30.10.12

Liste d'attesa, un anno e mezzo per un controllo

Sul problema delle liste d'attesa ho dato notizia recentemente di una lettera inviata dal consigliere regionale Pettenò al presidente della giunta Luca Zaia. Un articolo del Resto del Carlino di sabato scorso riporta il problema alla nostra Ulss. La segnalazione è di Jenny Azzolini, portavoce del comitato dei cittadini di Trecenta per la difesa del San Luca.
Scarica l'articolo.
Alcuni componenti del comitato per il San Luca erano pronti a sostenere le ragioni dell'ospedale di Trecenta anche davanti alla conferenza dei sindaci riunita il 26 ottobre (vedi post). Ma, «preso atto della mancanza di disponibilità al confronto», Azzolini e compagni hanno deciso di lasciar perdere, continuando però la loro opera di resistenza informativa in paese.
Leggi la notizia originale.

28.10.12

Il Movimento 5 stelle punta tutto sul direttore generale

Il Movimento 5 stelle critica la politica e scommette sul dg
Un azzardo? Il commento di un lettore

Mi sono imbattuto in una pagina del Movimento 5 stelle di Rovigo sulla sanità polesana: "Sanità: AAA cercasi disperatamente esponenti politici polesani che ci rappresentino verso la Regione".
Nel criticare le carenze della politica sulla sanità polesana il Movimento 5 stelle afferma "Per fortuna che almeno all’attuale direttore generale dottor Marcolongo interessano le sorti della nostra azienda ulss e della sanità polesana. Per fortuna almeno lui ha il coraggio di dire ai cittadini e ai giornali cosa rischiamo di perdere… o forse cosa abbiamo già perso!"
Chi segue questo blog - nato in seguito alla decisione del direttore generale dell'Ulss 18 di chiudere il reparto di pneumologia dell'ospedale di Trecenta - sa che non possiamo condividere un giudizio tanto lusinghiero. In questi post ci sono le prove della false comunicazioni sociali del dg dell'Ulss in quella occasione.

Comunque sia, su questo tema ho ricevuto una mail che riporto per intero:

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Santificare Marcolongo è una idiozia bella e buona, ma il problema maggiore è che i cittadini, tutti i cittadini dell'Altopolesine, sono stati lasciati soli a combattere la "loro" battaglia per il San Luca. Abbiamo una classe dirigente per la quale non esistono aggettivi o, meglio, ne esistono, ma non voglio beccarmi una querela. L'attività della Conferenza dei Sindaci, che come dice Piero viene portata avanti in maniera "carbonara", ne è la dimostrazione. Non c'è (e non c'è mai stato) un vero interessamento dei Primi Cittadini per il primario e grave problema della tutela della salute delle Comunità che li hanno eletti. E' un andazzo generale, purtroppo, ma in certe zone, come il Polesine, la cosa mi sembra più grave che altrove. Basta vedere cosa è successo (o, meglio, cosa non è successo!) in merito al problema della conservazione della Provincia, strettamente connesso con il mantenimento di decenti livelli di assistenza sanitaria non solo presso il San Luca. O non capiscono o sono in mala fede (propendo per la seconda ipotesi). Mi ripeto, la cosa che mi turba di più è la sensazione di SOLITUDINE che provo. I cittadini lasciati a se stessi, Istituzioni - incarnate principalmente dai Sindaci - che sembrano vivere in un altro mondo, Sindacati che non sono neanche l'ombra di quello che dovrebbero essere o anche solo di quello che erano sino a qualche decennio or sono, Chiesa che si è svegliata ma dopo un lungo e profondo sonno. Sinergie, gioco di squadra, tutte parole che riempiono la bocca ma che nessuno mette in pratica....
L'ex (per adesso) sindaco Laruccia si è accorto del San Luca nel marzo del 2011 e poi accusa gli altri di avere cavalcato la protesta a fini elettorali; ha fatto in modo di togliere le lenzuola e adesso lo disturbano perfino gli striscioni che contornano l'edicola. Ma con chi sta??? Il San Luca è il vero gioiello del Comune di Trecenta, non l'Ostello od il Palazzetto, sembrerebbe un'ovvietà... Però è stato premiato alle elezioni e adesso viene consolato perchè vittima della vendetta degli sconfitti...
Pessimista? Può darsi, ma faccio fatica a trovare la stella polare, spero di rivederla presto con l'aiuto delle numerose brave persone di buona volontà (e capacità) che animano il Comitato.
Ciao a tutti.
Lettera firmata, Trecenta

