31.5.13

Corte dei conti: “Disavanzo sanitario 2012 a quota 1 miliardo di euro. In calo del 41,6%”

La Corte promuove i conti della sanità ma rimarca come ormai tutto il comparto sia di fronte a “scelte impegnative”. A partire dalla sottoscrizione del Patto per la Salute. Giù la spesa per personale, per assistenza nel privato e farmaceutica mentre nel 2012 è cresciuto del 13% l’impatto dei ticket. IL RAPPORTO

La relazione è scaricabile liberamente (284 pag.). Molti link di approfondimento. Notizie sui ticket. L'articolo è una buona sintesi del rapporto.

28.5.13

Il Governo ritira i ricorsi sul piano socio-sanitario, più vicina la presentazione delle schede ospedaliere

Leonardo Padrin incalza Zaia perché presenti le schede ospedaliere. Rimane poco tempo per modificare le bozze diffuse in questi giorni, molto penalizzanti per le strutture pubbliche dell'Ulss 18.
I comuni si faranno sentire?

(da Il Mattino di Padova, martedì 28 maggio 2013)
Venuti meno i motivi del ricorso governativo contro un paio di punti del piano socio sanitario regionale del Veneto ora non ci sono più pretesti per ritardare la presentazione delle schede ospedaliere e territoriali. E' questo il senso delle dichiarazioni del presidente della quinta commissione del consiglio regionale, l'organismo che deve obbligatoriamente essere sentito dalla giunta per dar corso alla programmazione dei posti letto negli ospedali e nelle strutture territoriali a bassa intensità assistenziale.

Rimane poco tempo per intervenire. Le bozze delle schede ospedaliere penalizzano le strutture pubbliche concentrando su di esse tutti i tagli ai posti letto dell'Ulss 18. I privati convenzionati non perdono un solo posto letto (vedi post precedente).
Se i comuni vogliono farsi sentire, se vogliono chiedere migliori e più eque condizioni per la sanità pubblica, questo è un momento buono per intervenire. Non ne rimangono molti.

Scarica l'articolo del Mattino.

27.5.13

Le nuove bozze delle schede ospedaliere: per l'Ulss 18 tutti i tagli negli ospedali pubblici

Tutti i tagli ai posti letto sono concentrati nel pubblico.
Per i privati la situazione resta immutata dal 2002.

Le ultime bozze delle schede ospedaliere fanno emergere un dato allarmante: tutti i tagli ai posti letto dell'Ulss 18 sono concentrati sulle strutture pubbliche, gli ospedale di Rovigo e Trecenta. Nessuna riduzione alla Casa di Cura "Città di Rovigo" e alla Casa di Cura "S.M. Maddalena" di Occhiobello che mantengono le dotazioni del 2002.
Incomprensibile questo orientamento della giunta regionale del Veneto. La legge infatti prevede che la riduzione nel pubblico possa limitarsi al 50% ma da Venezia, per l'Ulss 18, la riduzione è del 100%. Si consulti in proposito l'art. 15, comma 13, leggera c) del DL n.95/2012 .
Le schede ospedaliere continuano a circolare solo in forma clandestina: nessuna trasparenza, nessun confronto pubblico. E il presidente della giunta regionale Luca Zaia alle richieste di incontro del Comitato Altopolesano dei cittadini per il "San Luca" continua a farsi negare.
Per la prima volta siamo in grado di renderle disponibili ai cittadini e agli amministratori comunali. Facciamole circolare.

26.5.13

«Ma a Padova serve davvero un nuovo ospedale?»

Parole in "libertà immobiliare"

Otto anni fa doveva essere realizzato un nuovo ospedale pediatrico: nulla di fatto. Il nuovo megaospedale costerà undici volte di di più ma mancano i soldi.
Dopo l'esempio di Mestre l'incubo del project finance.

Sul Mattino di Padova dello scorso 4 maggio la lettera di un medico, già assessore e consigliere provinciale, si pone la domanda citata nel titolo.
Ne riporto alcuni brani.

