28.7.13

Dall'inchiesta Mose spunta il nuovo ospedale di Padova

Appalti e grandi opere. Cene e consulenze.
C'è l’ombra del Consorzio Venezia Nuova sulla sanità veneta

L'inchiesta sul Consorzio Venezia Nuova legata alla costruzione del Mose ha un filone che porta alla sanità e, in particolare, alla costruzione del nuovo ospedale di Padova. I primi fatti risalgono all'8 giugno del 2011. Le intercettazioni della guardia di finanza pongono molti interrogativi su appalti e grandi opere nel Veneto.

Segnalo, tra gli altri, due articoli del Corriere del Veneto e del Mattino di Padova. Nei prossimi giorni cercheremo di ragionarci sopra.

Cene e consulenze. C'è l’ombra del Consorzio sulla sanità veneta
L’uomo del Mose a tavola con Zanonato e Zaccaria «Pressing su Zaia per il nuovo ospedale di Padova»
(Alberto Zorzi, Il Corriere del Veneto 24 luglio 2013)

Dall'inchiesta Mose spunta l'ospedale
Cena alle Calandre con Mazzacurati, Zanonato e Zaccaria. II rettore: «Incontro normale». II ministro: «Querelo»
(Il Mattino di Padova, giovedì 25 luglio 2013)

Schede ospedaliere. L'esito dell'audizione dei sindaci in commissione regionale

Finalmente si saprà qualcosa di come è andata in commissione.

Anche la provincia ha presentato delle proposte di revisione delle schede ospedaliere.

La Conferenza dei Sindaci dei Comuni dell’Azienda Ulss 18 è convocata per martedì 30 luglio 2013 alle ore 16.00.
Il sesto punto all'ordine del giorno riguarda l'esito dell'audizione in 5^ Commissione del 18/07/2013 sulle schede ospedaliere e territoriali (vedi post precedente).
Si dovrebbe riuscire così a sapere qualcosa sull'accoglienza che le proposte della conferenza (vedi documento) hanno avuto nella commissione del consiglio regionale incaricata di esprimere un parere importantissimo sulle schede ospedaliere e territoriali approvate dalla giunta Zaia (vedi sintesi).

Avere informazioni dalla conferenza dei sindaci non è mai semplice. Da quando è stato ristrutturato il sito web dell'Ulss 18 è impossibile rintracciarvi la paginetta (assai poco aggiornata) che compariva fino a qualche mese fa. I mezzi di informazione non sembrano molto interessati a sapere e l'esecutivo non sembra interessato a far sapere. Lo so, ci vuole tempo, è un lavoraccio "ma qualcuno lo deve pur fare". Per quanto mi riguarda ho dato completa disponibilità al presidente del conferenza Antonio Bombonato ad ospitare su queste pagine opinioni e documenti di chiunque si occupi di sanità. Ovviamente la disponibilità è estesa a ogni altro sindaco nell'ambito dell'Ulss 18.

Lo scorso 26 luglio Guglielmo Brusco, ha consegnato alla 5^ Commissione le proposte dell'amministrazione provinciale per una revisione delle schede ospedaliere. "Una denuncia circostanziata e non generica" la definisce il vice presidente della provincia. Brusco mi ha mandato il file e io lo metto a disposizione di quanti sono interessati.
Scarica le proposte della provincia.

27.7.13

I diabetici alzano la voce e scrivono alla regione

da La Voce di Rovigo, sabato 20 luglio 2013.

Le schede ospedaliere potrebbero far sparire i centri ed i reparti di diabetologia

I diabetici polesani contro la Regione. L'associazione diabetici rodigini e bassobolesani, infatti, ha inviato una lettera alla quinta commissione di palazzo Ferro Fini per reclamare attenzione: "Con le schede ospedaliere che sono state approvate - ha detto il presidente dell'associazione rodigina Giovanni Veronese - dall'ospedale di Rovigo sparisce il reparto di Diabetologia e viene incorporato in quello di Medicina. E' una cosa inaudita soprattutto perché il diabete è stato dichiarato dall'Oms una delle quattro patologie più gravi al mondo". L'associazione denuncia il fatto che "nella riforma epocale proclamata dal governatore Luca Zaia non ci sono servizi diabetologici perché tutti i reparti del Veneto, eccezion fatta per Padova e Verona, sono stati cancellati, disattendendo di fatto quanto legiferato dalla stessa amministrazione nella legge 24 sul diabete del 2011".
Leggi l'articolo completo.