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27.10.12

Il Comitato scrive ai sindaci del distretto sanitario

L'impossibilità di avere un incontro con la conferenza dei sindaci
A Trecenta disturba lo striscione del comitato
Jenny mentre stacca lo striscione

Jenny Azzolini, portavoce del Comitato altopolesano per San Luca, ha inviato l'e-mail che riproduco ai sindaci dei comuni del distretto sanitario:

prendo atto che non c'è possibilità di confronto con la Conferenza dei Sindaci.
A Trecenta disturba l'amministrazione addirittura l'attività di informazione dei cittadini. Nonostante gli ostacoli posti da Laruccia o da Armotti noi continuiamo, chiediamo ancora una volta la vostra attenzione e vi alleghiamo 3 documenti prodotti dal Comitato e diffusi in vari paesi.
Comitato Altopolesano per il San Luca - la portavoce Jenny Azzolini.

Scarica gli allegati:
- Cittadini ignorati
- Riflessioni e proposte del comitato
- Sempre più problemi

Mercoledì 31 ottobre, giorno di mercato, il Comitato sarà presente a Santa Maria Maddalena con i volantini informativi distribuiti a Trecenta.

24.10.12

La conferenza dei sindaci dell'Ulss 18 parla di Ospedali di Comunità

Convocata la conferenza dei sindaci
Spuntano gli ospedali di comunità

Dopo più di due mesi di inattività viene finalmente convocata la conferenza dei sindaci. Dico "finalmente" perché mi pare che, invece, di motivi per convocarla ce ne fossero parecchi e da molto tempo, dalla spending review governativa ai tagli per il rientro dal disavanzo regionale; dai problemi per le pulizie e la refezione alla necessità di promuovere a livello regionale quel documento sul San Luca che doveva essere così importante in vista delle schede ospedaliere e territoriali in corso di elaborazione da parte della giunta Zaia. Schede che, a questo punto, saranno la sintesi di tutte le 'revisioni della spesa', nazionali o regionali che siano. Sembra quasi che si sia voluto evitare ogni occasione di discussione, di dibattito, di attrito. Intanto il tritacarne dei tagli alla sanità va avanti.
Comunque sia la conferenza è convocata per venerdì 26 ottobre 2012. Tra i punti all'ordine del giorno spicca il secondo: L.R. 22/2002 – Domanda di autorizzazione alla realizzazione presso l’Azienda Ulss 18 di 2 strutture intermedie denominate “Ospedale di comunità”.
Salta all'occhio perché, prima dell'approvazione del Piano socio sanitario regionale (Pssr), di ospedali di comunità non si era granché parlato. La legge regionale richiamata è rimasta per dieci anni, almeno in questa provincia, lettera morta. Ora no! Viene approvato il Pssr e veniamo a sapere che qualcuno ha chiesto un'autorizzazione per realizzare, in questa Ulss, ben due ospedali di comunità.
Non mi azzardo a immaginare di cosa possa trattarsi: non ho visto crescere strutture sanitarie in questi pochi mesi di vigenza del Pssr. Che possa trattarsi di un semplice cambio di etichetta è sempre possibile. Ma ciò che mi chiedo è soprattutto questo: come è possibile decidere su questa materia se non sono state approvate (e nemmeno presentate) le schede territoriali che dovrebbero definire la programmazione regionale anche a proposito degli ospedali di comunità?
Tra qualche giorno dovremmo saperne di più. Non sarà facile perché la conferenza dei sindaci si riunisce in modo carbonaro: non si sa nulla della convocazione, non si pubblica nulla sul sito dell'Ulss dal quale i sindaci sono scomparsi dopo la ristrutturazione del sito stesso, non si invitano i quotidiani locali a seguire le riunioni e questi ultimi certamente non si dannano l'anima per cercare informazioni.
Ma qualcosa alla fine si saprà. Vedremo.

