28.1.07

Giacciano con Baruchella per il ripristino di Pneumologia

Nella seduta dello scorso 20 dicembre 2006, anche il consiglio comunale di Giacciano con Baruchella ha approvato un ordine del giorno sul reparto di riabilitazione pneumologica dell'ospedale di Trecenta.


La deliberazione consiliare n. 53 accoglie la proposta che avevamo rivolto a tutti i comuni del distretto sanitario e, nel dispositivo finale, chiede al direttore generale dell'Ulss n. 18:

- il ripristino dei posti letto e dei livelli di assistenza sanitaria già erogati dal reparto di pneumologia di Trecenta, prima dell’adozione del decreto n. 699 del 26/09/2006 e, in particolare, dell’applicazione che ne è stata materialmente data;
- che venga assicurata la presenza del personale medico e infermieristico proprio del reparto di Pneumologia;
- che non venga, in alcun modo, disperso il bagaglio di competenze maturato a Trecenta in anni di esperienza ospedaliera e domiciliare.


Salgono così a 12 i comuni dell'alto polesine che hanno adottato questo provvedimento.


Ringraziamo gli amministratori comunali di Giacciano con Baruchella.

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Pazienti e loro familiari del Reparto di Pneumologia di Trecenta
presso
Pietro Tosarello
Via Salvo D'Acquisto 183/d
45021 Badia Polesine (RO)
Tel. 0425 590 588
cellulare 338 93 44 560
e-mail tosarello@alice.it

Brusco: si vogliono tagliare 14 posti letto al San Luca

In questi giorni l'assessore provinciale alla sanità, Guglielmo Brusco, ha inviato una lettera ai sindaci dei comuni altopolesani. Secondo Brusco, che pubblica dati derivanti dalle schede approvate dalla regione e dal decreto n. 921/2006 del direttore generale dell'Ulss, i posti letto del San Luca di Trecenta vengono ridotti da 222 a 208.
Di seguito pubblichiamo il testo della lettera.


PROVINCIA DI ROVIGO
ASSESSORE ALLA SANITA’
Via Celio, 10 – 45100 Rovigo Tel. 0425 386448 – Fax 0425 386350

Oggetto: San Luca di Trecenta.

Ai Signori SINDACI del Distretto 2

Al Signor Presidente della
Conferenza dei Sindaci ULSS N° 18
OSCAR TOSINI
c/o Comune di
45033 BOSARO (RO)

. Ai CAPIGRUPPI
CONSIGLIARI REGIONALI di:
· Forza Italia
· La Margherita
· Democratici di Sinistra
· Lega Veneta-Lega Nord Padania
· Alleanza nazionale
· Centro Cristiano Democratici
· Rifondazione Comunista
· Cristiani Democratici Uniti PPE
· Comunisti Italiani
· Socialisti Democratici
· Verdi
· Misto
Palazzo Balbi – Dorsoduro 3901
30123 V E N E Z I A


e,p.c. Ill.mo Sig.
FLAVIO TOSI
Assessore Regionale
Programmazione Sanitaria
Tutela della Salute

Gent.ma Sig.ra
MARIA LUISA COPPOLA
Assessore Regionale

Ill.mo Sig.
RENZO MARANGON
Assessore Regionale

Egregi Capigruppo e Sindaci,
all’ospedale S. Luca di Trecenta, con la recente chiusura del precedente reparto di Pneumologia e di Riabilitazione Pneumologica, a mio giudizio abbiamo assistito ad una pratica variazione delle Schede Ospedaliere previste con la Delibera della Giunta Regionale del Veneto n. 3457 del 15.11.2005.