"...non posso fare a meno di sottolineare come nella nostra Regione, per la sanità, ci siano entusiasmo e apparente disponibilità di fondi solo per il suo aspetto immobiliare!"
La gente intanto vede che "non ci sono soldi per assumere medici nei reparti dove gli strutturati arrivano a fare anche 60-70 ore la settimana! In una normale azienda italiana ciò comporterebbe l'arresto del datore di lavoro per violazione della legge sul lavoro. Nelle Ulss per lo stesso "reato", si premiano i direttori generali perché 'risparmiano'!"
L'esperienza di Verona. "Verona ha da poco inaugurato il più grande ospedale chirurgico d'Europa, con 33 sale operatorie, 96 posti letto in terapia intensiva e 513 letti nei vari reparti, 10 sale endoscopiche, pronto soccorso, tre risonanze magnetiche, tac (anche intraoperatoria) e 100 ambulatori spendendo 223 milioni di euro. Il 50% di queste risorse è venuto dal territorio, 105 milioni dati dalla Fondazione Cariverona e solo meno della metà dell'investimento è arrivato da Regione e Stato. Per spendere così poco Verona ha scelto di rimanere dentro il vecchio Ospedale di Borgo Trento, rinunciando al più periferico e accessibile Borgo Roma o a una nuova sede."
... "Proviamo a chiederci: a Padova serve un nuovo ospedale? Se sì, dove? Quanto costa? ... Quanto mettiamo a disposizione noi padovani e quanto dobbiamo chiedere a Stato e Regione?"
Prima di proporre un progetto in project finance "Dovranno spiegarci il fallimento (per le casse regionali si intende) di questo importante esperimento!" (Mestre).

Ubaldo Lonardi
medico di base
già assessore e consigliere provinciale

Scarica l'articolo completo.

L'interrogativo della lettera è posto in ottica provinciale ma sarebbe ora che diventasse una domanda all'attenzione dell'intera regione. Il costo dell'opera, 650 milioni, probabilmente assai sottostimato, è infatti tale da prosciugare per anni le risorse destinate al settore socio-sanitario. Insomma è una decisione che non mancherà di avere ricadute a tutti i livelli, meglio che se ne parli a tutti i livelli.

24.5.13

Ospedale di Trecenta, si lavora per migliorare oculistica, ortopedia e riabilitazione

Riabilitazione di terzo livello e due specialisti in convenzione per rafforzare Oculistica e Ortopedia al 'San Luca'

Una delegazione del Comitato altopolesano dei cittadini per il “San Luca” ha incontrato questa mattina il Dott. Arturo Orsini e il Dott. Ferdinando Sortino, rispettivamente direttore generale e direttore sanitario dell'Ulss 18.
Argomento dell'incontro lo stato dei servizi resi dall'ospedale di Trecenta. Sullo sfondo l'allarme per le nuove bozze delle schede ospedaliere in circolazione in questi giorni.
Alcune contraddizioni all'interno delle schede della nostra provincia (Ulss 18 e 19), tra queste e quelle della provincia di Padova e lo stato preliminare dei documenti non hanno permesso una definizione della materia.
Più interessanti sono state le informazioni ricevute dai dirigenti dell'Ulss sulle iniziative in corso per migliorare l'offerta del “San Luca”.
Allo scopo di aumentare il numero di interventi di Oculistica e Ortopedia, che registrano consistenti emigrazioni di pazienti verso altri ospedali e altre province, l'Ulss sta cercando di attivare apposite convenzioni per portare a Trecenta due specialisti.
Inoltre, l'Ulss ha preso contatti con il Prof. Basaglia del “San Giorgio” di Ferrara per introdurre a Trecenta la riabilitazione di III livello, vale a dire quella idonea a trattare i pazienti più gravi (esiti da ictus, traumi gravi).
Il progetto, che sarà formalizzato in questi giorni all'amministrazione regionale, prevede l'apertura di sei stanze in convenzione con il “San Giorgio” di Ferrara e conta di poter offrire assistenza qualificata a tutti pazienti, del polesine e delle province limitrofe, che necessitano di speciali interventi di riabilitazione.
La delegazione del Comitato ha ringraziato il Dott. Orsini e il Dott. Sortino per il loro impegno e per la grande disponibilità a discutere dell'ospedale dell'altopolesine.

Trecenta, 22 maggio 2013
per il Comitato
la portavoce Jenny Azzolini
Scarica il comunicato.

23.5.13

Viaggio nella procreazione medicalmente assistita (Pma)

Sul territorio polesano la procreazione medicalmente assistita (Pma) si esercita dal 1996, quando ancora le tecniche biomediche erano agli albori. Oggi il reparto di Pma è un fiore all'occhiello dell'Azienda Ulss 18 e ha sede all'ospedale di Trecenta.
Le schede ospedaliere allo studio della regione dovrebbero tenerne conto.