L'ordine del giorno completo della riunione è il seguente:

  • 1) Determinazioni relativamente alla programmazione presso le Case di Riposo dei posti letto auto e non autosufficienti (Richieste: C.R. Stienta, Trecenta, Lendinara)
  • 2) L.R. 22/2002 – Domanda di autorizzazione alla realizzazione presso l’Azienda Ulss 18 di 2 strutture intermedie denominate “Ospedale di comunità”
  • 3) Adesione al programma regionale di iniziative e di interventi in materia di immigrazione.
  • 4) Sportello integrato: monitoraggio dopo un anno di sperimentazione e proposte.
  • 5) Presentazione Progetto “Famiglie in rete” – (Dr. Borsellino, Direttore Dipartimento
  • Materno Infantile Ulss 8)
  • 6) Progetto “Terra di mezzo”: monitoraggio e proposte
  • 7) Comunicazioni del Presidente – sollecito pagamento quote contributive 2012
  • 8) Varie ed eventuali.

Liste d'attesa. Il consigliere regionale Pettenò scrive a Zaia

Una polemica lettera del consigliere regionale Pettenò torna sul problema delle liste d'attesa.
Qualche giorno fa il presidente della giunta regionale aveva minacciato fuoco e fiamme su un appuntamento, a distanza di anni dalla richiesta, come fosse un singolo isolatissimo caso. Pettenò ribatte che non è per niente raro e che se vuole ricevere delle segnalazioni non deve far altro che chiedere.
Leggi tutto dal sito del consiglio regionale.

20.10.12

"Grazie a quei medici che hanno salvato mia madre: era praticamente morta"

Ospedale San Luca di Trecenta
Una lettrice scrive per raccontare un esempio di buona sanità.
Da La Voce di Rovigo di venerdì 19/10/2012.
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Un esempio di buona sanità. Una anziana donna strappata da morte, se non certa, sicuramente molto probabile, dalle cure, continue e perfette, del personale medico dell'ospedale civile di Trecenta. E' la figlia a raccontarci come sia andata e a ringraziare tutti coloro che si sono presi cura dell'anziana.
Desidero segnalare un esempio di buona sanità occorso a mia madre presso l'ospedale di Trecenta. Il 27 giugno scorso.
Mia madre, di anni 88, è stata colta da malore e subito portata al pronto soccorso dell'ospedale civile di Trecenta. Giunta in shock cardiogeno a causa di una grave quanto improvvisa aritmia cardiaca fu letteralmente "riportata alla vita", mediante anche scosse elettriche, grazie alla tempestività dei soccorsi ed alla competenza dei medici del pronto soccorso e della Terapia semintensiva.
Sempre molto grave ma in parziale stabilizzazione fu successivamente trasferita nel locale reparto di Medicina dove per più volte andò in "pre-arresto", ovvero a rischio reale di morte, ma sempre prontamente e sapientemente soccorsa, anche con scosse elettriche al cuore.
In Medicina vi rimase circa un mese, seguita e curata dal personale in modo eccellente fino a stabilizzarla. Dalla Medicina venne trasferita nella locale Lungodegenza dove proseguirono le amorevoli e competentissime cure tanto da dimetterla, in struttura protetta, dove oggi si trova. Sia al pronto soccorso, che in Terapia semintensiva, in Medicina ed in Lungodegenza mia madre ha avuto delle cure altamente professionali che l'hanno portata da una morte certa ad essere stabilizzata e dimessa.
La professionalità degli operatori si è manifestata a tutti i livelli, medici, infermieri ed ausiliari: tutti bravissimi, di buon cuore e gentilissimi. Se mia madre è ancora viva lo devo a loro. Desidero pertanto pubblicamente ringraziare la dottoressa Anna Bocchi e tutto il personale della Terapia semintensiva dell'ospedale civile di Trecenta così come tutto il personale medico e paramedico, ausiliari compresi, della Medicina e della Lungodegenza dell'ospedale civile di Trecenta, in particolare il direttore dottor Emilio Ramazzina, le dottoresse Pizzardini, Zanca e Tomaini, il dottor Luca Busson e il dottor Carbonin.
In momenti come questi dove le denunce di malasanità si moltiplicano, mi è parso giusto e doveroso rappresentare un grande esempio di buona sanità.
Grazie per l'attenzione, distinti saluti.
Lucia Rando
Lendinara
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18.10.12

