30.6.14

Ascolta, applaudi e taci


Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
presso Jenny Azzolini, Via Matteotti 82 – 45027 Trecenta (Ro) - Tel. 0425701126 – Cell. 3473490340
20 giugno 2014
Ascolta, applaudi e taci
19 giugno, ostello di Sariano, incontro sul San Luca.
Io ed altri componenti dello storico Comitato Altopolesano per il San Luca abbiamo seguito con attenzione, non sempre con condivisione, gli interventi.
Alla fine, come portavoce del Comitato ho chiesto la parola, ma il signor Gallani mi ha negato la possibilità di intervenire. Forse qualcuno che sa di essere attaccabile per la sua storica indifferenza sulla difesa del San Luca, aveva programmato il blocco degli interventi.
È la prima volta che mi succede di partecipare ad un convegno, chiedere la parola e sentirmi dire no.
Pareva utile intervenire, perché la mattina, sul Gazzettino, un giornalista, annunciando l’incontro di Sariano organizzato da un comitato di recente formazione, affermava: “l’esistenza di due comitati può essere fonte di perplessità e confusione negli utenti dell’ospedale”.
Per evitare problemi agli utenti volevo ricordare in breve che il Comitato Altopolesano dei cittadini per il San Luca è nato nel 2004, composto da cittadini – associazioni - assessori Lincetto e Furini (cui allora è stata tolta la delega proprio perché impegnati per il San Luca) e Bianchini.
Nel tempo si è "evoluta" (si fa per dire) la gestione pubblica, sono emersi nuovi problemi, ma il Comitato Altopolesano non ha smesso l’impegno per la difesa della sanità pubblica in generale e del San Luca in particolare.
La storia è documentata da articoli di quotidiani e documenti depositati anche in Regione.
A Gallani e al suo comitato (?), a Laruccia e compagnia inoltre volevo far presente che non possono sorvolare su problemi quali finanziamenti regionali e sprechi regionali che hanno stretta attinenza con i tagli previsti, quando chiedono servizi, aggiornamento dell’organico con la nomina di primari che a loro sta tanto a cuore e che hanno chiesto al direttore generale.
Suggerisco pure la valutazione della democraticità negli incontri da loro organizzati.

Per il Comitato Altopolesano per il San Luca - la portavoce Jenny Azzolini

Scarica il documento in formato pdf.

19.6.14

Sprechi nell'Ulss 18. Indagini della guardia di finanza

Sprechi all'Ospedale di Trecenta, titola il Gazzettino di oggi. Ma si tratta di sprechi dell'intera Ulss 18 che, negli anni scorsi, è stata costretta da precise politiche regionali a privilegiare le convenzioni con le case di cura private a scapito della sanità pubblica

TRECENTA La Corte dei Conti ha affidato alle Fiamme Gialle la verifica di alcuni esposti presentati dal locale Comitato.

Sprechi al San Luca:
indagini della Finanza

C'è un fascicolo aperto alla Pro cura regionale della Corte dei conti di Venezia sull'ospedale San Luca. Un fascicolo di un'in dagine in fase istruttoria e per la quale è già stata delegata la Guardia di finanza di Venezia. Ha insomma trovato riscontro la segnalazione fatta dal Comitato dei cittadini per il San Luca, che ha nuovamente portato alla ribalta una situazione più volte lamentata dal vicepresidente della Provincia Guglielmo Brusco. Ossia un utilizzo - negli anni passati -di denaro pubblico per la sanità non rispettoso dei criteri della buona amministrazione.
....
Un tema che ben si innesta con la battaglia portata avanti dal Comitato dei cittadini per il San Luca, che si batte per evitare il ridimensionamento del nosocomio di Trecenta, punto di riferimento per l'Alto Polesine. Di qui la richiesta alla Corte dei conti di conoscere l'esito della segnalazione. La risposta è arrivata. L'ha fornita la dottoressa Francesca Garlisi, parlando a nome del viceprocuratore Alberto Mingarelli: l'indagine c'è ed è in pieno svolgimento.