Vai alla notizia sul sito dell'Ulss 18.
Vai alla scheda di dettaglio (sito Ulss 18)

Rassegna stampa

Quei medici che regalano una piccola vita
L'aiuto alle coppie sterili
(Il Resto del Carlino, 22 maggio 2013)

Procreazione assistita, fiore all'occhiello per il San Luca
(La Voce di Rovigo, 22 maggio 2013)

Procreazione assistita, eccellenza dell'Ulss 18
(Il Gazzettino, 22 maggio 2013)

Su questo blog, vedi il post "...un piccolo ma splendido ospedale di campagna in provincia di Rovigo", Il parere di una neomamma ferrarese sull'ospedale di Trecenta.

21.5.13

Rottura tra medici di famiglia e Regione Veneto

Il mancato accordo mina le previsioni del Pssr: che ne sarà dei posti letto territoriali?

(Dal Mattino di Padova, giovedì 16 maggio 2013)

Addio ai medici di famiglia aperti h 24, addio agli studi con la saracinesca alzata 7 giorni su 7. Le "Aggregazioni funzionali territoriali" (Aft), su cui Regione e camici bianchi lavorano da due anni, sono su un binario morto.

Le Aft erano già state piazzate sulla mappa di ogni provincia, i medici di famiglia si erano già schierati, alcune aggregazioni erano già partite in forma sperimentale. Ieri, dopo mesi di mal di pancia ben celati, in una conferenza stampa congiunta, le sigle sindacali dei medici di famiglia hanno
annunciato che «Le Aft e la medicina integrata, per quanto ci riguarda, sono un capitolo chiuso».

I medici di famiglia denunciano l'azzeramento delle risorse, nonostante siano stati messi a bilancio 15 milioni per portare a termine il progetto e si chiedono poi dove siano finiti i 32 milioni destinati alle cure primarie arrivati da Roma.
«Purtroppo la Regione annuncia sui giornali la riforma (Aft), ma non la realizza a causa di gravi interferenze della segreteria regionale alla Sanità, che si frappone continuamente per rallentare la politica innovativa dell'assessore Luca Coletto. ... Coletto tesse, il segretario alla sanità Mantoan
disfa».

Leggi l'articolo completo.

18.5.13

Certificati esenzione per reddito in Veneto

(Dal sito dell'Ulss 18)

L’azienda Ulss 18 di Rovigo desidera comunicare ai cittadini che sono disponibili nel Portale della Regione Veneto i certificati di esenzione per condizione economica (7R2, 7R4, 7R5) e quello per riduzione della quota fissa sulla ricetta rossa (7RQ) validi dal primo giugno 2013.

Vai alla pagina dedicata per le istruzioni.
Accedi direttamente al Portale Sanità della Regione Veneto.

17.5.13

Quattrocento posti letto da tagliare in tutto il Veneto? Ma se sono 418 solo a Padova!

Ma che conti ha fatto Zaia? (vedi post precedente)
Si perderanno quindici reparti e 418 posti letto solo a Padova

A Padova non fanno gli stessi calcoli di Zaia.
L'azienda ospedaliera dovrà dire addio a una quindicina di reparti, mentre l'ospedale Sant'Antonio ne perderà circa la metà.
In linea generale i posti letto per acuti scenderanno da 3.553 a 3.180, quelli per la riabilitazione da 455 a 410.

Leggi l'articolo di Fabiana Pesci (Il Mattino di Padova, domenica 12 maggio 2013).

16.5.13

Tagli ai posti letto per acuti. Una rassegna stampa delle dichiarazioni di Zaia

Sale la tensione per le nuove bozze delle schede ospedaliere, quei documenti che assegneranno, ospedale per ospedale, i posti letto per acuti e per la riabilitazione. Delle schede territoriali, quelle che dovranno definire i posti letto a bassa intensità di cura, non si hanno notizie.

Il presidente della giunta regionale Luca Zaia sminuisce l'entità dei tagli, che si ridurrebbero a soli 400 da ripartire per i 75 ospedali del Veneto.
Lo scorso 12 maggio tutti i quotidiani locali hanno riportato le sue dichiarazioni.