San Luca e salute in Altopolesine


Ricevo dal Comitato altopolesano per il "San Luca":

In occasione della fiera abbiamo ricordato ai cittadini di Trecenta e dell'altoplesine che l'impegno del Comitato altopolesano per il San Luca continua.
Una striscia bianca portava la scritta SANITA' VIETATO CEDERE PER NON FARCI RUBARE LA SALUTE, abbiamo distribuito volantini (ne alleghiamo alcuni) e raccolto firme di condivisione. In regione ne abbiamo già depositate 6000 raccolte nel 2005/6; volevamo verificare se continua la speranza di ottenere attenzione dalla regione per la difesa della salute di cittadini che si sono visti chiudere 4 ospedali e che vogliono un San Luca provvisto dei servizi che qualificano un ospedale per acuti con pronto soccorso.
Il San Luca deve garantire un servizio efficiente per 85.000 abitanti, con alta percentuale di anziani.
E' gradito qualunque segno di civile attenzione dalla Regione. Visto che hanno risposto a nostre comunicazioni il presidente Monti e il ministro Balduzzi.
Per il Comitato, Jenny Azzolini.
Allegati:
- questionario
- Riflessioni e proposte del Comitato per il San Luca
- Verbale Conclusione Gruppo Tecnico
Jenny Azzolini ha comunicato anche che l'edicola Dalla Pozza, utilizzata come centro di appoggio durante la fiera, continuerà ad essere utilizzata fino all'uscita delle schede ospedaliere ed all'ufficialità operativa dei centri territoriali h.24 su 24, 7 gg. su 7.

Decreto Balduzzi. L'Affari Sociali riscrive il decretone. Ecco il testo che andrà alla "fiducia"

fonte: http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=11419

La Commisione riscrive il testo del provvedimento recependo le indicazioni della Commissione Bilancio. Cassate le norme sulla deroga alla riforma delle pensioni per i dipendenti del Ssn e la possibilità di andare in quiescenza a 70 anni anche per gli ospedalieri. Ecco il nuovo testo che andrà al voto di fiducia.

17 OTT - La Commissione Affari Sociali ha licenziato un nuovo testo del decreto sanità dopo il parere della Commissione Bilancio che ne chiedeva una profonda revisione.
 
In allegato il nuovo testo sul quale il ministro Balduzzzi ha posto la questione di fiducia questa mattina. Il voto inizierà domani a partire dalle 9.30.
 
Per la sintesi delle norme vai a quest'altro articolo.

17 ottobre 2012

17.10.12

Emergenza famiglie: l'insostenibile leggerezza del welfare

fonte: http://www.cittadinanzattiva.it/primo-piano/salute/4090-emergenza-famiglie-l-insostenibile-leggerezza-del-welfare.html

Dopo i tagli al Welfare, le famiglie con anziani malati cronici pagano lo scotto: in un anno spendono in media circa 8.500 euro per ila badante, 3.700 euro per lo svolgimento di visite, esami o attività riabilitativa a domicilio, 1100 euro per farmaci non rimborsati dal SSN. E circa la metà denuncia l'impossibilità di conciliare il lavoro con l'assistenza al familiare malato. Presentato l'XI Rapporto nazionale sulle politiche della cronicità del Cnamc.
Leggi il comunicato e il Rapporto

Legge di stabilità. Per la sanità confermati 1,6 mld di tagli. Ecco il testo finale del Governo

fonte: http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=11381

Nella versione finale del testo confermati i tagli alla sanità, soprattutto su beni e servizi. Scompaiono invece le norme sul pubblico impiego che prevedevano il blocco ulteriore degli stipendi e dell’indennità di vacanza contrattuale. Fuori anche la stretta sulla legge 104 sui permessi per l’assistenza ai parenti disabili.