Ciò che normalmente è di competenza della Regione, è stato invece di fatto cambiato con provvedimenti del Direttore Generale dell’ASL 18 (decreti nn.699 e 921 del 2006) che hanno colpito e allarmato centinaia di pazienti pneumologici e le loro famiglie.
Io innanzitutto ho segnalato, il 10 ottobre 2006, il problema all’Asssessore Regionale alla Sanità, senza che questo produca però il risultato di veder ripristinata, al posto della realtà creata dai
recenti provvedimenti del Dr. Marcolongo, la situazione precedentemente prevista dalla Giunta Regionale del Veneto.
Per entrare nel merito del tema, vediamo un confronto tra schede ospedaliere previste dalla Regione e quelle costruite recentemente dal Direttore Generale dell’ASL 18.

TABELLA (N.B.: a causa della complessità della tabella non è possibile riprodurla correttamente. Per riceverla per posta elettronica, scrivimi)

Prima di valutare i risultati pratici dell’operazione del Dr. Marcolongo, penso sia giusto constatare che, a quanto mi è dato conoscere, quando l’Assessore alla Sanità della Regione del Veneto era Fabio Gava, prima la Giunta Regionale decideva le modifiche e solo dopo queste venivano realizzate.
Oggi, con Assessore Regionale alla Sanità Flavio Tosi, almeno per l’ASL 18 ed in particolare per il S. Luca, alcune variazioni pesanti e avversate da tanta popolazione sono già state effettuate dal Dr. Marcolongo e saranno forse ratificate solamente in un futuro provvedimento della Giunta Regionale del Veneto in cui siedono anche due autorevoli Assessori Polesani come Renzo Marangon e Marialuisa Coppola.
Nella speranza che, per l’Ospedale di Trecenta, questa ratifica non ci sia e che si ritorni, prima di ogni importante cambiamento, al ripristino di quello che c’era ed era considerato importante da tanta gente, vediamo dalla lettura della tabella di sintetizzare alcuni risultati dei cambiamenti voluti dalla Direzione della nostra ASL:
- sono stati diminuiti i posti letto teorici del S. Luca, che passano da 222 a 208;
- all’Ospedale di Trecenta, nell’accorpare i posti letto di Geriatria, Medicina e Pneumologia (24+31+6), i conti non tornano. Invece di 61, il nuovo servizio multiplo, ha solo 57 posti letto perché 4, alla faccia delle richieste delle famiglie dei malati pneumologici altopolesani, sono passati alla Pneumologia di Rovigo (e i 4 di Pneumologia Subintensiva di Trecenta sono realmente operanti o, visto l’esodo massiccio e rapido di tanta attrezzatura verso la struttura pneumologica di Rovigo del Primario Dr. Milani esistono solo sulla carta?);
- la somma delle precedenti dotazioni teoriche delle Riabilitazioni era di 45 posti letto (Ortopedica 15, Pneumologica 10, Cardiologica 5 e Neurologica 15). Ora invece il nuovo reparto genericamente chiamato Riabilitazione, ha una dotazione, sempre teorica, di soli 35 posti letto (10 in meno dei precedenti). A parte il fatto che alcune Riabilitazioni, nonostante le promesse del Dr. Marcolongo non sono mai partite (anzi il precedente Reparto di Riabilitazione Pneumologica è stato chiuso), non è che come risultato finale avremo soltanto poco più di una seppur ottima Riabilitazione Ortopedica?