Zaia: 400 posti letto tagliati ma più servizi sul territorio
Il Mattino di Padova, domenica 12 maggio 2013

Zaia: "Perderemo solo 400 posti"
La Voce di Rovigo, domenica 12 maggio 2013

Luca Zaia. "Il taglio reale è di 7 letti per nosocomio»
Il Gazzettino, domenica 12 maggio 2013

Il Comitato Altopolesano dei cittadini per il San Luca sollecita una risposta da Zaia

Dallo scorso 9 maggio (vedi post precedente) il Comitato Altopolesano dei cittadini per il San Luca attende una risposta alla richiesta di incontro col presidente della giunta regionale Luca Zaia.
Le notizie sui tagli ai posti letto per acuti previsti dalle nuove bozze delle schede ospedaliere non fanno che aumentare la preoccupazione del comitato e di quanti hanno a cuore le sorti della sanità pubblica.
Ecco allora che Jenny Azzolini, portavoce del comitato, sollecita una risposta al presidente della giunta regionale. Questo il testo dell'e-mail inviata.


-----inizio documento
Ho visto sui quotidiani il suo annuncio circa la riduzione dei posti letto. Notizia generica che in sé non dice molto, ma che fa preoccupare.
Visto che giustamente parla ai giornali per informare sulla posizione della Regione in tema di sanità, mi sorprende che non risposta a una mail di un Comitato di cittadini, mail inviata una settimana fa e alla quale hanno fatto seguito mie telefonate interrogative alla sua segreteria..
Il problema salute, non c'è bisogno che glielo ricordi, è per tutti un problema serio. In Altopolesine lo è particolarmente per l'estensione geografica e per le caratteristiche sociali e abitative. Per questo infatti è stato inserito nel PSSR come territorio debole.
Nel contatto via email precedente il Comitato Altopolesano dei cittadini per il San Luca (di cui sono portavoce) ha allegato un documento (che le riproponiamo): conosciamo i problemi, ma sappiamo che ci sono soluzioni che si possono adottare e che possono essere anche un rinforzo economico.
Per questo trovo strano il suo silenzio. Ma confido che, sollecitato, dimostri la sua sensibilità e il suo impegno.
(Siccome desideriamo un confronto con lei, insieme a rappresentanza di sindaci, abbiamo bisogno di fissare una data che ci permetta di organizzare il viaggio).
La saluto e aspetto risposta a breve. La ringrazio.
Per il Comitato Altopolesano dei cittadini per il San Luca, Jenny Azzolini.
-----fine documento

15.5.13

I tagli ai posti letto per acuti negli ospedali polesani

Le nuove bozze delle schede ospedaliere al centro di un acceso confronto fra l'assessore provinciale alla sanità Guglielmo Brusco e il consigliere regionale Cristiano Corazzari.

Da RovigoOggi.it

L’ipotesi di una drastica riduzione dei posti letto negli ospedali polesani dopo che saranno approvate le schede di dotazione ospedaliera (che traducono in servizi quanto previsto dal piano sociosanitario regionale) fa allarmare l’assessore provinciale alla Salute Guglielmo Brusco. Secondo i dati in suo possesso, infatti, il Polesine dovrebbe dire addio a 202 posti letto, il 50% della cifra annunciata dal governatore Luca Zaia per tutto il Veneto. Il consigliere regionale Lega Nord Cristiano Corazzari (foto a lato), componente della V commissione Sanità smentisce la cifra di Brusco e spiega che il Polesine ha delle peculiarità che devono essere considerate

Leggi l'articolo completo.

12.5.13

Taglio dei posti letto, precisazione di Zaia: «Non 1800, bensì 400 su 75 ospedali»

fonte: http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2013/11-maggio-2013/zaia-posti-letto-tolti-tutto-400-numeri-stampa-strumentalizzati-2121092529839.shtml

Il governatore del Veneto a Monastier: dati strumentalizzati, 1400 posti recuperati dalla Regione e grazie alla mobilità. Sul futuro ospedale di Padova: pronto verosimilmente nel 2017