Su questo argomento leggi anche:
LA PROTESTA - Diabetici, le associazioni contestano le schede.
(Il Gazzettino, sabato 20 luglio 2013)

25.7.13

Guglielmo Brusco, le schede ospedaliere declassano il “San Luca”

Oltre a ridurre di un terzo i posti letto le schede ospedaliere approvate dalla giunta regionale prevedono il declassamento di Trecenta, entro il 2015, da “ospedale di rete” a “nodo di rete”. Una classificazione che non mancherà di avere riflessi negativi su tutta una serie di servizi.


Guglielmo Brusco, assessore provinciale alla sanità, ha tenuto ieri una conferenza stampa sui pericoli nascosti tra le pieghe della programmazione regionale. Vediamo alcuni punti.

CHIRURGIA D’URGENZA IL SABATO E LA DOMENICA.
Secondo Brusco, “con  l’organizzazione chirurgica in week surgery, almeno da molti protocolli regionali, non si prevede la chirurgia d’urgenza per il fine settimana. Solo interventi programmati e anche i pazienti ricoverati in altri reparti, che dovessero aver bisogno di intervento a fine settimana o chirurgici che avessero bisogno di un ricovero più lungo del venerdì, avranno la sola possibilità di essere trasferiti in altro ospedale. Di fatto il San Luca rischia di perdere uno dei capisaldi per essere ospedale per acuti”.
TERAPIA INTENSIVA.
“Cura circa 300 pazienti l’anno, molti dei quali over 75. Dotata di 4 posti letto, serve anche la popolazione, spesso anziana affetta da gravi patologie respiratorie. Persino il posto letto di stabilizzazione, è spesso occupato da malati gravi. Visto tutto ciò, naturalmente dalla Regione vogliono .... tagliare 2 dei 4 posti letto”.
In effetti dimezzare i posti letto di terapia intensiva sembra una diretta conseguenza di quanto previsto per la chirurgia d'urgenza.

Brusco solleva poi altri problemi, dalla prevista soppressione dei posti letto di ginecologia alla carenza di posti letto nell'astanteria del pronto soccorso, fino al centro trasfusionale.
Leggi il comunicato stampa completo.

Altre risorse:
Presidio in pericolo per l'assessore provinciale
SANITA’ TRECENTA (ROVIGO) Ospedale San Luca, Guglielmo Brusco lancia l’allarme declassamento
(RovigoOggi.it, 24 luglio 2013)

Brusco: « San Luca, troppo immobilismo»
L'assessore provinciale punzecchia gli amministratori ad iniziare dal sindaco Laruccia
(Il Gazzettino, giovedì 25 luglio 2013)

In questo blog:
I dati clinici e il ruolo della terapia intensiva al San Luca Gli indici statistici e il rapporto con gli altri reparti.
Le schede ospedaliere e la sintesi che ne ha fatto Assomed.

21.7.13

Intervento di cataratta, attesa dimezzata

da Il Gazzettino, sabato 20 luglio 2013.
Operazioni anticipate ad ottobre a Trecenta e Rovigo. Pazienti increduli
Il cambiamento in meglio pare così raro da suscitare spesso perplessità, qualche volta perfino scherzose. Lo dimostra quanto sta accadendo in questi ultimi giorni al centralino del Centro unico prenotazioni dell'Asl 18 che sta ricevendo moltissime telefonate di verifica sull'anticipazione degli interventi di cataratta negli ospedali di Rovigo e di Trecenta che da giugno 2014 retrocederebbero nei tempi di attesa al prossimo ottobre.
Ferdinando Spadon, che dirige il Cup ospedaliero, introduce nei chiarimenti delle note particolarmente positive: «Di buone notizie c'è bisogno - commenta - e ogni tanto se ne possono fornire. Infatti dopo grandi sforzi congiunti che coinvolgono l'Oculistica, la Direzione generale dell'Ulss e il Cup abbiamo potuto informare i pazienti in lista d'attesa per l'intervento chirurgico di cataratta e ormai destinati al 24-26 giugno 2014 che l'operazione sarà possibile già alla fine del prossimo settembre.
... A rendere possibile il consistente vantaggio sui tempi d'attesa è stato l'incremento delle sedute ambulatoriali necessarie alla preparazione per l'intervento di cataratta grazie all'ausilio di un nuovo oculista che coadiuva tutto il personale già preposto.
Le persone che si sottopongono ad un intervento di cataratta sono circa 1.300 in un anno nella nostra provincia.
Scarica l'articolo completo.

