20.8.12

Siamo all’eutanasia del diritto alla salute e nessuno dice niente

di  | 18 agosto 2012

In sanità, prima della “spending review” appena approvata dal Parlamento, la situazione dei cittadiniera già disastrosa. I dati resi pubblici dai principali e più autorevoli centri di ricerca (Istat, Censis, Ceis, Osserva salute, ecc) inequivocabilmente ci dicevano 6 cose:
1) è in atto da anni una crescente espropriazione del diritto alla salute;
2) è in atto da anni una forte privatizzazione del sistema pubblico (milioni di persone per avere quello di cui hanno diritto sono costrette a pagare di tasca propria, chi non può se lo “prende” proverbialmente in quel posto”);
3) le politiche di governance e di governament nate da ben tre riforme sanitarie e da una modifica della Costituzione (titolo quinto) tutte di centrosinistra, (aziendalizzazione, titolarità delle Regioni, federalismo), si sono rivelate inadeguate nei confronti dei cambiamenti sociali e dei condizionamenti economici del nostro tempo;
4) da anni la qualità dell’assistenza e il gradimento dei cittadini anche nelle Regioni definite “virtuose” sta calando a vista d’occhio;
5) a partire dal 2001 tutti i famigerati “patti” tra governo e Regioni sulla sanità, dico tutti, sono falliti, esasperando il conflitto ormai cronico tra diritti e risorse;
6) gli operatori della sanità, cioè la principale risorsa che garantisce la qualità delle cure lavorano ormai in condizioni proibitive e sono a dir poco esasperati.
Poi, con Monti, arriva il colpo di grazia della spending review, cioè di altri tagli lineari che sottraggono da subito al fondo per la sanità quasi 7 mld ma per raddoppiare da qui al 2015. Sono le Regioni, non io, a dire che non ce la si fa e che il rischio è di sfasciare tutto. Insomma ci siamo messi nella condizione giusta per cancellare l’art 32 della Costituzione quello che riconosce il diritto alla salute come fondamentale per la persona.
Leggi l'articolo completo. (121 commenti)

17.8.12

Elettricità. Per i malati gravi un bonus calcolato in base ai consumi

Dal prossimo gennaio l'importo sarà collegato al numero delle apparecchiature di supporto vitale in modo da tenere conto le necessità dei malati. Fra le novità anche la possibilità di ottenere il riconoscimento retroattivo del nuovo meccanismo di bonus. Cittadinanzattiva plaude l'iniziativa.


09 AGO - Cambia con innovazioni migliorative il bonus a riduzione della bolletta elettrica dei malati gravi che devono utilizzare apparecchiature elettromedicali salvavita. Secondo quando stabilito dall'Autorità per l'energia, infatti, dal prossimo gennaio l'importo del bonus elettrico per disagio fisico sarà collegato al livello dei consumi ed al numero delle apparecchiature di supporto vitale, in modo da tenere conto delle specifiche necessità ed esigenze dei malati. Fra le novità positive vi è anche la possibilità di ottenere il riconoscimento retroattivo del nuovo meccanismo di bonus.

Il provvedimento prevede, in particolare, tre livelli di compensazione, ovvero tre tipologie di bonus per disagio fisico, da assegnarsi in base ai consumi ed al numero di macchinari utilizzati, così come indicati nella certificazione Asl; in precedenza, invece, il bonus corrispondeva ad un unico importo standard, indipendentemente dal numero di apparecchiature e dai consumi.  

Per poter richiedere il bonus retroattivo per disagio fisico, è necessario aver già ottenuto l'agevolazione in precedenza e presentare la domanda nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30 aprile 2013. Il bonus retroattivo verrà riconosciuto a tutti coloro che, sulla base delle apparecchiature utilizzate e della loro intensità di utilizzo certificate dalla Asl, risulteranno avere diritto ad un importo più elevato rispetto al precedente bonus standard.

Leggi la notizia completa su quotidianosanità.it.


Per i soggetti in gravi condizioni di salute il valore del bonus per l'anno 2012 è di 155 euro.
Dal 1° gennaio 2013 il valore del bonus sarà articolato in 3 livelli e attribuito a ogni cliente in base al numero di apparecchiature elettromedicali salvavita utilizzate e al tempo giornaliero di utilizzo. I valori verranno determinati dall'Autorità in base all'aggiornamento tariffario del primo trimestre 2013.
Vai alla pagina dell'Autorità per l'energia dedicata al Bonus elettrico. Le informazioni e la modulistica necessaria. E' disponibile anche il numero verde 800166654, dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 18.00.

