11.10.09

Il 31 ottobre manifestazione per la sanità in Polesine

Cittadini e personale della Sanità
MANIFESTAZIONE a tutela del diritto alla salute
SABATO 31 OTTOBRE 2009
- ore 9.00 - Concentramento davanti al piazzale Ospedale di Rovigo
- ore 9.30 – Partenza corteo- ore 11.00 – Arrivo Piazza G. Garibaldi

La Cgil, Funzione Pubblica, da mesi sta raccogliendo i segnali di malessere che vengono dalla società polesana. Ora ha indetto questa manifestazione. E' importante partecipare.Pubblico di seguito il testo del volantino diffuso dalla Cgil-FP. Ho evidenziato in grassetto le parti che mi sembrano più significative.

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Diventa sempre più importante che di fronte al dilagante concetto che la sanità è un costo, si sovrapponga una forza che al mero concetto finanziario coniughi il diritto costituzionalmente sancito alla salute, senza alcuna distinzione.
La Regione Veneto parla di riduzione delle liste di attesa, di garanzia dei livelli di assistenza, di migliori servizi al cittadino, nella realtà invece si continua a tagliare e nelle Aziende Sanitarie non ci sono operatori neanche per programmare i turni, le ferie e sostituire le malattie.

Molti reparti ospedalieri hanno gravi carenze di personale. Conseguentemente diminuisce il tempo per l’assistenza e la cura di chi sta male.
Si smobilitano i servizi nei punti sanità e nel territorio, aumentando i disagi della popolazione più debole e affossando definitivamente la prevenzione.
Nella nostra Provincia le difficoltà si acuiscono maggiormente, dove, per l’alto tasso di anziani e un territorio ampio e poco popolato, il costo sanitario procapite aumenta.
Tale situazione vede scelte tecniche e politiche che lentamente hanno impoverito i servizi sul territorio con riduzione e chiusura dei servizi e che hanno impoverito i due ospedali periferici concentrando sempre più attività nel capoluogo, in un concetto che vede aumentare gli investimenti sull’ospedale provinciale a scapito della periferia e del territorio.
Ma anche nello stesso nosocomio di Rovigo i problemi non mancano, sembra passare un’idea molto "manageriale" e fredda, per cui, per fare buona sanità, basta spendere un po’… magari un bel po’ di soldi nelle strutture murarie, appropriarsi delle tecnologie più avanzate, acquistare apparecchiature sofisticatissime. Tutte cose utili, utilissime. Siamo d’accordo. Ma se continuiamo a chiudere gli occhi e le orecchie davanti alle tante segnalazioni del personale sulla insostenibilità dei carichi di lavoro, sulla necessità di riorganizzare i servizi tenendo conto del fattore umano, sia utente che dipendente, non andiamo lontano.
Parlare di qualità del servizio sanitario, significa valorizzare le lavoratrici ed i lavoratori del settore, mettere al centro il lavoro di queste persone, avendo ben presente che, per larga parte è dalle loro capacità, dalla loro professionalità che dipende il livello delle prestazioni.

MA QUALE SANITA’ CI STA ATTENDENDO…?

In questi mesi come Funzione Pubblica CGIL abbiamo iniziato una campagna di informazione rivolta a tutti i cittadini ed una raccolta firme tra i lavoratori delle due ULSS Polesane, con l’intento di denunciare la grave situazione in cui sta versando il personale e conseguentemente quanto questo sia direttamente proporzionale alla qualità dei servizi erogati.
La lettera, sottoscritta da circa 1300 dipendenti (ad Adria la raccolta termina nei prossimi giorni), ed indirizzata ai due Direttori Generali e all’Assessore Regionale, ha come finalità ottenere un ripensamento sulle politiche del personale ed un’inversione di rotta rispetto all’attuale tendenza fatta di tagli e riduzioni.
La buona riuscita dell’iniziativa non basta.
Bisogna creare una saldatura tra operatori sanitari e cittadini finalizzata a creare la spinta necessaria affinché si crei un tavolo dove parti sociali, rappresentanti delle associazioni, politica e direzioni delle ULSS si siedano a discutere e confrontarsi sulla nostra sanità, sul nostro diritto alla salute.
Ecco perché come Funzione Pubblica chiediamo a tutta la CGIL, a tutti gli altri Sindacati, a tutta la Politica, a tutte le Associazioni di volontariato e a tutti i cittadini, di aderire alla manifestazione del 31 ottobre dove con una sola voce saremo a chiedere una Sanità più vicina ai bisogni delle persone e più attenta alle proposte dei Sindaci e delle istituzioni polesane, a cui chiediamo, insieme a tutte le forze politiche, di sostenere questa battaglia di civiltà, per il diritto dei nostri cittadini ad una sanità pubblica e di qualità....PER STAREBENE