MONASTIER (Treviso) - L'ipotesi di chiusura di 1.800 posti letto negli ospedali veneti emersa in questi giorni sulla stampa si fonda, secondo il governatore Luca Zaia, «su numeri strumentalizzati». Il presidente del Veneto ne ha parlato a margine dell'inaugurazione di una casa di riposo a Monastier. «Il taglio, soprattutto romano - ha detto - è di 1.800 posti su 17mila. Sui primi 200 vengono recuperati, perché ci riconoscono la mobilità da fuori regione. Dei 1.600 rimanenti la Regione ne recupera 1.200 per gli ospedali di comunità e ne restano perciò 400». «Si tratta perciò - ha sottolineato - di 400 posti su 75 ospedali, lascio a tutti fare l'operazione».
Zaia ha affrontato anche il tema del nuovo ospedale di Padova, sostenendo che «lo si potrà inaugurare nel 2017». «Il giro delle scartoffie è finito - ha spiegato Zaia - abbiamo già approvato su sede tecnica, e alcune amministrazioni anche su sede ufficiale, l'accordo di programma. Poi si passerà - ma è questione di ore - il dossier al direttore generale dell'azienda sanitaria di Padova, Claudio Dario, che diventerà stazione appaltante e l'opera poi velocemente partirà». «È un'opera da 650 milioni di euro - ha concluso Zaia - rispetto ai quali abbiamo già richiesto 400 milioni di euro come opera da finanziare con l'articolo 20 che è lo strumento nazionale per finanziare queste grandi opere. Direi che se facciamo veloci, considerando che sono partito da zero, verosimilmente in quattro anni l'ospedale lo si potrà avere». (Ansa)

11 maggio 2013
------------------------------------------
Riepilogando:
  • I posti letto da tagliare (per effetto della spending review e del piano socio sanitario regionale) sarebbero 1.800. In pratica sono 1.600.
  • Di questi 1.200 diventano posti letto in ospedali di comunità.
  • Gli altri 400 posti letto vengono ridotti tagliando un po' qua e un po' là nei 75 ospedali della regione. Zaia invita a fare l'operazione 400 / 75 = 5,3.
  • Intanto "Avanti tutta" sul nuovo ospedale di Padova: una montagna di soldi. 650 milioni per la precisione, almeno a oggi, poi si sa come vanno a finire queste grandi opere (Zaia ha già dichiarato, nel recente passato, che «sarà una partita da un miliardo». Ciò che non arriverà dal governo (400 milioni) sarà finanziato in project financing, uno strumento di finanza creativa che ha già causato parecchi problemi in giro per il Veneto.

9.5.13

Il Comitato altopolesano per il San Luca chiede un incontro al presidente della giunta regionale Luca Zaia

Dopo aver inviato un appello ai sindaci con la richiesta di sostenerne i contenuti presso la Regione Veneto (vedi post precedente) il Comitato altopolesano per il San Luca ha chiesto formalmente un incontro al presidente della giunta regionale Luca Zaia.
Ecco il testo dell'e-mail inviata da Jenny Azzolini, portavoce del comitato.

----inizio documento
----Messaggio originale----
Da: jazz1942@libero.it
Data: 9-mag-2013 15.08
A: "presidente Zaia"
Cc: "antonio.bombonato@nest2.com \\\\\\\\\\\\\\\"dott Orsini Arturo\\\\\\\\\\\\\\\", \\\\\\\\\\\\\\\"Dott. Francesco Provolo prefetto\\\\\\\\\\\\\\\", \\\\\\\\\\\\\\\"tiziana virgili\\\\\\\\\\\\\\\", \\\\\\\\\\\\\\\"vescovo soravito"
Ogg: impegno per il San Luca

Come già annunciato telefonicamente alla sua segreteria il Comitato Altopolesano dei Cittadini per il San Luca (che comprende rappresentanti di tutti i paesi dell'area) chiede formalmente un incontro con la S.V.per avere una risposta chiara e rassicurante sul futuro dell'ospedale San Luca e della sanità territoriale.

Il San Luca, ospedale dell'ULSS18, è punto di riferimento per una popolazione di circa 80.000 persone che attendono con fiducia ed ansia risposte circa il loro presente e futuro di "pazienti".

Della delegazione faranno parte anche sindaci dell'altopolesine o loro delegati.

In attesa di una cortese sollecita risposta invio distinti saluti. Jenny Azzolini, portavoce del Comitato.

0425701126/cell.3473490340   via Matteotti 82 - 45027 TRECENTA- Ro-

(Allego documento con le proposte del Comitato, di cui i sindaci sono a conoscenza)
----fine documento

8.5.13

«Dare un futuro al nostro ospedale». Il comitato chiede un incontro alla Regione


Un appello ai 26 sindaci dell'altopolesine

Il Comitato altopolesano per il San Luca ha inviato un appello ai sindaci del Medio e dell'Alto Polesine, perché, in Regione, si facciano portavoce dell'importanza dell'ospedale San Luca e si battano per il
suo mantenimento e, ove necessario, potenziamento.