18.6.14

Dentro l’ospedale San Luca

difendere il Servizio Sanitario Nazionale è nostro dovere
avere cure e assistenza è nostro diritto
Vogliamo invitare gli altopolesani a non lasciarsi andare a profezie drammatiche per il San Luca, ma anche a difendere il diritto alla salute e per questo
proponiamo un esame dell’efficienza del nostro ospedale.
Prima però suggeriamo analisi attente delle responsabilità istituzionali:
  1. Regione: stanzia i fondi per i servizi e decide le quote da assegnare al servizio sanitario pubblico e al privato convenzionato
  2. Direzione generale Ulss 18: ha il compito di perseguire gli obiettivi socio-sanitari posti dalla Regione, in condizioni di massima efficienza ed efficacia
  3. Sindaci: per i quali tutela e promozione della SALUTE e collaborazione con le altre istituzioni sono missioni fondamentali.

Parliamo dei servizi:
  1. Sono attivi Pronto Soccorso, Radiologia, Medicina (qui però le schede prevedono una riduzione dei posti letto);
  2. c’è il servizio di Terapia Intensiva, che,oltre i 4 letti con monitoraggio singolo e centralizzato + 1 letto di stabilizzazione, ha una centrale di monitoraggio che registra i segnali provenienti da 4 letti in medicina (2 reparto femminile e 2 reparto maschile) e dai letti monitorizzabili in chirurgia multidisciplinare e in ostetricia-ginecologia. Ci dà fiducia.
  3. è aumentata l’offerta del servizio di Chirurgia di elezione, cioè una chirurgia che lavora dal lunedì al venerdì
Ma le schede ospedaliere fanno sparire 10 posti letto di Chirurgia d’urgenza-emergenza: le urgenze chirurgiche, anche quelle dei pazienti già ricoverati, dove verranno trasferite?
  1. è previsto un Servizio Riabilitativo di elevato livello, (neuro-riabilitazione e unità spinale) ed una Attività di riabilitazione cardiovascolare, eccellenze che possono coprire le esigenze di un vasto territorio;
  2. è mantenuto il punto nascita ed è mantenuta un’eccellenza quale la Procreazione Medicalmente Assistita.
Però le schede regionali cancellano Ginecologia: è sostenibile Ostetricia, senza Ginecologia, vista la diminuzione dei parti, particolarmente nel Veneto?
O la Regione vuol trovare in futuro un motivo per togliere anche ostetricia?
  1. è attivo il laboratorio di Farmacologia e Biologia Molecolare: altamente specializzato, impegnato principalmente nel settore della personalizzazione delle cure per i tumori. L’integrazione continua del personale del laboratorio con quello clinico è il punto di forza, che ha portato a raggiungere risultati importanti
Tra l’altro l’attività ha reso possibile un significativo risparmio economico.
  1. ambulatori: le liste d’attesa sono regolate secondo classi di priorità
ma restano lunghe le liste di Endoscopia
(solo due giorni settimanali di ambulatorio nonostante l’alto gradimento)
La presenza di particolari professionalità può potenziare i servizi ambulatoriali che già vedono nuove specialità (per es. Andrologia) e un certo incremento di aperture settimanali (ad es. Reumatologia- Cardiologia).
Però non mancano le difficoltà: dopo che al "San Luca" sono state ridotte da 4 a 1 le presenze dell'ortottista il Cup non accetta più alcuna prenotazione in tutta l'Ulss 18.
Ultimo punto:
si dice che parte di posti letto saranno eliminati
solo quando ci sarà la disponibilità nelle strutture intermedie,
ma il progetto prevede un peso economico:
una quota alberghiera”, per degenze superiori ai 30 giorni;
dopo il 30° giorno di ricovero i pazienti pagheranno anche la
quota di compartecipazione” sulle prestazioni sanitarie.
Queste degenze sono in genere legate a problemi familiari o sociali:
anziani soli o senza risorse economiche o che i familiari non possono accogliere casa
e chiede:
che gli Ospedali di Comunità possano erogare prestazioni
COMPLETAMENTE GRATUITE,
che il loro finanziamento derivi dal ridimensionamento dei posti letto per acuti
non venga di conseguenza chiesta
NESSUNA COMPARTECIPAZIONE AL PAZIENTE
anche perché così facendo si rischia di iniziare quel pericoloso percorso che potrebbe portare a non più garantire una forma di Sanità gratuita per i cittadini.
La regione non deve risparmiare sui posti letto per acuti e chiedere
i ticket e le compartecipazione ai posti letto di comunità che li sostituiranno.