Dal sito di Cittadinanzattiva consulta anche l'articolo Disabili e malati cronici, bolletta energetica da oltre 1.150€ all’anno.


16.8.12

Luca Coletto getta acqua sul fuoco della spending review regionale

Dichiarazioni da primo della classe. Tutte da verificare.
Secondo quanto dichiara l'assessore regionale, la sanità veneta applicherà quanto previsto dalla spending review in materia di diminuzione dei costi per beni e servizi (del 5%), ma lo farà in maniera ragionata e selettiva, senza incidere su voci le cui ricadute potrebbero colpire gli assistiti. E’ quanto prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale nella sua seduta dell'8 agosto 2012.
La giunta regionale del Veneto avrebbe escluso dai tagli i prodotti farmaceutici e gli emoderivati, il sangue e gli emocomponenti e, inoltre, i servizi sanitari per la medicina di base, per la farmaceutica, per l’assistenza specialistica ambulatoriale, per l’assistenza ospedaliera, per l’acquisto di prestazioni di distribuzione dei farmaci. Sarà vero?
La delibera non è ancora disponibile sul sito della regione. Vedremo.
Noto intanto che i problemi invece aumentano. Si vedano i post di questi giorni: Gli effetti dei tagli Ulss sul San LucaServizio pasti e pulizie, si tagliaTaglio delle pulizie nei reparti e negli uffici: in tredici senza lavoroSi risparmia anche sulle siringhe.
Osservo che sono rimasti lettera morta gli impegni assunti da Luca Coletto nella riunione dello scorso 27 gennaio in prefettura (si veda in proposito il post Passato lo giorno, gabbato lo santo o si clicchi sull'etichetta 'prefetto' dal menu di sinistra).
Un po' tronfalisticamente dichiara: «Razionalizzare la spesa senza intaccare quella dedicata ai servizi alla popolazione si può: il Veneto lo ha dimostrato con i fatti. Ci piacerebbe non essere gli unici, o tra i pochi, in Italia». Leggi l'articolo completo su quotidianosanità.it.

15.8.12

Esenzione ticket da internet

dal sito: https://salute.regione.veneto.it/web/guest/servizi

Stampa certificati esenzione reddito
Stampa del certificato per l'esenzione per condizione economica (7R2, 7R4, 7R5) o quello riferito alla riduzione parziale della quota fissa sulla ricetta rossa (7RQ).
Questo servizio viene erogato dalla Regione del Veneto in nome e per conto delle Aziende ULSS. Per qualsiasi richiesta di informazione o segnalazione si invita quindi a rivolgersi alla propria ULSS di assistenza (i riferimenti ai siti web delle singole ULSS sono disponibili in questa pagina).
Per maggiori informazioni consultare questa pagina.

Age.Na.s. L'agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali

RISORSE INTERNET
(dal sito)

L’agenzia

L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali È un ente con personalità giuridica di diritto pubblico che svolge un ruolo di collegamento e di supporto decisionale per il Ministero della Salute e le Regioni sulle strategie di sviluppo del Servizio sanitario nazionale.
L’Agenzia svolge la sua attività in stretta collaborazione con il Ministero della Salute e con le Regioni sulla base degli indirizzi della Conferenza Stato-Regioni Unificata che, con delibera del 20 settembre 2007, ha indicato come obiettivo prioritario e qualificante dell’attività dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali il supporto tecnico-operativo alle politiche di governo condivise tra Stato e Regioni per lo sviluppo e la qualificazione del Servizio sanitario nazionale.
In base agli indirizzi della Conferenza Unificata le attività dell’Agenzia sono cosÌ articolate:
  • Valutazione di efficacia dei livelli essenziali di assistenza;
  • Rilevazione e analisi dei costi;
  • Formulazione di proposte per l’organizzazione dei servizi sanitari;
  • Analisi delle innovazioni di sistema, della qualità e dei costi dell’assistenza;
  • Sviluppo e diffusione di sistemi per la sicurezza delle cure;
  • Monitoraggio dei tempi di attesa;
  • Gestione delle procedure per l’educazione continua in medicina.
L’Agenzia, inoltre, porta avanti programmi nazionali relativi a:
  • Health Technology Assessment (HTA);
  • Rischio clinico e sicurezza del paziente;
  • Linee guida clinico-organizzative.
L’Agenzia partecipa ai programmi di ricerca, finalizzata e corrente, finanziati dal Ministero della Salute