16 OTT - Taglio di 600 milioni di euro al Fsn per il 2013 e di un miliardo nel 2014. La maggior parte delle risorse si otterrà attraverso l'abbassamento dei tetti di spesa per beni e servizi. Prevista anche la proroga a tutto il 2013 del blocco dei procedimenti di riscossione crediti verso le Regioni in Piano di rientro. Mentre scompaiono rispetto alla bozza iniziale l’ulteriore blocco degli stipendi e dell’indennità di vacanza contrattuale, ma la proroga sarà probabilmente adotattata entro l'anno con un atto amministrativo. Fuori dal testo anche la stretta sulla legge 104 sui permessi per l’assistenza ai parenti disabili che nella versione originaria prevedeva una riduzione del 50% dei permessi [si veda il precedente post "Tagli anche ai permessi retribuiti per l'assistenza ai disabili (Legge 104)"]. Queste le conferme e le ultime novità sulla Legge di Stabilità che emergono dall'esame del testo finale pubblicato dal Governo.
16 ottobre 2012

Leggi l'articolo completo con una sintesi delle norme della legge di stabilità che incidono sulla sanità.

Dossier Regioni. Dal 2010 e fino al 2015 tagli alla sanità per 26 miliardi di euro

fonte: http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=11399

I conti in una analisi che mette sotto la lente tutte le manovre degli ultimi anni. La conseguenza è un sostanziale congelamento delle risorse per la sanità con un finanziamento che passa dai 105.566 miliardi del 2010 ai 107.716 miliardi del 2015, con incrementi annui ben al di sotto del trend di crescita stimato.

16 OTT - Le Regioni hanno presentato uno studio dettagliato in cui sono stati elencati tutti gli interventi normativi e i tagli che hanno toccato la sanità dal 2010 ad oggi e anche per il futuro. E ad andare a vedere i numeri si scopre che tra una manovra e l’altra dal 2010 e fino al 2015 sono state ridotte le risorse per il finanziamento della sanità per un ammontare di 26 miliardi di euro, se si considerano anche gli ultimi tagli previsti dalla legge di stabilità (-600 milioni per il 2013 e -1 miliardo per il 2014).

16 ottobre 2012

Leggi l'articolo completo.

Decreto Balduzzi. Relazione Mef boccia modifiche Affari Sociali

fonte: http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=11393

Difficoltà in Commissione Bilancio sul Dl. È arrivata infatti una relazione, firmata dall’Economia, che in pratica boccia le modifiche fatte dalla Commissione Affari sociali. Il parere positivo del Mef è vincolato alla cancellazione di una serie di norme che generano maggiori oneri per lo Stato. 

16 ottobre 2012
Leggi la notizia completa.

Altri tagli in arrivo?

12.10.12

Il San Luca fondamentale per l'alto polesine


Alcuni giorni fa a Ficarolo, presso la sala Auser, rappresentanti dell'amministrazione comunale, di maggioranza e di minoranza, hanno approvato, assieme al gruppo di Ficarolo per il San Luca, un documento che contiene proposte per la sanità polesana e per l'ospedale di Trecenta in particolare.
Mario Gallani mi ha fatto avere il resoconto della serata pubblicato dal Gazzettino.
Visualizza l'articolo.

10.10.12

Tagli anche ai permessi retribuiti per l'assistenza ai disabili (Legge 104)

Solo se si assisteranno figli o coniuge disabili i permessi saranno retribuiti completamente
Hanno terminato la riunione alle tre del mattino. Forse stanchi ma non esausti al punto da risparmiarci una nuova ingiustizia, i ministri del governo Monti hanno deciso che la retribuzione dei permessi per l'assistenza a un famigliare disabile sarà dimezzata se non si tratta di un figlio o del coniuge. Se ad esempio, il famigliare disabile è un genitore la retribuzione viene dimezzata.