A queste osservazioni ricavabili dai succitati Decreti del Direttore generale dell’ASL 18 aggiungiamo:
che esistano seri dubbi che all’interno del nuovo reparto una vera Riabilitazione Neurologica, Cardiologica o Pneumologica. Il rischio reale è che i posti letto del S. Luca scendano sotto la pericolosa soglia dei 200;
che per il futuro del Reparto di oculistica del S. Luca ci preoccupa molto il provvedimento con cui il Dr. Marcolongo ha concordato di risolvere il rapporto di lavoro con il Dr. Stefano Fantinati. Con tale decreto infatti, il Direttore Generale dell’ASL 18, pur in presenza di un disavanzo di Bilancio 2005 superiore ai 51 milioni di euro, ha deciso di corrispondere al professionista di Oculistica Trecenta un’indennità supplementare pari a ben 24 mensilità dello stipendio. Pensate che ciò sia stato fatto dal Dr. Marcolongo per li posto o per farlo funzionare con altro professionista di eguale livello così da essere ricordato come un Direttore che per mantenere in funzione un servizio paga ben 2 stipendi?
perché se, come qualcuno li chiama, cosiddetti reparti “macedonia” come quelli che al S. Luca vedano messi insieme Medicina, Geriatria, Pneumologia e lungodegenza oppure le riabilitazioni di cardiologia, ortopedia, neurologia e pneumologica unite in una unica Riabilitazione, sono così utili, perché il Dr. Marcolongo non li organizza anche a Rovigo?
A conclusione di questo mio intervento, se l’argomento lo considerate importante per i cittadini altopolesani, Vi prego di intervenire per tutelare al meglio il S.Luca di Trecenta come ospedale di acuti alto polesane, ricordando sempre che per farlo nascere sono stati chiusi quelli di Badia Polesine, Castelmassa, Lendinara, e Trecenta .
Distintamente.
L’Assessore alla Sanità - Guglielmo Brusco

24.1.07

Le critiche dei sindaci alla gestione del San Luca

Cortesi nella forma ma pesanti nella sostanza le critiche alla gestione dell’ospedale di Trecenta che la delegazione incaricata del sopralluogo al San Luca rivolge al direttore generale dell’Azienda Ulss 18.
Nella
riunione della conferenza dei sindaci dell’Ulss tenutasi lo scorso 15 gennaio è stato comunicato l’esito della visita effettuata il 30 novembre 2006.

Dopo due pagine spese in una poco convincente giustificazione dell’accorpamento dei reparti di medicina, geriatria e pneumologia, il resoconto della delegazione cambia registro e fioccano critiche piuttosto dure.
Il sopralluogo, innanzi tutto, non ha convinto i sindaci sul mantenimento dei posti letto, che risulterebbero non conformi alle dotazioni previste dalle schede regionali.
Inoltre, il documento esprime una forte preoccupazione: che lentamente si stia innescando l’effetto ‘petalo’ e cioè la progressiva e silenziosa spoliazione di funzioni in modo da provocare e poi dimostrare che un certo servizio o reparto dell’ospedale di Trecenta non funziona, creando i presupposti per poterlo poi ridimensionare, o accorpare o, ancora, trasferire presso l’ospedale di Rovigo.
Una preoccupazione che prefigura l’esistenza di un vero e proprio programma per svuotare il San Luca, il cui autore non può che essere il direttore generale dell’Ulss.
E infatti, i membri della delegazione dei sindaci affermano che “i rappresentanti delle istituzioni non intendono assolutamente delegare alla Direzione Aziendale o alla Regione Veneto scelte azzardate che si riflettono negativamente sul territorio, mettendo in difficoltà i cittadini altopolesani e gli stessi amministratori”. Insomma, la misura è colma, d’ora in poi la vigilanza dei sindaci sull’operato del direttore generale dell’Ulss sarà molto più attenta e puntigliosa.
E i sindaci si appellano persino all’assessore regionale Flavio Tosi in cerca di un appoggio politico che contemperi lo strapotere del direttore generale “in particolar modo sugli atti fondamentali di programmazione”.
I sindaci, consapevoli che la legge affida al direttore generale la gestione di tutti gli aspetti sanitari dell’Ulss, concludono minacciando la mobilitazione della popolazione se non verranno richiesti e considerati i loro pareri.
Infine, l’esperienza del sopralluogo al San Luca fa affermare alla delegazione degli amministratori che è stato istituito il diritto dei comuni alla vigilanza sull’operato della direzione dell’Ulss, per evitare scelte azzardate e controllare il rispetto delle norme e dei tempi.