Visualizza l'appello completo

Scarica la rassegna stampa:

Dal comitato appello a 26 sindaci per difendere il territorio in Regione
la Voce di Rovigo, domenica 05-05-2013

«Dare un futuro al nostro ospedale»
Il comitato chiede un incontro alla Regione e si appella ai sindaci perché facciano altrettanto
Il Gazzettino, domenica 05-05-2013

Procreazione assistita e day hospital oncologico priorità per il comitato dell'ospedale di Trecenta
Il Resto del Carlino, domenica 05-05-2013

4.5.13

Veneto. Servizi socio-sanitari. Cure domiciliari faranno riferimento a paniere unico e Lea

fonte: http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=14730

Il tutto grazie ad una delibera di Giunta che ha altresì istituito l'impegnativa di cura domiciliare (per la non autosufficienza e disabilità) con cui, dal prossimo 1° luglio, saranno unificati nelle Ulss gli interventi secondo uno schema di cinque categorie di risposta al bisogno.

03 MAG - Una 'rivoluzione' in arrivo in Veneto nell'ambito dei servizi sociosanitari relativi alla non autosufficienza e alla disabilità. Per la prima volta in Italia, grazie ad un provvedimento proposto dal presidente Luca Zaia e degli assessori ai Servizi Sociali e alla Sanità, Remo Sernagiotto e Luca Coletto, tutto il comparto delle prestazioni e dei servizi domiciliari nel settore sociosanitario nei due ambiti viene destinato ai Lea, i livelli essenziali di assistenza. E' stata inoltre istituita l’impegnativa di cura domiciliare (ICD) con cui, dal 1° luglio 2013, saranno unificati nelle Aziende Ullss gli interventi dell’ambito socio-sanitario in un unico paniere della domiciliarità, che sarà strutturato in cinque categorie di risposta al bisogno: basso bisogno assistenziale (bisogni rilevati dalla rete dei servizi sociali e dai medici di medicina generale); medio bisogno assistenziale (demenze con gravi disturbi comportamentali); alto bisogno assistenziale (disabilità gravissime con necessità di assistenza a domicilio h 24); grave disabilità psichica e intellettiva(che unisce in un’unica fattispecie gli interventi di promozione dell’autonomia personale e di aiuto personale); grave disabilità fisico-motoria (destinata agli adulti con capacità di autodeterminazione anche destinatari di progetti di Vita Indipendente).

Leggi la notizia completa.

3.5.13

Noi Italia, 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo


Noi Italia è un sito dell'Istat che contiene informazioni statistiche accessibili anche a un pubblico non specialistico. 118 schede sono raggruppate in 19 categorie di facile consultazione. Per ogni scheda è possibile ottenere un file pdf perfettamente impaginato.
Tra le 19 categorie segnalo in particolare SANITA' E SALUTE. Da esplorare con calma perché ricca di spunti sui quali conto di ritornare in seguito.
Ad esempio, si viene a sapere che (dati anno 2011) "La spesa sanitaria pubblica italiana è molto inferiore a quella di altri importanti paesi europei.". Che tra le venti regioni italiane il Veneto è tra quelle in cui si spende meno mentre le famiglie della nostra regione sono tra quelle che spendono di più per la sanità.
Vai al sito.

2.5.13

"Così si uccide la prevenzione". L'allarme dei direttori di dipartimento delle Asl italiane

fonte: http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=14683

I manager della prevenzione di tutte le aziende sanitarie italiane denunciano il progressivo abbandono della loro funzione da parte delle Regioni. Il 5% dei finanziamenti per legge destinati alla prevenzione non viene usato correttamente e continua la dispersione tra le varie fuzioni e discipline. IL DOCUMENTO. 

02 MAG - I dipartimenti di prevenzione sono sempre più “oggetto di ulteriori forti ridimensionamenti in alcune Regioni italiane che non comprendono come la prevenzione e la promozione della salute rappresentino oltre che un fattore di crescita sociale e culturale della società anche un elemento di sviluppo economico sia indirettamente in termini di eventi sanitari evitati, sia direttamente tramite gli investimenti in sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, nonché per la tutela della salute dei consumatori”. E’ l’allarme contenuto in un documento dei direttori dei Dipartimenti di prevenzione delle Aziende unità sanitarie locali d’Italia, riuniti in un una Convention a Bologna il 5 aprile scorso ma i cui esiti sono rimasti sotto traccia, complice anche il clima generale del Paese in quelle settimane di convulsa crisi politica. Abbiamo pensato di riproporvelo per il suo interesse.

Leggi tutto l'articolo.