26.8.10

Il San Luca perderà un altro medico

Nel reparto di Chirurgia verrà soppressa la guardia medica notturna.
Guglielmo Brusco scrive all'assessore regionale per proporre invece un potenziamento di alcuni reparti.
Per il direttore generale dell'Ulss 18 esiste solo l'ospedale di Rovigo.

Un altro medico si prepara a lasciare, probabilmente a partire da ottobre, l'ospedale di Trecenta. Il reparto di Chirurgia verrà così a perdere la guardia medica notturna, il servizio che dalle 20 alle 8 del mattino seguente garantisce la presenza di un medico per le eventuali urgenze. Verrà sostituito da un'assai meno efficiente reperibilità: in pratica, in caso di complicazioni, il medico di turno riceverà una telefonata e partirà per l'ospedale. Ma a risentirne saranno anche il Pronto Soccorso e la Terapia Intensiva, che non potranno contare su un rapido servizio di consulenza chirurgica.
Lo ha reso noto Guglielmo Brusco, vicepresidente dell'amministrazione provinciale, in una conferenza stampa pubblicata dal Resto del Carlino il 18 agosto 2010. Brusco scriverà in proposito all'assessore regionale alla sanità Luca Coletto. Inoltre, partendo dal confronto tra la popolazione servita dal San Luca (85.000 abitanti) e quella servita dall'ospedale di Adria (75.000 abitanti) mette in rilievo la grande differenza di reparti, primari e posti letto fra i due ospedali: 208 posti letto a Trecenta e 230 ad Adria, 5 primari a Trecenta e 15 ad Adria.
Il vicepresidente della provincia propone all'assessore regionale di riequilibrare i servizi resi dagli ospedali di Trecenta e di Adria. Un polo riabilitativo pneumologico, cardiologico, neurologico e ortopedico, un aumento dei posti letto di Terapia Intensiva, il ripristino del reparto di Traumatologia Ortopedica, la riattivazione di un servizio di pediatria corrispondente al ragguardevole numero di nascite che si registrano al San Luca, il potenziamento dei servizi di otorinolaringoiatria, endoscopia, oculistica e cardiologia.

Molte di queste proposte mirano a ripristinare reparti e servizi che già erano operanti, con buoni risultati, nell'ospedale di Trecenta e che, nel corso della gestione Marcolongo, sono stati ridotti, eliminati, ristrutturati o, con espressione che appare come una presa per fondelli, "razionalizzati". C'è da tremare quando si parla di razionalizzazione al San Luca: sono sempre stati tagli, soltanto tagli, con la mannaia, la falce, il macete o la motosega, a scelta!
Insomma, per il direttore generale dell'Ulss 18, sembra esistere soltanto l'ospedale di Rovigo, candidato a diventare un pozzo di San Patrizio stravolto da continui lavori di ristrutturazione la cui utilità è tutta da verificare. Ne fa le spese il San Luca a Trecenta, un ospedale piccolo ma razionalmente progettato, in cui è possibile ospitare servizi sanitari utili alla gran parte dei cittadini, per il quale non si trovano quel po' di risorse per sostituire un medico.