Questo, in sintesi, il resoconto presentato alla conferenza dei sindaci. Ciò che balza all’occhio è una netta caduta di fiducia nei confronti del direttore generale dell’Ulss. Troppi problemi e disservizi sono stati accumulati sul San Luca per effetto della gestione aziendale e ora i sindaci non si fidano più, vogliono essere consultati, e concordare e verificare le modifiche che si intendono introdurre nell’organizzazione ospedaliera.
Un’impostazione nuova che fa sperare in un’azione dei comuni a protezione della propria popolazione.


Pazienti e loro familiari del Reparto di Pneumologia di Trecenta
pressoPietro Tosarello
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14.1.07

Ulss 18, istruzioni per l’uso: la presentazione di reclami

E’ possibile presentare reclami sui servizi sanitari dell’Ulss presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) che l’azienda è tenuta per legge ad istituire e a far funzionare.
Chi dispone di un accesso a internet può collegarsi al sito
http://www.azisanrovigo.it/asl/ e cliccare sulla voce U.R.P. situata in alto a destra, di fianco al logo aziendale. Sono reperibili i numeri di telefono e di fax dell’ufficio e il regolamento di pubblica tutela che regola la materia per la presentazione di reclami e/o di proposte di miglioramento.
Tuttavia non è disponibile, come invece avviene per tante altre Ulss, un modulo che aiuti l’utente alla compilazione del reclamo. Non è necessaria una particolare formalità, non serve alcuna marca marca da bollo o autenticazione di firma.
Allo scopo di agevolare le segnalazioni degli utenti abbiamo perciò preparato uno schema ispirato ai moduli in uso presso altre aziende sanitarie. In fondo al modulo è stato riprodotto il regolamento di pubblica tutela.
Purtroppo non è tecnicamente possibile allegare il file in modo che possa essere scaricato sul vostro computer ma lo posso inviare per posta elettronica; scrivetemi a questo indirizzo:
tosarello@alice.it
Attenzione ai termini: il reclamo deve essere presentato entro 15 giorni dall’accaduto.
Il testo del modulo che abbiamo predisposto è il seguente:


Ufficio Relazioni con il Pubblico
Ospedale “Santa Maria della Misericordia”Viale Tre Martiri, 8945100 ROVIGO
Tel. 0425 394151 - Fax 0425 394440


NOME………………………..……………. COGNOME............................................................................................................
INDIRIZZO............................................................................................................

TELEFONO……………………….………..

DESCRIZIONE DEI FATTI OGGETTO DEL RECLAMO
(precisare chi era presente, cosa è accaduto, quando, dove e come)
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CONCLUSIONI (richieste e/o suggerimenti)
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Il sottoscritto autorizza il trattamento dei dati personali allo scopo di effettuare gli accertamenti in relazione al reclamo inoltrato.

DATA…………………….....…… FIRMA ................................................................................

Il reclamo può essere inviato per posta all’Ufficio Relazioni con il Pubblico o consegnato a mano allo stesso, presso
Corpo A piano rialzato (vicino alla Direzione Medica). Altre modalità sono indicate nell’art. 2, comma 2, del Regolamento di Pubblica Tutela.
• il reclamo deve essere presentato entro 15 giorni dall’accaduto, e non esclude la via legale, a tutela dei propri diritti.

