte (eccellenti) in grado di soddisfare in modo sicuro e costante la esigenze della popolazione altopolesana.
Sino ad ora si è assistito a repentini cambi di programma, a riduzioni orarie di servizi, a riduzione di personale medico e paramedico, alla normalizzazione di situazioni e aspetti negativi di prestazioni vitali e di riconosciute eccellenze.

Ad esempio:
PMA (procreazione medicalmente assistita) eccellenza con alta percentuale di risultati positivi, è in sofferenza per insufficienza di personale stabilizzato e liste d’attesa lunghissime (coppie da Ferrara-Modena-Bologna e non solo).
Neuroriabilitazione: eccellenza recente limitata dalla necessità di condividere parte del personale con riabilitazione fisiatrica.
Terapia Intensiva: alta professionalità, passione e umanità degli operatori permettono spesso il raggiungimento di risultati considerati ai confini della speranza. Nonostante gravi carenze di personale.
Biologia Molecolare centro di ricerca attrezzato con mezzi tecnici efficienti ma con figure professionali non stabilizzate.
Ambulatori: la qualità professionale degli operatori e le reali necessità della popolazione portano ad una notevole richiesta. Ma l’ospedale risponde con un servizio col contagocce.
Terapia Antalgica un’offerta efficace ed apprezzata in un tempo in cui, finalmente, l’assenza di dolore non è più un obiettivo intermedio facoltativo ma un fine terapeutico primario. Ha gravi carenze di personale.
Gli esempi dovrebbero essere indicativi di un presidio ospedaliero in grado di soddisfare quasi totalmente le esigenze della popolazione altopolesana, ma non ancora pienamente efficiente.
Eppure una corretta ed equa distribuzione e valorizzazione delle risorse economiche e professionali dovrebbe rappresentare un obbligo morale primario per chi amministra (da parecchi anni) la sanità veneta; ma evidentemente i polesani sono (considerati) figli di un dio minore, e paria del Veneto e devono accontentarsi delle briciole che cadono dal banchetto regionale. A cui si abbuffano invece altre province i cui rappresentanti si occupano molto più attivamente dei cittadini che li hanno eletti.
I nostri eletti invece (salvo una) sono come le tre scimmiette: se c’è un nostro problema non lo vedono, non ascoltano la nostra voce e se c’è da parlare non parlano.
Chissà perché.
Però rimangono i sindaci del nostro distretto. Sappiamo bene che il loro potere è limitato, però, volendo, potrebbero associarsi per programmare qualche azione comune come ad esempio mobilitare i propri cittadini per una manifestazione che possa indurre il governo regionale ad apportare qualche modifica alle schede ospedaliere regionali.
Che, visto l’andamento decisamente ondivago delle decisioni, dovrebbero essere passibili di qualche saggia ed utile modifica. Come si è già visto in altre realtà.
Ps: è utile ricordare che “valetudine firma nihil melius” (niente è meglio di una salute salda) però, in mancanza di meglio “primum non nocere” (almeno non si facciano danni).

    Per il Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
    La portavoce Prof. Jenny Azzolini
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30.9.16

San Luca, Day Surgery d'eccellenza

Lettera pubblicata sul Gazzettino, mercoledì 28 settembre 2016

Per un intervento di ernia inguinale sono stato ricoverato al Day Surgery Multidisciplinare dell'Ospedale di Trecenta. Ho incontrato personale veramente in gamba. Il reparto è molto ben organizzato, nonostante la presenza quella mattina di ben tre specialità chirurgiche, con numerosi pazienti e diverse esigenze e necessità.
Ringrazio di cuore i medici, in particolare la dottoressa Luisella Fogato per la sua professionalità e disponibilità, il personale infermieristico: Dalanda, Graziana, Claudio, Stefania, Marika, Monica, Fabiana e OSS: Enrichetta, Maria Grazia, Nadia e Savina, che hanno assistito me e tutti i pazienti con grande competenza, capacità professionale e attenzione al paziente.
Questa è la sanità che vogliamo, resa possibile dall'impegno costante di persone che credono nel loro lavoro, nonostante le difficoltà che quotidianamente devono affrontare.
Stefano Concreto

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27.9.16

In pensione il primario di ostetricia e ginecologia Stellin

fonte: Il Resto del Carlino, domenica 25 settembre 2016

Ha contribuito a far nascere 40mila bambini
Senza possibilità di appello il suo giudizio sul punto nascite di Trecenta

Riporto la parte riguardante il San Luca.

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Come lascia il suo reparto?
«L'ostetricia e la ginecologia vanno bene, abbiamo rinvigorito l'organico avendo chiuso Trecenta. Siamo un buon numero, cioè nel numero adatto alle esigenze dell'ospedale. I medici giovani sono cresciuti molto e si sono resi autosufficienti. A Trecenta il punto nascite non è stato riaperto (è stato chiuso quest'estate) e speriamo che il populismo della politica non lo voglia riaprire perché per riaprirlo servirebbero talmente tante risorse che verrebbero distolte dall'ospedale di Rovigo senza ragione. Sarebbe dannoso. Trecenta dava risposte a pochi bambini, in sei mesi ne sono nati 49. Tenere aperto un punto nascite per 49 bambini diventa rischioso».
....
Leggi l'articolo completo