20.7.13

La conferenza dei sindaci in audizione a Venezia

Le rivendicazioni dei sindaci dell'Ulss 18

Il 18 luglio scorso una delegazione della conferenza dei sindaci dell'Ulss 18 è stata sentita dalla V commissione del consiglio regionale sulle schede ospedaliere e territoriali approvate dalla giunta regionale del Veneto.
Al momento di scrivere questo post non so come sia andata a Venezia, pubblico però il documento con cui i sindaci hanno presentano le loro rivendicazioni.
Per l'ospedale di Trecenta si chiedono alcune cose:
  • Di ripristinare i 4 posti letto attualmente presenti per il servizio terapia intensiva.
  • Di aumentare da 20 a 26 i posti letto del reparto di chirurgica aggiungendone 6 da dedicare alla chirurgia multidisciplinare H 24. In proposito, infatti, si ritiene "irrinunciabile che lo stesso presidio ospedaliero di Trecenta mantenga il proprio ruolo di presidio ospedaliero per acuti di rete, tenuto conto della conformazione territoriale del Polesine e che venga confermato e mantenuto il modello organizzativo per le situazioni chirurgiche di urgenza con  reperibilità, sala operatoria, posto letto in contesto assistenziale h 24 e servizio 118".
Scarica il testo completo.

17.7.13

Anci Veneto, Anci Lombardia e Anci Piemonte protestano contro l'aumento dell'Iva sui servizi socio-sanitari e assistenziali.

NO ALL'AUMENTO DELL'IVA DAL 4 AL 10 PER CENTO

fonte: http://www.anciveneto.org/index.php/notizie/12098-non-all-aumento-dell-iva-dal-4-al-10-per-cento-sulle-prestazioni-socio-sanitarie-ed-assistenziali

11 LUGLIO 2013.

Gli enti locali, di fronte all’aumento di 6 punti dell’IVA sulle prestazioni socio sanitarie ed educative erogate dalle cooperative sociali, saranno costretti a fornire meno servizi sociali ai cittadini. Il rischio è un forte taglio degli interventi d’inclusione sociale alle fasce più deboli della popolazione in un momento di crisi come quello attuale, nel quale si acuisce la domanda di sostegno da parte dei cittadini”. Questa la dichiarazione dei Presidenti di Anci Lombardia, Anci Piemonte, Anciveneto. "Vivamente preoccupati per la ricaduta negativa sulle famiglie già fortemente penalizzate dalle situazioni in cui versano, chiediamo al governo l’abrogazione dei commi  relativi all’aumento dell’Iva contenuti nella Legge di stabilità 2013 al fine di mantenere l’importo, per questo tipo di prestazioni, al 4%". Se, infatti, fosse mantenuto l’aumento al 10% i Comuni, le Cooperative o  i cittadini verserebbero alle casse dello Stato un 6%, somma  che rappresenta esattamente il contrappasso alla sussidiarietà.

8.7.13

Dossier. La fine delle politiche sociali. In dieci anni il Fondo nazionale si è ridotto dell’80%

fonte: http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=15330

Il Fondo era di 1,884 mld nel 2004. Oggi si ferma a 344,17 mln. Ma anche per gli altri fondi del welfare non va bene. Quello per le Politiche giovanili è stato completamente azzerato così come quello per Pari opportunità e famiglia. A salvarsi quest’anno è solo il Fondo per le non autosufficienze, con 275 mln.