14.8.12

Il rapporto emendato, integrato e (forse) definitivo del gruppo tecnico


Il lavoro del Gruppo tecnico per il rilancio del San Luca sembra giunto al termine. Adottato nell'ultima riunione (24 maggio 2012) è stato oggetto di una serie di rilievi e integrazioni da parte della Conferenza dei sindaci dell'Ulss 18.
Ora ne è stato redatto il testo definitivo e aspetta solo di essere sottoscritto dai componenti.
Scarica il testo del rapporto definitivo del gruppo tecnico.
Per visualizzare tutti i post pubblicati sull'argomento clicca sulla voce 'gruppo tecnico' dal menu Etichette sulla sinistra. Le etichette sono un utile strumento per ottenere dal blog tutti i post raggruppati per materia.

13.8.12

Un miliardo di euro per passare alla storia


Intervista al Gazzettino
Zaia insiste nell'avventura del nuovo ospedale di Padova: «Noi lo faremo»
In una lunga intervista al Gazzettino di sabato 11 agosto il presidente della giunta regionale Zaia riafferma una certezza: si farà il nuovo ospedale di Padova. La spending review non fermerà la giunta regionale.
L'intervistatrice Daniela Boresi, chiede: «C'è chi teme che la spending review blocchi l'ospedale di Padova».
Zaia risponde: «La Commissione sta valutando le carte, ovvio che le risorse condizionino le scelte. Ma una cosa va detta a chi in passato sbandierava un progetto: questo ospedale esisteva solo nella fantasia di qualcuno, di carte non ce ne erano. Le cose più importanti erano articoli sui giornali quando i Padovani credevano che già ci fossero le imprese all'opera. Noi lo faremo». Nessun dubbio quindi per Zaia.
Io mi chiedo: ma come si fa anche solo a concepire l'ipotesi di poter spendere, nei prossimi tre anni, la somma astronomica di 656 milioni euro? Ma si sa come vanno le cose con le opere pubbliche e, per esperienza, Zaia in un'intervista al TgR ha già detto che «sarà una partita da un miliardo».
Scriviamolo in cifre, prima in euro:
1.000.000.000
poi in lire:
1.936.000.000.000
Impressionante. 1.936 miliardi di lire? Ma non è folle solo pensarlo? Quale altra spesa pubblica ricordiamo di così ingente?
Negli ospedali si taglia sul personale medico e infermieristico, sugli addetti alle pulizie e alla somministrazione dei pasti, sui cambi della biancheria, sui materassi antidecubito, sulla bottiglietta d'acqua fuori pasto. E tutto questo affinché questi grandi strateghi della sanità e della pubblica amministrazione possano scrivere il loro nome su un'opera faraonica, assolutamente insostenibile per la regione e per l'intera repubblica.
1 MILIARDO DI EURO per passare alla storia (loro)
1 MILIARDO DI EURO di tagli alla sanità, per tutti noi.

12.8.12

Gli effetti dei tagli Ulss sul San Luca

http://it.wikipedia.org/wiki/File:Ospedale_San_Luca_(Trecenta).jpg

Ridurre, tagliare, precarizzare sono gli obiettivi di regione e Ulss
E poi il ricatto del posto di lavoro
Pubblico e privato uniti nella lotta ... alla sanità

Nei precedenti post Taglio delle pulizie nei reparti e negli uffici: in tredici senza lavoro e Servizio pasti e pulizie, si taglia ho riportato la grave situazione determinata dalla riduzione di alcuni servizi in appalto per l'intera Ulss 18.
Si perdono 13 posti di lavoro e il prezzo da pagare riguarda pulizie ridotte, concentrazioni in tempi assurdi delle somministrazioni alimentari ai degenti, riduzione delle ore per il personale impegnato nei servizi di ristorazione.
Ma come si traduce tutto ciò nella qualità del servizio erogato dal San Luca?
Ieri mi è arrivata una segnalazione, piuttosto dettagliata, che riporto nella sostanza qui sotto.