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REGOLAMENTO DI PUBBLICA TUTELA
Art. 1 – Obiettivi
1. Il presente regolamento disciplina le modalità di presentazione, accoglimento e definizione del reclamo avverso di atti o comportamenti con i quali si nega o si limita la fruibilità delle prestazioni di assistenza sanitaria e sociale erogati da Aziende sanitarie o situazioni di disservizio che costituiscono violazione della L.n. 241/1990, dei principi della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27.1.1994, del DPCM 19.5.1995 nonché della Carta dei
Servizi aziendale, individuandone le procedure di gestione ed i relativi responsabili ai sensi dell'art. 4 della cit. L.n. 241/90.
Art. 2 - Modalità di presentazione di osservazioni, reclami, denunce ed opposizioni
1. Gli utenti, parenti o affini, gli organismi di volontariato e di tutela dei diritti afferenti l'Azienda sanitaria possono presentare osservazioni, reclami, denunce ed opposizioni contro gli atti o i comportamenti di cui all'art. l entro 15 giorni dal momento in cui l'interessato abbia avuto conoscenza dell'atto o comportamento lesivo dei propri diritti.
2. I soggetti di cui al comma 1 esercitano il proprio diritto rivolgendosi all'Ufficio Relazioni con il Pubblico dell'Azienda interessata con lettera o fax, oppure mediante colloquio o telefonata del quale l'addetto alla ricezione deve redigere apposita scheda-verbale. Alla segnalazione telefonica dovrà comunque seguire segnalazione scritta con lettera o fax oppure colloquio.
3. Qualora il reclamo o la denuncia sia presentata da soggetto diverso dal diretto interessato, l'Ufficio Relazioni con il Pubblico provvede a darne immediata comunicazione allo stesso ai sensi dell'art. 8 della L. n. 241/1990.
4. In caso di opposizione di quest'ultimo, la procedura è archiviata, ma l'Ufficio Relazioni con il Pubblico continua l'istruttoria per l'eliminazione dell'eventuale disservizio senza nessun riferimento ad esso.
5. La presentazione di detti reclami, denunce ed opposizioni non impedisce né preclude la proposizione di impugnative in via giurisdizionale o paragiurisdizionale.
Art. 3 - Procedure per la gestione del reclamo semplice
1. Qualora si tratti di semplici segnalazioni o di reclami e denunce di univoca ed immediata soluzione, il responsabile dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico provvede direttamente all'istruttoria, alla definizione e comunicazione della risposta all'utente su delega del Direttore Generale.
2. L'Ufficio Relazioni con il Pubblico provvede altresì a dare immediata comunicazione delle segnalazioni, reclami e denunce di cui al comma l, al responsabile della struttura primaria interessata e ad informare periodicamente il Direttore Generale sull'andamento degli stessi.
Art. 4 - Procedure per la gestione del reclamo complesso
1. Qualora si tratti di segnalazioni, reclami, denunce ed opposizioni di evidente complessità ovvero che non si prestino ad immediata definizione, l'Ufficio Relazioni con il Pubblico invia la documentazione relativa, accompagnata da ogni altra utile informazione, al responsabile della struttura primaria interessata, affinché provveda ad effettuare l'istruttoria, richiedendo relazioni o pareri ai responsabili di tutte le strutture operative coinvolte ed acquisendo ogni elemento necessario la definizione del reclamo.
2. L'istruttoria, che compete al responsabile della struttura primaria interessata, completa di adeguata relazione illustrativa e dell'indicazione delle misure e dei tempi ritenuti necessari per eliminazione dell'eventuale motivo del reclamo, deve essere trasmessa dallo stesso all'Ufficio Relazioni con il Pubblico. L'Ufficio Relazioni con il Pubblico predispone la risposta, a firma del Direttore Generale, da comunicare all'utente 30 giorni dalla data di ricezione del reclamo esso. La risposta deve indicare la possibilità di chiederne il riesame alla Commissione mista conciliativa.
3. Qualora, per la particolare complessità del caso, il procedimento non si sia concluso entro il termine di cui al comma precedente, l'Ufficio Relazioni con il Pubblico provvede a darne tempestiva comunicazione all'interessato motivando adeguatamente i motivi del ritardo.