Niente scuse per togliere al San Luca la caratteristica di
Ospedale per Acuti

18/06/2014

Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
portavoce prof. Jenny Azzolini, http://ospedaletrecenta.blogspot.it
----
Documento inviato a stampa, sindaci, regione. Scarica in formato pdf.

12.6.14

Dopo il Mose l’ospedale di Padova «La cricca cercava altri fondi neri»

LA TANGENTOPOLI VENETA

Nuova pista dalle intercettazioni: ecco perché il Consorzio puntava al nuovo megaprogetto della sanità veneta

VENEZIA - Il Mose, la più grande e costosa opera idraulica del mondo, all'improvviso è diventato piccolo. Non per le acque della laguna, ma per gli appetiti del doge, del re indiscusso del Consorzio Venezia Nuova, Giovanni Mazzacurati che deve mantenere in vita il sistema. Già nel 2010 l'ingegnere a capo della cupola delle fatture false, l'uomo che decideva chi lavorava e chi no nelle acque veneziane e che secondo le carte in mano ai magistrati teneva a libro paga i vertici politici della Regione, aveva deciso di espandersi e puntare al nuovo ospedale di Padova. Secondo i pm che hanno pazientemente ascoltato centinaia di intercettazioni e decine di deposizioni, a un certo punto «è diventato del tutto evidente l’interesse (per l'ospedale di Padova) e l’avidità di Mazzacurati che nonostante l’età avanzata (82 anni) continuava a cercare nuove fonti di guadagno per conto proprio e per conto di altri soggetti quando la costruzione del Mose da parte del Consorzio è entrata nella fase terminale ».
....
Leggi l'articolo completo sul Corriere del Veneto.

11.6.14

Veneto, certificati di esenzione per reddito

Anche quest'anno è stata attivata la possibilità di ottenere direttamente da casa, disponendo di un pc connesso a internet, il rinnovo del certificato di esenzione dal ticket per reddito.
In alternativa è possibile chiedere aiuto al proprio farmacista.
Per ulteriori informazioni vai alla pagina dedicata sul sito dell'Ulss 18.

8.6.14

Annuario Ssn. Ospedali, cure primarie, farmaci e personale

fonte: quotidianosanità.it
Dal ministero tutti i dati del 2011

Meno ospedali pubblici (-1,9% rispetto al 2008), più 7,8% di privato accreditato che si occupa di assistenza territoriale residenziale e semiresidenziale. In aumento soprattutto le donne medico (+1,4%), ma anche le infermiere (+0,3%). Per molti bambini è stata scelta l’assistenza erogata dal medico di medicina generale anziché pediatrica. Il reporto sull'ATTIVITA' GESTIONALI ED ECONOMICHE DI ASL E AO e sul PERSONALE DEL SSN.

04 giugno 2014

Leggi l'articolo completo.

7.6.14

Campo visivo, bloccate le prenotazioni anche a Rovigo

I disagi aumentano

Chi sono i responsabili?


C'era da aspettarselo. L'ospedale di Rovigo, che dovrà far fronte anche alla lista di attesa dell'ospedale di Trecenta dopo che al "San Luca" sono state ridotte da 4 a 1 le presenze dell'ortottista, non ce la fa. E il Cup non accetta più alcuna prenotazione in tutta l'Ulss.
Ora tutte le persone in lista d'attesa, a Trecenta e a Rovigo, dovranno essere contattate per ridefinire gli appuntamenti. Un lavoro (e un costo) non indifferente che terrà impegnato il Cup per molto tempo.
Ma c'è un'altra complicazione. Quando finalmente la situazione sarà sbloccata il Cup assegnerà gli appuntamenti solo a partire dal 2015.
Insomma un fallimento su tutta la linea. Per non rimpiazzare il personale in pensione o in aspettativa si blocca per mesi un'attività di prevenzione e diagnosi inclusa nei livelli essenziali di assistenza, si allungano ulteriormente i tempi di attesa, si compromette l'efficacia delle attività territoriali. Tombola!
Ma chi ha preso queste decisioni? Chi ne è responsabile? E che cosa sta facendo la direzione dell'Ulss per risolvere il problema?