Dal mese di ottobre dello scorso anno - e quindi ben prima della spending review - le dipendenti della ditta Serenissima (ristorazione al San Luca) hanno subito una variazione del contratto di lavoro: da 20 a poco meno di 19 ore settimanali.
Ora e da un paio di settimane a questa parte, il servizio pomeridiano di preparazione e consegna del tè viene svolto nel turno delle colazioni e quindi tutto al mattino. Tempi assurdi attuati per ridurre l'orario di lavoro al personale che è costretto a compensare con le proprie ferie. Disagio per i degenti e tensione col personale infermieristico. Un disagio di cui non deve importare nulla ai dirigenti dell'Ulss e sembra fare il gioco della Serenissima che in questo modo continua un percorso, già avviato, di smantellamento del servizio di cucina al San Luca per concentrare tutto a Boara Pisani.
L'ulteriore riduzione dell'orario di lavoro del personale addetto alla ristorazione e il conseguente sconvolgimento dei servizi si riflette negativamente anche sui donatori Avis che spesso non ricevono in tempo utile i generi di conforto previsti dopo la donazione di sangue. E ancora altra tensione fra il personale dell'Ulss e le dipendenti della ristorazione le quali, a fine mese, portano a casa 500 euro. Una miseria che è però un efficace motivo di ricatto nei confronti delle lavoratrici.

Io mi chiedo come sia possibile che gli strapagati dirigenti dell'Ulss possano ignorare la moltitudine di problemi che si accavallano, si sommano e si moltiplicano. Sembra quasi che ci speculino sopra all'insegna del "tanto peggio tanto meglio". Eppure, alla fine, ne va della qualità del servizio reso ai pazienti: lo scopo istituzionale che dovrebbe essere perseguito.

11.8.12

Servizio pasti e pulizie, si taglia

Da Il Resto del Carlino di sabato 04-08-2012
ULSS 18 LA SPENDING REVIEW COLPISCE LE DONNE
Via 13 contratti a termine riduzione delle ore
Il sindacato: «Altri dovevano pagare»

PASTI e pulizie. La spending review si abbatte anche sui servizi fondamentali della sanità pubblica, che dal primo del mese hanno subito, come gli altri settori, un taglio del 5%.
Cosa significa? Che le pulizie degli spazi comuni e degli studi medici degli ospedali di Rovigo e Trecenta saranno ridotte da tre a una volta la settimana e quelle della nuova hall da sette a cinque giorni la settimana. Significa che non sarà più servito il tè pomeridiano ai pazienti, perchè il personale della ditta esterna lavorerà tre ore, non più quattro, al giorno. Significa che la ditta di pulizie Coopma non potrà rinnovare i 13 contratti a termine in scadenza tra settembre e dicembre che lavorano all'ospedale di Rovigo e dovrà decurtare le ore ai  25 dipendenti impegnati al San Luca, per il 99% donne, molte delle quali monoreddito e già impiegate part time.
E, infine, significa che la ditta di ristorazione Serenissima, dovrà togliere una delle quattro ore di lavoro giornaliero ai circa 50 dipendenti impiegati tra Rovigo e Trecenta e un taglio del 5% si tradurrà in una decurtazione del 25% dello stipendio. «La direzione generale avrebbe potuto tagliare di più sugli sprechi e non toccare i servizi, per ottenere i risultati economici richiesti dalla spending review, come hanno fatto altri ospedali - affermano i segretari provinciali di Filcams, Piero Colombo, Fisascat, Maurizia Rizzo e Uiltucs, Michela Bacchiega - speriamo che i tagli si fermino qui».

Taglio delle pulizie nei reparti e negli uffici: in tredici senza lavoro

da Il Gazzettino di sabato 04-08-2012
LA SCURE
Il piano di contenimento delle spese attuato dall'Ulss 18 fa perdere i primi posti di lavoro. Per i dipendenti a termine del servizio di pulizia della Compa dell'ospedale di Rovigo non saranno rinnovati i contratti (13 persone), mentre, per quelli legati al San Luca (tempo indeterminato) ci sarà una riduzione dell'orario.

Si risparmia anche sulle siringhe

fonte: http://www.rovigooggi.it/articolo/2012-08-02/si-risparmia-anche-sulle-siringhe/#.UCYhoJqlyQE

SANITA' ULSS 18 ROVIGO Tagli in vista per effetto della Spending review sul materiale ospedaliero, l'assessore provinciale Guglielmo Brusco lancia l'allarme

Secondo l'assessore provinciale Guglielmo Brusco l'azienda sanitaria ha già iniziato a ridurre il materiale in dotazione ai pazienti ricoverati o quello per il personale, dai camici per i tirocinanti ai materassi antidecubito.
Leggi l'articolo completo su RovigoOggi.it

10.8.12

L’idea di Coletto: tagli agli ospedali e alle Usl, più medicina di base


Si chiarisce il Coletto-pensiero. Ora parla apertamente della chiusura di reparti.