Art. 5 - Commissione mista conciliativa
1. Qualora non si sia conclusa la procedura di cui all'art. 4 o l'utente non ritenga soddisfacente risposta ricevuta, può chiedere, entro 15 giorni dalla comunicazione della risposta di cui al comma 2 dell' art. 4, che l'esame della segnalazione, reclamo o denuncia venga deferito alla Commissione mista conciliativa.
2. La Commissione mista conciliativa (d'ora in poi la Commissione), istituita presso ciascuna Azienda sanitaria, è nominata dal Direttore Generale e dura in carica tre anni.
3. La Commissione è composta da:
- il presidente, designato dal Difensore civico regionale tenuto conto dei Difensori civici provinciali o comunali competenti per territorio, oppure di persone estranee all'Azienda che diano affidamento per obiettività e competenza, dandone comunicazione alla Rappresentanza della Conferenza dei Sindaci del territorio di riferimento;
- n. 2 membri designati dal Direttore Generale tra il personale dipendente dell' Azienda;
- n. 1 membro designato dalle associazioni di volontariato operanti nel settore socio-sanitario
- e n. 1 membro designato dagli organismi di tutela del diritto alla salute, iscritti al registro li cui all'art. 4 della L.r. n.40/1993 ed operanti nel territorio di riferimento dell'Azienda.
4. I membri decadono dalla nomina per la mancata partecipazione, senza giustificato motivo, a tre riunioni consecutive della Commissione.
5. I componenti della Commissione hanno diritto al rimborso delle spese di viaggio ai sensi della normativa vigente per il personale del S.S.N. Al Presidente della Commissione è, altresì, corrisposto una indennità di euro 67,00 al lordo delle trattenute di legge, per ogni giornata di partecipazione alle sedute.
Art. 6 - Funzionamento della Commissione mista conciliativa
1. Il funzionamento della Commissione e le prerogative del suo presidente sono definiti all'interno di ogni singola Azienda sanitaria, nel regolamento di pubblica tutela approvato dai Direttore Generale, sentita la Commissione stessa.
2. Il Responsabile dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico, entro 7 giorni dalla richiesta di riesame da parte dell’utente, ne da comunicazione al presidente della Commissione.
3. La Commissione esamina il reclamo sulla base della documentazione predisposta dall'Ufficio Relazioni con il Pubblico e può predisporre ulteriore attività istruttoria, compresa l’audizione dell'utente e di tutti i soggetti coinvolti.
4. Il riesame di cui al comma 1 dell'art. 5 si conclude con una decisione comunicata al Direttore Generale entro 60 giorni dalla richiesta di cui al comma 1.
5. Il Direttore Generale provvede, entro 15 giorni dai ricevimento della decisione di cui al precedente comma 4, a comunicare all'utente ed alla Commissione le determinazioni assunte in merito alla decisione stessa ed a quanto in essa eventualmente proposto ed osservato, adeguatamente motivando l' eventuale non accoglimento della stessa.
Art. 7 - Difensore civico regionale
1. L'utente, esperite le procedure di tutela previste dal presente provvedimento, può comunque accedere alle forme di tutela previste dalla L.R. 6.6.1998 n 28 istitutiva del Difensore civico regionale.
2. Il Difensore civico regionale, al fine di garantire omogeneità di comportamenti nell' esercizio della tutela delle Commissioni miste conciliative aziendali ed il monitoraggio dell'andamento dell' attività delle medesime, promuove incontri periodici tra i presidenti delle commissioni.
Art. 8 - Esercizio della tutela nelle strutture private
1. Il diritto alla tutela e le modalità per il suo esercizio di cui al presente regolamento sono estesi anche gli utenti di strutture sanitarie privare accreditate.
2. Le procedure di accreditamento e l'instaurazione dei rapporti con le Aziende sanitarie devono assicurare agli utenti delle strutture private la tutela prevista dal presente regolamento, prevedendo altresì che le Commissioni miste conciliative siano integrate da un membro delle strutture medesime.