05 GIU - Il welfare e le risorse. Una storia che negli ultimi anni sembra parlare un solo linguaggio: quello dei tagli. È ciò che emerge da un'analisi di Quotidiano Sanità sui numeri forniti dalle Regioni in due volumi (1-2) in cui vengono ricostruiti i percorsi e gli stanziamenti di tutti i fondi che riguardano le politiche di welfare: Fondo nazionale Politiche sociali, Fondo per le Politiche della Famiglia, Fondo per le Pari opportunità, Fondo per le Politiche giovanili e il Fondo per le non autosufficienze.
...
Fondo nazionale Politiche sociali: -77,8% dal 2004 al 2013 (VEDI TABELLA)
...
Fondo per le non autosufficienze. Dopo lo stop del 2012, per il 2013 stanziati 275 mln (VEDI TABELLA)
...
Fondo per le politiche della famiglia: zero risorse per il 2013 (VEDI TABELLA)
...
Fondo per le politiche giovanili. È dal 2011 che non viene stanziato un euro (VEDI TABELLA)
...
Fondo pari opportunità (VEDI TABELLA)
...
Le Regioni e fondi per le politiche sociali. Dal 2008 scesi del 53,3% (VEDI TABELLA)
...
Leggi l'articolo completo.

6.7.13

Schede ospedaliere e territoriali. La conferenza dei sindaci presenterà un documento in regione


La Conferenza dei Sindaci dei Comuni dell’Ulss 18 è convocata per MERCOLEDI’ 10 luglio ’13 alle ore 17.30 presso l’Aula Magna della  Cittadella Socio Sanitariaa Rovigo.
All'ordine del giorno 1 solo argomento: la predisposizione di un documento da sottoporre alla V° Commissione consiliare regionale sulle schede di dotazione ospedaliere e territoriale.
Bene, è una buona notizia. Ora speriamo nei contenuti perché l'Ulss 18 è stata particolarmente penalizzata (vedi sintesi) dalla delibera della giunta regionale n. 68-CR del 18 giugno 2013.
La delegazione della conferenza dei sindaci sarà sentita in commissione il prossimo 12 luglio.

Sanità, tutti contro il taglio dei posti letto "Già adesso sono insufficienti"

fonte: Corriere del Veneto, venerdì 5 luglio 2013

In commissione. I medici di base: «Ridurre la dotazione ospedaliera significa caricare il territorio di 80 mila pazienti l'anno. Ma ci vogliono 100 milioni»

Pubblico e privato uniti: «Rischiamo posti-barella».

... Timore condiviso dai medici di famiglia, che il vicepresidente regionale della Fimmg, Domenico Crisarà, con un documento consegnato alla commissione ha così riassunto: «Rinunciare a 1227 letti ospedalieri significa caricare sulle strutture territoriali 60/80 mila pazienti l'anno e la sola risposta non possono essere gli ambulatori h24, che comunque ci impegniamo a gestire gratis. La Regione ci deve fornire i mezzi per farli funzionare, cioè chirurghi, anestesisti, infermieri, mezzi di trasporto, amministrativi e informatica. Servono almeno 100 milioni».
Le prossime audizioni sono fissate il 12 e il 18 luglio, poi la commissione inizierà a discutere le modifiche da apportare alle schede, prima di farle tornare in giunta.

Annao: "l'Italia e' l'ultimo paese in Europa per posti letto per acuti"

fonte: http://www.liberoquotidiano.it/news/cronaca/1273693/Sanita---medici-Anaao--in-Veneto-pochi-i-posti-letto-per-acuti.html

... "Nessun Paese europeo ha adottato il parametro di 3,5 posti letto ogni mille abitanti. Per giunta la mancata contestualità tra i tagli previsti nei reparti ospedalieri e l'attivazione dei posti letto nelle strutture territoriali rappresenta un ulteriore elemento di preoccupazione. Il rischio vero negli ospedali sarà quello di avere 'posti-barella', anzichè posti letto. Senza una riforma davvero efficace della rete territoriale, il servizio sarà sempre più inefficace e costoso".

Leggi l'articolo completo.

Sintesi delle schede ospedaliere

Anaao, Associazione medici dirigenti, ha curato un'utile sintesi delle schede ospedaliere con testo selezionabile e copiabile.
Scarica dal sito Anaao Veneto.