In una recente intervista al Mattino di Padova l'assessore regionale alla sanità Luca Coletto chiarisce il suo pensiero su ciò che sarà l'applicazione del piano socio sanitario regionale. «Ci saranno tagli e accorpamenti nei reparti ospedalieri ma ad ogni chiusura corrisponderà l’attivazione di un presidio medico sul territorio» rassicura Coletto. Preoccupati? Non c'è motivo perché «l’obiettivo è razionalizzare le risorse per garantire ai veneti la continuità delle prestazioni sanitarie su standard elevati».
Già un po' come dire: «fino ad oggi avete viaggiato con una Giulietta? Da domani avrete un Sulky ma le prestazioni saranno le stesse, credetemi».
Leggi la notizia originale.

Rapporto del Gruppo tecnico, la conferenza dei sindaci ci mette una pezza.

E ora come si procede?

La conferenza dei sindaci dell'Ulss 18 ha finalmente messo mano al rapporto conclusivo del gruppo tecnico per il rilancio del "San Luca".
Nella riunione dello scorso 25 luglio sono state definite alcuni precisazioni piuttosto importanti, prima fra tutte l'esclusione della possibilità di far ricoprire al "San Luca" il ruolo di ospedale di comunità (si veda il Pssr in proposito).
La precisazioni individuate sono state inviate a tutti i sindaci e alla dirigenza dell'Ulss.
Bene, ma ora mi domando: e adesso c'è qualcuno che lo metterà in evidenza in regione?
Scarica i rilievi e le integrazioni della conferenza dei sindaci.

7.8.12

...un piccolo ma splendido ospedale di campagna in provincia di Rovigo

Il parere di una neomamma ferrarese sull'ospedale di Trecenta.
Salve sono una neomamma ferrarese e, leggendo le varie polemiche riguardo l’apertura del nuovo Ospedale di Cona, volevo aggiungere una riflessione. A me e mio marito qualche anno fa è stata fatta diagnosi di infertilità di coppia. Da quel momento è iniziato un lungo cammino pieno di paure ma anche di speranze. Ora , dopo diversi tentativi e qualche fallimento, siamo finalmente genitori felicissimi di una stupenda bambina nata grazie a una FIVET eseguita al Centro PMA di Trecenta (RO).
Ora mi chiedo perché mai Ferrara, sede di un Ospedale Provinciale con annessa Università, sia l’unico capoluogo di provincia dell’Emilia Romagna dove non esiste un centro di procreazione assistita di 2 livello e le donne che necessitano di una fecondazione in vitro sono costrette ad emigrare in provincie limitrofe per trovare assistenza. Forse che un piccolo ma splendido ospedale di campagna in provincia di Rovigo ha più tecnologia e migliori professionalità del tanto blasonato Arcispedale Ospedaliero Universitario S. Anna? La cosa è ancora più assurda pensando che i 2 professionisti che lavorano al Centro PMA di Trecenta, il Dr Dossi e la Dssa Tomasi sono ferraresi! Entrambi sono nati, vivono, hanno studiato, si sono laureati, specializzati all’Università di Ferrara.
Leggi tutto il post e i commenti sul forum http://www.estense.com/?p=237101

4.8.12

Appello ai sindaci: “Salvate il punto nascita del San Luca”