ASSISTENZA DISABILI - Il Governo punta ancora sui disabili, per fare cassa. In questo progetto di Legge, la stretta è prevista su chi usufruisce dei permessi da legge 104 per l'assistenza a un famigliare disabile. Nello specifico, per i giorni di premesso (che sono tre al mese) si prevede una diminuzione della retribuzione al 50% a meno che non si tratti dello stesso dipendente della PA che usa il permesso per sua patologia, o che si tratti di assistenza a figli coniuge. Se quindi il permesso dovesse servire ad assistere genitori disabili, niente retribuzione intera.
TAGLI ALLA SANITA' - Anche la sanità sarà obiettivo di una sforbiciata. In particolare, si parla di una riduzione di un miliardo e mezzo di Euro dal 2013, a carico del sistema sanitario nazionale, per il quale si diminuirebbe il tetto di spesa per l'acquisto di dispositivi medici, passando dal 4,9 al 4%. Sul piede di guerra, non solo la compagine politica (Pd in primis), ma anche il settore dei sindacati, con la Camusso, e lo stesso Ministro Renato Balduzzi, che avrebbe definito i tagli insostenibili, poiché [vanno] a sommarsi a quelli dello scorso giugno. 
Leggi la notizia originale.

8.10.12

"I nostri ragazzi non possono avere la responsabilità di salvare l'Italia"

Tocca ai disabili
I tagli ai servizi sociali creano problemi sempre più pesanti

Riporto qualche stralcio di un articolo pubblicato da La Voce di Rovigo sabato 6 ottobre 2012. Principalmente il virgolettato delle dichiarazioni della mamma di una bambina portatrice di handicap che, dopo gli ulteriori tagli ai servizi sociali erogati dall'Ulss 18, si sente abbandonata dalle istituzioni.


"Sono una mamma - sottolinea la signora Sarti - e chiedo solo la possibilità di guadagnarmi da vivere assistendo dignitosamente mia figlia".
Si rivolge poi all'Ulss 18, alla Regione e ai dirigenti preposti, attraverso il nostro giornale, sottolineando una serie di carenze assistenziali accentuatesi drammaticamente in questi ultimi tempi: "Cos'altro avete intenzione di togliere ai nostri figli disabili?".
Ormai, spiega la signora, si paga un ticket di 5o euro sui medicinali di vitale importanza tipo il Topomax; le famiglie pagano il trasporto dei propri cari nei centri diurni, mentre è stata soppressa la settimana di sollievo. "Non vi basta aver tolto i soggiorni climatici che potevano essere punti di aggregazione e socializzazione sia per gli utenti che per le famiglie?" chiede la signora Sarti.

"Non ci sono garze per le piaghe, non avete raccordi per la Peg". "Notevoli disagi stanno creando le variazioni orarie nei centri diurni e la comunicazione è arrivata a casa venerdì sera 28 settembre scorso con operatività immediata da lunedì primo ottobre - continua la signora annoverando i vari disagi per le famiglie - Ciò senza prima aver consultato le famiglie interessate. E poi parlano di collaborazione, ma qualcuno invece dovrebbe vergognarsi".

Certo i tempi richiedono di risparmiare su tutto, "ma tanto - attacca la mamma della ragazza disabile - i nostri  figli sono ricchi perciò devono pagare! Basta - conclude in tono accorato Giuliana Sarti - vi sembra giusto che ai nostri figli sia data la grande responsabilità di salvare l'Italia?".
Visualizza l'articolo completo.


5.10.12

Codice rosso per il San Luca

Il direttore generale dell'Ulss 18 ha bloccato tutte le assunzioni
Il direttore generale dell'Ulss 18 ha bloccato tutte le assunzioni fino alla fine del 2012. Martedì prossimo ci sarà una riunione urgente dello stesso direttore generale con i direttori del dipartimento emergenza, del dipartimento chirurgico e del laboratorio analisi.

La notizia è una bomba perché molti reparti e servizi sono in sofferenza proprio per carenza di personale, anche per quanto riguarda i medici. Degli impegni assunti dalla regione nella riunione dello scorso 27 gennaio in prefettura a Rovigo non c'è traccia. Nel frattempo c'è stata la spending review e soprattutto l'urgenza della regione Veneto di rientrare dal buco sulla spesa sanitaria.
Proviamo a riepilogare le situazioni più critiche per l'ospedale di Trecenta.
Ostetricia-ginecologia. Un medico trasferito.
Anestesia-rianimazione. Organico già ridotto; entro fine anno si perderà il primario e un altro medico.
Punto nascite. Potrebbe essere accorpato a Rovigo perché non raggiunge i mille parti l'anno. Che ne sarà del servizio di procreazione medicalmente assistita?
Protesi ortopediche. L'ordine è ridurre il numero degli interventi fino a fine anno.