26.9.16

San Luca cura e amore

lettera pubblicata su La Voce giovedì 22 settembre 2016 pag. 34

Che la malasanità esista è una gran brutta verità. Ma non sempre e non dovunque. Spesso accadono episodi che smentiscono questa realtà alimentata in parte da un radicato pregiudizio.
Al San Luca di Trecenta, ad esempio, capita che, una notte venga portato al pronto soccorso un uomo per un preoccupante malore.
Capita anche che venga accolto e curato con sollecitudine, amorevole cortesia e competenza dal personale medico-infermieristico.
E bisogna ammettere che lo stile e la buona qualità dell'accoglienza possono avere un'incidenza positiva ed immediata sul benessere, soprattutto psicologico, del paziente.
Quindi è per me un obbligo morale ringraziare pubblicamente il personale del pronto soccorso del San Luca mettendone in luce i meriti professionali.
E voglio ricordare che se in sanità le cose vanno male il problema va ben al di 1à di medici ed infermieri che lavorano negli ospedali con professionalità fatica e spesso abnegazione.
P.s: il paziente di quella notte sono io.
Ivano Cavicchioli
Comitato altopolesano Cittadini per il San Luca

25.9.16

Sanità: Cgil, in arrivo ticket per 60 mln con i nuovi Livelli di assistenza

Il trucco è semplice: classificare alcune prestazioni chirurgiche, finora effettuate in Day Surgery e quindi gratuitamente,  come "prestazioni ambulatoriali" e quindi soggette a ticket.
L'intervento di cataratta, ad esempio, non sarà più gratuito.

fonte: ANSA, 24 settembre 2016

Nuovi ticket a carico dei cittadini pari ad un totale stimato di 60 mln di euro: verranno introdotti con i nuovi Livelli di assistenza (Lea). Lo segnala la Cgil, sulla base dei dati della relazione tecnica del ministero della Salute al decreto sui Lea. Circa ''20 mln - spiega all'ANSA Stefano Cecconi, responsabile Politiche Salute Cgil - si otterranno dai nuovi ticket derivati dallo spostamento di alcune prestazioni dal regime Day Surgery a quello ambulatoriale e 40 mln dall'introduzione di nuove prestazioni ambulatoriali''.
L'intervento di cataratta, ad esempio, non sarà più gratuito.
''Sono in arrivo nuovi ticket - afferma Stefano Cecconi - e questo anche perchè, con i nuovi Lea, varie prestazioni chirurgiche finora effettuate in Day Surgery, e quindi gratuitamente, saranno trasferite in regime di prestazione ambulatoriale che implica il pagamento del ticket''. Sono prestazioni chirurgiche che vanno dalla cataratta al tunnel carpale, dall'ernia al dito a martello. Secondo ''le stime del ministero - spiega Cecconi - con i nuovi Lea si realizzeranno maggiori entrate per il Servizio sanitario nazionale pari a 60,4 mln di euro: in particolare, circa 20 mln si otterranno dai nuovi ticket derivati dallo spostamento di alcune prestazioni dal regime Day Surgery a quello ambulatoriale e 40 mln dalla introduzione di nuove prestazioni ambulatoriali nell'elenco dei Lea''.
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24.9.16

San Luca "situazione critica". Il punto nascite potrebbe non riaprire

Da RovigoOggi.it, 19 settembre 2016

OSPEDALE TRECENTA (ROVIGO) Doccia fredda sulle speranze di migliaia di famiglie. Manca il personale, la riapertura dopo il periodo estivo non è più garantita come annunciato dall'Ulss 18


L'annuncio della sospensione del servizio era arrivato a metà giugno(LEGGI ARTICOLO), con l'Ulss 18 che aveva garantito che si sarebbe trattato di un provvedimento temporaneo, alla luce della carenza di personale dovuta alle ferie estive. Ora, però, pare che il problema sia strutturale e che non ci sia davvero nessuna sicurezza sulla ripresa dell'attività a Trecenta.

Rovigo - "La situazione è critica, l'azienda Ulss 18 non ha in questo momento personale a sufficienza. E' una fase di transizione, in vista anche dell'entrata in vigore della fusione tra Ulss 18 e Ulss 19". E' estremamente chiaro, prudente e conciso il messaggio che lancia Riccardo Mantovan, referente per il Polesine per Cgil dei lavoratori del settore sanità. Non è garantita la riapertura del punto nascite dell'ospedale di Trecenta.
Questo perché il problema non sono solo le ferie del personale. Le difficoltà sono ben più strutturali e profonde. I lavoratori che dovrebbero garantire non solo l'apertura, ma anche l'assoluta sicurezza per gestanti e nascituri, sono stati dirottati altrove, almeno in parte. Per tappare altri buchi. Insomma: all'orizzonte si presenta una decisione che per l'Ulss 18 non sarà facile prendere.
Perché si deve decidere, in sostanza, tra il "campanilismo" e i servizi al territorio da un lato e la garanzia di un servizio il più sicuro possibile per li utenti dall'altro, dal momento che il parto è sempre un momento delicato, che presenta comunque rischi. Non a caso spesso, in passato, si era pensato a un solo reparto a Rovigo, che offrisse le massime garanzie. Proprio questo è il punto.
Sulla vicenda attacca anche Guglielmo Brusco, trecentano, esponente di Rifondazione Comunista, ex assessore provinciale e vicepresidente della Provincia di Rovigo, esperto in tematiche di sanità e sociale. "A Trecenta - dice - sembrava che le Tre Notti di Festa celebrate a fine agosto, fossero la premessa gioiosa alla ripresa dell’attività  del locale Punto Nascite. I sindaci altopolesani, a partire da quello di Trecenta Antonio Laruccia,  non davano segnali di preoccupazione, come faceva del resto gran parte della cittadinanza ormai insensibile ai pericoli che certi nostri diritti stanno correndo".
"Anche questo lunedì 19 settembre 2016, però - prosegue Brusco - a me non risulta ripresa l’attività del Punto nascite dell’ospedale altopolesano. Così mi sono chiesto: Quando succederà questa ripresa completa delle attività? Sarà stato assunto il personale che manca?". Il problema insomma esiste. E appare improbabile che sia risolto in tempi brevi.
19 settembre 2016