5.7.13

Nuovo ospedale di Padova. Prima pietra nel 2015, e rispunta il campus

Da Il Mattino di Padova, 3 luglio 2013

Ieri la firma del pre-accordo di programma tra gli enti protagonisti Zaia: «Chiederò a Roma che finanzi l’intera spesa, 650 milioni»


Rispunta il campus universitario. E così dalla "spannometrica" previsione di 650 milioni di euro la spesa schizzerà alle stelle.


D’ora in poi ognuno sa cosa deve fare. E dovrà farlo in fretta perché, ha annunciato il presidente della Regione Luca Zaia, la prima pietra del nuovo ospedale dovrà essere posata nel 2015 nell’area di Padova ovest. Pensando in grande ovvero che, in un secondo momento, si possa aggiungere anche il campus universitarioIntanto, l’obiettivo primario e fondamentale è reperire le risorse. Anche se il governatore annuncia la volontà di «chiedere tutti i 650 milioni» a Roma. Ben sapendo che l’arido pozzo cui attingere è quello dell’ex articolo 20 (risorse destinate all’edilizia immobiliare). La prospettiva più verosimile rimane quindi quella di un finanziamento misto pubblico-privato.
... Del resto, nella proposta è previsto un contributo pubblico di 318 milioni (più Iva) esclusi espropri e dismissioni.

Il campus.
Tra le novità, pur in un futuro non meglio precisato, potrebbe esserci la costruzione del campus universitario. A “riesumarlo” è Zaia: «Non abbiamo abbandonato l’idea, le cose possono essere fatte anche per step».

Sull'argomento vedi anche il precedente post Per il nuovo ospedale di Padova si sacrifica tutta la sanità della regione.

3.7.13

Ospedale San Luca, l’ambulatorio oncologico resterà in funzione durante l’estate

fonte: RovigoOggi.it

SANITA’ ULSS 18 TRECENTA (ROVIGO) Ospedale San Luca, l’ambulatorio oncologico resterà in funzione durante l’estate

Quest'anno niente ferie forzate per i malati

L’ambulatorio oncologico dell’ospedale San Luca di Trecenta resterà in funzione nei mesi estivi. Dal 2004, il servizio era sospeso durante l’estate ma la nuova dirigenza ha deciso di ripristinarlo. L’annuncio è stato dato giovedì 27 giugno dal direttore dei servizi sanitari Ferdinando Sortino (foto a lato). Soddisfatti i rappresentanti del comitato altopolesano per il San Luca ed il sindaco di Trecenta Antonio Laruccia.

Leggi l'articolo completo.

2.7.13

Due nuovi anticancro e un anti Aids solo a pagamento. I "salvavita" solo per pochi?

fonte: quotidianosanita.it

Lo denuncia l’Espresso on line. Ed è quanto sta accadendo in base al decreto Balduzzi di novembre 2012 che prevede l’immissione automatica in commercio nella fascia C dei nuovi farmaci già approvati dalla UE, nelle more della negoziazione del prezzo per la rimborsabilità. Nel primo provvedimento anche due anticancro e un anti Aids.

1.7.13

Lorenzin: “Dalla sanità possibili 10 miliardi di risparmi. Ma non parlate di spending review”

Già, chiamiamola Margherita...

Segnalo questa intervista al ministro della salute Beatrice Lorenzin a La Stampa, rilanciata da quotidianosanità.it.

Oh certo, i "risparmi" verranno reinvestiti nella sanità ma "non chiamiamola spending review". I ticket verranno riformati ma anche qui il ministro rassicura: "tenendo conto dei carichi familiari ... in modo da garantire a chi ha veramente necessità sempre e comunque l'accesso alle cure".

Sarà che alle rassicurazioni fasulle ho fatto il callo, sarà che nessuno rassicura più spesso di un ministro, io intanto mi guardo alle spalle.

Leggi l'articolo completo. (da conservare per vedere poi come va a finire)

Sempre da quotidianosanità.it segnalo l'articolo Ocse. Italia: crolla spesa sanitaria. Ma per aspettativa di vita siamo i secondi nel mondo.