fonte: La Voce di Rovigo.
TRECENTA IL COMITATO PER IL SAN LUCA SCRIVE ALLE FASCE TRICOLORI CHIEDENDO DI MOBILITARSI
Lettera partita dopo che è circolato un documento regionale per la riduzione delle strutture
Nel mirino, la situazione del punto nascita dell’ospedale dopo che, nei giorni scorsi, è circolata la notizia di un piano regionale per la riduzione del numero di punti nascita nel Veneto, che dovrebbero passare dagli attuali 42 a 31.
Tra i punti nascita da chiudere figura anche quello del San Luca, che dovrebbe essere assorbito nell’ospedale di Rovigo.
La divulgazione del progetto - secondo Jenny Azzolini portavoce del comitato - “sembra finalizzata a sondarne l’impatto tra la popolazione e le amministrazioni comunali, senza coinvolgere i responsabili politici regionali. Ecco perché è necessario intervenire immediatamente e con efficacia a difesa del punto nascita del San Luca”. “Un reparto - scrivono ancora dal comitato - che oltre a registrare 350-450 parti, assiste circa 480 coppie l’anno con un protocollo di fecondazione assistita di vera eccellenza”. “Sull’ospedale di Trecenta convergono, grazie a questo centro, numerosissime coppie da fuori Ulss - prosegue la Azzolini - circostanza che testimonia della qualità del servizio e che è una voce economica positiva per il bilancio dell’Ulss 18”. Ma non è tutto: “Il decreto sulla cosiddetta revisione della spesa mira a ridurre i costi per la sanità dettando obblighi stringenti alle Regioni - scrivono ancora dal comitato - In particolare, punta alla soppressione di interi reparti, non alla semplice - e comunque inaccettabile per il San Luca - riduzione di posti letto”. Una combinazione, tra direttiva regionale e decreto nazionale, “micidiale” secondo il comitato. Che, dunque, chiede a Laruccia di alzare la voce. “Signor sindaco - scrivono, a lui ma anche agli altri primi cittadini della zona - la invitiamo a farsi carico, con ogni possibile urgenza, di questo problema, personalmente e assieme ai suoi colleghi del distretto sanitario 2, prima che vi siano decisioni politiche a livello regionale. L’Alto Polesine - e la stessa Ulss 18 - non possono perdere altri pezzi di sanità pubblica, né a Trecenta né a Rovigo”. I punti nascita pubblici, in Polesine, sono soltanto tre: gli altri 39 sono in strutture private o in altre province. “Non è accettabile - conclude la nota firmata dalla Azzolini - che si tagli proprio il punto nascita di Trecenta: un’eccellenza a servizio di un territorio che ha già visto troppi tagli alla sanità pubblica”.
Leggi l'articolo completo.
Scarica la lettera inviata ai sindaci dell'altopolesine.

3.8.12

Glossario dei termini che possono essere utili in questo blog

Glossario
Provo a realizzare un glossario dei termini più utili per la consultazione di questo blog. Compito arduo ma ci provo.
La pagina è ovviamente in continuo aggiornamento. Mano a mano che si arricchirà di voci inserirò nei post successivi i link a questa pagina. Cercherò di citare la fonte della definizione e, quando possibile, fornirò il link al termine su wikipedia o altro documento.
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  • Indice di vecchiaia. Rapporto percentuale tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione di età 0-14 anni. Fonte: Istat, glossariostatistico.
  • PMA. Procreazione Medicalmente Assistita. La PMA utilizza tecniche di: 1° livello:”inseminazione intrauterina” (IUI) o (AIH) 2° livello:”fecondazione in vitro e embryo-transfer” (FIVET) e “iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo” (ICSI). La scelta dei diversi metodi viene effettuata sulla base del tipo di infertilità della coppia. Fonte: http://www.azisanrovigo.it/nqcontent.cfm?a_id=8597.
  • SDO. Scheda di dimissione ospedaliera, istituita con il Decreto Ministeriale 28.12.1991, quale strumento ordinario per la raccolta delle informazioni relative ad ogni paziente dimesso dagli istituti pubblici e privati in tutto il territorio nazionale. Fonte: http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato5719023.pdf
  • CTRP sono le Comunità Terapeutiche Residenziali Protette.
  • URT sono le Unità Riabilitative Territoriali.
  • SAPA sono le Strutture Alta Protezione Alzheimer.
  • CRITE Commissione Regionale per l'Investimento in Tecnologia ed Edilizia
    fonte: DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE del Veneto n. 2351 del 16 dicembre 2013.
  • DAT Dichiarazioni anticipate di trattamento. Fonte: http://www.aisla.it/news.php?id=6111&tipo=1
  • COT centrale operativa territoriale.
  • DEA dipartimento d'emergenza e accettazione, in Italia indica un dipartimento di una azienda ospedaliera. Svolge funzioni di pronto soccorso e comprende varie unità operative incentrate sulla cura del paziente in area critica. Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Dipartimento_d%27emergenza_e_accettazione
  • PNGLA Piano nazionale di governo delle liste d'attesa. Fonte: Lettera Ministero della Salute, 07/06/2019. Per il triennio 2019-2021 c'è stata intesa in Conferenza Stato-Regioni (riunione del 21.02.2019). Per l'attuazione del piano è istituito, presso il ministero, l'Osservatorio Nazionale sulle Liste d'Attesa, composto da rappresentanti del Ministero, dell'Agenas, delle Regioni, dell'Istituto Superiore di Sanità e dalle Organizzazioni civiche di tutela del diritto alla salute (?). Istituito un numero verde di pubblica utilità: 1500.