11.1.14

Ospedale di Trecenta, la buona sanità fa notizia

Fonte: Il Resto del Carlino, sabato 11 gennaio 2014 - Lettera firmata.

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La nostra storia merita di essere raccontata, perché è quella di una famiglia unita e semplice che si è trovata, come speso accade, ad affrontare una malattia molto lunga e grave, diagnosticata a una nostra congiunta già molto sofferente per una sua particolare situazione personale.
Mai dimenticheremo l'assistenza, le capacità cliniche e di conforto, la vicinanza e l'abnegazione professionale che abbiamo trovato all'Ospedale San Luca di Trecenta, nella struttura complessa di Chirurgia, divisione di senologia oncologica. Un ospedale piccolo, di una pulizia immacolata, accoglienza sempre rispettosa e in grado di offrire le risposte di cura adatte anche a malattie molto gravi, come quella occorsa a nostra sorella.
Desideriamo ringraziare il Primario Enzo Facci e il dirigente medico Melania Grappeggia per la dolcezza e la costante disponibilità, per il sorriso di fiducia che portavano entrando nella stanza di degenza num 11.
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9.1.14

Tagli e nomine contestate, welfare veneto senza pace

da Il Mattino di Padova, domenica 5 gennaio 2014

Sernagiotto è nel mirino: mancano 20 milioni dal Fondo per i non autosufficienti
e la scelta di Modolo (suo braccio destro) a capo dei servizi sociali scatena ricorsi

Il Fondo coinvolge decine di migliaia di persone, anziani e disabili destinatari di assegni di cura e integrazioni alle rette nelle case di riposo; inizialmente prevedeva una dotazione di 721 milioni, poi ridotti a 714 dalla spending: cifra virtuale, perché ad oggi le risorse effettivamente stanziate ammontano  a 694 milioni. «Dove sono finiti i 20 mancanti? Una risposta chiara è doverosa», punge il consigliere del Pd Claudio Sinigaglia.
... Nubi tempestose sulle nomine di nuovi manager approvate dalla giunta nell'ultima seduta del 2013. A far discutere, in particolare, è l'ascesa di Mario Modolo a direttore del dipartimento dei servizi sociali, caldeggiata dall'immancabile Sernagiotto, del quale il trevigiano è da tempo il braccio destro.
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Leggi anche il precedente post "Non autosufficienza. Sinigaglia (Pd) su blocco fondi: scontro inaudito a danno dei più deboli".

2.1.14

Non autosufficienza. Sinigaglia (Pd) su blocco fondi: scontro inaudito a danno dei più deboli

fonte: pagina facebook di Claudio Sinigaglia
data odierna

Blocco dei 735 milioni del fondo regionale 2013 per la non autosufficienza.
In ballo ci sono oltre mille disabili gravissimi40 mila assegni di domiciliarità per i non autosufficienti assistiti a casa propria, i contributi di quota minima per i non autosufficienti accolti in casa di riposo o residenze assistite e che sono ancora in attesa dell’impegnativa regionale, le rette di ragazzi e adulti disabili accolti nei Ceod.

-----inizio documento(Arv) Venezia 2 gen. 2014 – “L’incredibile conflitto tra assessore e dirigente del settore sociosanitario sta penalizzando i cittadini più deboli e più fragili, in particolare i disabili gravi e gli utenti dei Ceod”. Claudio Sinigaglia, vicepresidente della commissione Sanità e consigliere regionale del Pd, insorge di fronte al mancato riparto di fine anno del fondo regionale per la non autosufficienza e chiede la convocazione urgente, in commissione Sanità, degli assessori regionali alla Sanità e al Sociale, Luca Coletto e Remo Sernagiotto, e del segretario regionale del settore sociosanitario Domenico Mantoan. “Ho scritto al presidente della commissione Leonardo Padrin – dichiara Sernagiotto – chiedendogli di dedicare la prossima seduta della commissione, prevista per il 9 gennaio, all’inaudita situazione di blocco dei 735 milioni del fondo regionale 2013 per la non autosufficienza. Siamo in presenza di uno scontro mai visto e inaudito tra assessore e dirigente, tra tecnici e politici, di un autentico ‘vulnus’ istituzionale che sconfessa decenni di integrazione tra sistema sociale e sanitario. La mancata ripartizione del fondo (quest’anno salito da 721 a 735 milioni grazie ad una ulteriore erogazione concessa dal governo) mette a repentaglio servizi e assegni di cura garantiti dalle 21 Ulss a disabili e anziani: in ballo ci sono oltre mille disabili gravissimi, 40 mila assegni di domiciliarità per i non autosufficienti assistiti a casa propria, i contributi di quota minima per i non autosufficienti accolti in casa di riposo o residenze assistite e che sono ancora in attesa dell’impegnativa regionale, le rette di ragazzi e adulti disabili accolti nei Ceod. Com’è possibile che la delibera di riparto del fondo tra le 21 Ulss, che mi dicono fosse già pronta a settembre, non sia mai stata trasmessa alla competente commissione consiliare? Di chi è la responsabilità di aver tradito la legge 30 del 2009 (che ha istituito il fondo unico per la non autosufficienza e affidato al Consiglio il compito di programmarne e monitorarne l’impiego, ndr)? Perché viene espropriato l’organo di indirizzo e di controllo dei propri compiti di programmare l’assegnazione delle risorse e la misura delle prestazioni in risposta ai bisogni dei tanti disabili e non autosufficienti della nostra regione? Perché devono essere i cittadini più deboli a pagare i costi della sanità veneta?”. 
Sinigaglia punta il dito sul conflitto, sempre meno latente, tra i due settori della sanità e sociale, nell’assicurarsi risorse adeguate ai fabbisogni crescenti. E chiama in campo i massimi arbitri della politica regionale: “Invito i presidenti di Giunta e Consiglio, Zaia e Ruffato, a farsi garanti dell’applicazione della legge regionale (Lr 30/2009) – è l’appello dell’esponente Pd - che espressamente prevede che la Giunta regionale, previo parere della commissione, entro il 31 dicembre di ogni anno, provveda a ripartire le risorse per la non autosufficienza sulla base di indicatori demografici, socio-economici; al numero di persone disabili e non autosufficienti e alla consistenza dei servizi. La spesa sociale non può diventare terreno di scontro politico o camera di compensazione per operazioni di bilancio. La legge 30 che ha istituito il fondo unico per la non autosufficienza – conclude Sinigaglia - è uno dei pilastri di quel modello di integrazione tra assistenza sociale e assistenza sanitaria che ha sinora assicurato cure e assistenza a tutti i veneti e che tutta l’Italia ci invidia:”.
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1.1.14

Rinnovo patente di guida. Ogni sabato al San Luca di Trecenta

Si informa che il Dott. Raffaele Geraci è presente per i rinnovi patente presso l'ospedale "San Luca" di Trecenta il sabato mattina, dalle ore 8.30 alle 9.30. Prendere appuntamento al CUP, tel. 800061644.