12.1.07

Fiesso Umbertiano approva odg sul reparto di Pneumologia di Trecenta

Con Fiesso Umbertiano salgono a undici i comuni del distretto sanitario che hanno approvato un ordine del giorno col quale si chiede al direttore generale dell’Ulss 18:

-il ripristino dei posti letto e dei livelli di assistenza sanitaria già erogati dal reparto di pneumologia di Trecenta, prima dell’adozione del decreto n. 699 del 26/09/2006;

-che venga assicurata la presenza del personale medico e infermieristico proprio del reparto di Pneumologia;

-che non venga, in alcun modo, disperso il bagaglio di competenze maturato a Trecenta in anni di esperienza ospedaliera e domiciliare.

Ringraziamo gli amministratori comunali di Fiesso Umbertiano e degli altri comuni, in particolare in vista della riunione della conferenza dei sindaci convocata per il prossimo 15 gennaio.
Gli altri comuni che hanno approvato un ordine del giorno analogo sono:
Bergantino, Bagnolo di Po, Castelguglielmo, Ceneselli, Fratta Polesine, Lendinara, Melara, Occhiobello, Stienta e Trecenta.


Conferenza dei Sindaci Ulss, nuova riunione il 15 gennaio

Nemmeno Babbo Natale e la Befana hanno portato il verbale della Conferenza dei Sindaci dello scorso 20 novembre 2006.

Il 20 novembre 2006, cinquantadue giorni fa, si è svolta l’ultima riunione della Conferenza dei Sindaci, riunione in cui si è discusso, tra l’altro, del reparto di riabilitazione pneumologica dell’ospedale di Trecenta.

Il 30 novembre, quarantadue giorni fa, una delegazione della Conferenza dei Sindaci ha visitato il reparto del “San Luca” che ha assorbito le funzioni della riabilitazione pneumologica.

A distanza di tanto tempo non è ancora disponibile il verbale della conferenza dei sindaci del 20 novembre.

Della visita effettuata al San Luca il 30 novembre scorso si parlerà nella prossima riunione della conferenza dei sindaci, convocata per il prossimo 15 gennaio.
Quando verrà reso noto al pubblico, alla stampa, ai pazienti, l’esito del sopralluogo effettuato? Tra un altro mese, tra due? Quando la situazione sarà completamente diversa da quella verificata? Quando si sarà persa ogni memoria delle rassicurazioni (promesse) ricevute? Quando un nuovo decreto del direttore generale concentrerà l’attenzione dei cittadini su un altro argomento?

L’ordine del giorno della conferenza dei sindaci, convocata per il 15 gennaio, prevede:

1) Approvazione definitiva del Piano Locale della Domiciliarità
2) Comunicazione in ordine al sopralluogo effettuato presso l’ospedale “San Luca” di Trecenta, con i sindaci di Castelmassa, Badia Polesine, Trecenta e con l’assessore ai servizi sociali di Occhiobello
3) Presentazione da parte delle organizzazioni sindacali SPI-CGIL, FNP-CISL, UIL Pensionati, della Piattaforma di Negoziazione Sociale
4) Illustrazione del servizio di assistenza domiciliare oncologica da parte dell’Associazione di Volontariato A.N.T.
5) Comunicazione circa la situazione del servizio trasfusionale da parte del presidente dell’AVIS provinciale
6) Varie ed eventuali.

9.1.07

Castelguglielmo, il consiglio approva all'unanimità.

Anche il consiglio comunale di Castelguglielmo ha approvato, all’unanimità, un ordine del giorno che chiede al direttore generale dell’Ulss il ripristino dei posti letto e dei livelli di assistenza sanitaria già erogati dal reparto di pneumologia di Trecenta, prima dell’adozione del decreto n. 699 del 26/09/2006; che venga assicurata la presenza del personale medico e infermieristico proprio del reparto di Pneumologia; che non venga, in alcun modo, disperso il bagaglio di competenze maturato a Trecenta in anni di esperienza ospedaliera e domiciliare.
Il documento, approvato con la deliberazione n. 56 del 2006, accoglie sostanzialmente la proposta da noi avanzata a tutti i comuni del distretto sanitario.

Ringraziamo gli amministratori comunali.


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7.1.07

Il Comune di Bergantino approva documento sulla Pneumologia e sull’Ospedale di Trecenta

Il consiglio comunale di Bergantino, nella seduta dello scorso ventisette novembre, ha approvato un ordine del giorno per il reparto di pneumologia dell’ospedale di Trecenta. La deliberazione n. 57 è stata oggetto di ampia discussione.

Il Sindaco Antonio Fabbri ha introdotto l’argomento sottolineando l’importanza che il consiglio comunale, in analogia ai comuni limitrofi, si esprimesse in merito alla situazione del reparto di pneumologia dell’Ospedale di Trecenta.
Il consigliere di maggioranza Roberto Malaspina ha evidenziato come, nella conferenza dei sindaci, sia stato comunicato il provvedimento del direttore generale dell’Ulss (n. 699 del 26/09/2006) di riduzione dei posti letto del reparto di pneumologia dell’ospedale di Trecenta a due soltanto e che l’atto non è stato preventivamente valutato dai sindaci. Roberto Malaspina ha dichiarato che un atto del genere è contrario agli indirizzi regionali e che, di fatto, impoverisce la struttura sanitaria.
Il consigliere di minoranza Giovanni Rizzati ha affermato come il sindaco debba avere un mandato dal consiglio comunale per rafforzare la sua rappresentatività. Inoltre, ha dichiarato come sia una barbarie che i degenti in gravi difficoltà non possano essere assistiti dai parenti.
Il consigliere Adriano Stefanoni (minoranza) ha chiesto che nella stesura dell’ordine del giorno sia riconfermato il servizio per acuti.
Laura Negri (maggioranza) ha richiesto che il documento preveda che non sia smantellato l’ospedale di Trecenta.
Giovanni Rizzati ha proposto una breve sospensione della seduta per la stesura dell’ordine del giorno che è stata approvata all’unanimità.


Alla ripresa dei lavori il Sindaco ha dato lettura della proposta di ordine del giorno.
Il consiglio comunale, all’unanimità dei voti, ha così deliberato:
1)
di chiedere, al direttore generale dell’Ulss n. 18:
- il ripristino dei posti letto e dei livelli di assistenza sanitaria già erogati dal reparto di pneumologia di Trecenta, prima dell’adozione del decreto n. 699 del 26/09/2006 e, in particolare, dell’applicazione che ne è stata materialmente data;
- che venga assicurata la presenza del personale medico e infermieristico proprio del reparto di Pneumologia;
- che non venga, in alcun modo, disperso il bagaglio di competenze maturato a Trecenta in anni di esperienza ospedaliera e domiciliare.
2) di approvare l’allegato Ordine del Giorno sul reparto di pneumologia dell’ospedale San Luca di Trecenta.


Il testo del documento approvato (vedi punto 2) è il seguente:


Il Consiglio comunale di Bergantino

Nella seduta del 27 novembre 2006, all’unanimità
Preso atto del Decreto n. 699 del 26/09/2006 del Direttore Generale dell’Ulss rispetto alla nuova programmazione aziendale nel quale, fra le altre cose, si verifica la riduzione di n. 10 posti letto dell’Area Medica Multidisciplinare (Pneumologia – Geriatria – Medicina);
Chiede:
1) il ripristino dei posti letto e dei livelli di assistenza sanitaria erogati dal reparto dai reparti, ed in particolare da Pneumologia, dell’Ospedale di Trecenta, prima dell’adozione dell’anzidetto decreto;
2) che sia assicurata la presenza del personale medico e infermieristico proprio dei vari reparti;
3) che non venga in alcun modo disperso il bagaglio di competenze maturato a Trecenta in anni di esperienza ospedaliera e domiciliare;
4) che l’Ospedale di Trecenta mantenga l’indirizzo di Ospedale per acuti per cui è nato, potenziando e qualificando le risorse nel campo della prevenzione, date anche le caratteristiche ambientali del nostro territorio.


Ringraziamo gli amministratori comunali di Bergantino per l’attenzione dimostrata per i problemi dell’ospedale di Trecenta e dei pazienti pneumologici in particolare, per lo spirito unitario e concreto della discussione, per i contenuti dell’ordine del giorno approvato.