25.12.07

Approvati dal comune di Occhiobello i documenti sul San Luca

Nella seduta consiliare dello scorso 20 dicembre il consiglio comunale di Occhiobello ha approvato i documenti sul San Luca proposti dalla conferenza dei sindaci.
I documenti approvati sono quelli in data 22 ottobre e 29 novembre 2007.

23.12.07

Anche Trecenta approva i documenti sul San Luca, ma saranno gli ultimi


Anche il consiglio comunale di Trecenta ha approvato i documenti sul San Luca proposti dalla conferenza dei sindaci dell'Ulss 18.

Proprio a Trecenta c'era stato uno stop all'approvazione del primo documento, quello in data 22 ottobre, per l'intervento, durante la seduta consiliare, dell'assessore regionale Isi Coppola. Poi quel primo pronunciamento è stato integrato con un ulteriore elaborato, in data 29 novembre, nel quale sono state precisate le richieste dei sindaci.

Alla fine il tutto ha avuto l'approvazione del consiglio comunale ma dalle parole pronunciate dal sindaco Laruccia traspare un certo scetticismo e una sorta di promessa di iniziative più incisive. Il sindaco ha, infatti dichiarato che è "l'ultimo documento che noi faremo sull'ospedale San Luca"; qualora con esso non si ottenessero risultati, "adotteremo altre azioni".

Molti consigli comunali si riuniranno in questi ultimi giorni di dicembre. Appena possibile daremo conto dell'esito dei dibattiti sul San Luca.

18.12.07

Badia, il consiglio comunale propone una manifestazione davanti al San Luca



La discussione sui documenti per il rafforzamento del San Luca, proposti dalla conferenza dei sindaci a tutti i comuni dell'Ulss 18, ha coinvolto per quasi un'ora e mezza i consiglieri comunali di Badia Polesine.


Dai resoconti della seduta pubblicati sul Gazzettino e sul Resto del Carlino del 14 dicembre, si avverte un clima molto teso e polemico nei confronti della dirigenza dell'Ulss 18 e, in particolare, del suo direttore generale.


"Tutti ormai si rendono conto che si è arrivati ad un punto di non ritorno e, sull'onda delle tante iniziative avviate in questi ultimi anni, non c'è più tempo da perdere". "Nessuno lo ha detto apertamente, ma tutti sperano che Marcolongo (il direttore generale dell'Ulss) non venga più riconfermato". (Il Gazzettino).


«II nostro ospedale — ha detto il consigliere Giovanni Rossi — de­ve tornare ad essere operativo 24 ore al giorno, non è accettabile che il pronto soccorso e altri repar­ti funzionino solo fino alle 17». «E' giunto il momento di alza­re i toni — ha ribadito il sindaco Paolo Meneghin — anche in vista della imminente nomina del nuovo direttore generale». (Il Resto del Carlino).

Tutti si sono ritrovati nella proposta di dar vita ad una manifestazione davanti al San Luca. Un'idea che era stata avanzata a Trecenta lo scorso 7 settembre in un dibattito pubblico ma che poi non aveva avuto seguito. Ora è un intero consiglio comunale a proporlo e il sindaco di Badia si è impegnato a raccordarsi coi sindaci dell'altopolesine per concretizzare questa intenzione.


I documenti del 22 ottobre e del 29 novembre sono stati approvati all'unanimità.

13.12.07

Sportello cancro

RISORSE INTERNET



"Sportello cancro" è la sezione maggiormente consultata del sito internet del Corriere della Sera. Non si occupa solamente di patologie legate al cancro ma spazia su vari aspetti della salute. Una risorsa veramente ricca e utile anche per i medici.

Partendo dal link principale si possono consultare liberamente le sottosezioni:

TUTTI I VIDEO dove sono disponibili tutte le puntate online della rubrica video «Salute» di Corriere.it;

L'ESPERTO RISPONDE dove gli specialisti rispondono alle domande dei lettori in tre forum dedicati a fegato, rene e nutrizione;

ESAMI DI LABORATORIO con una sintetica «biblioteca» dei principali valori che si possono trovare sul referto degli esami del sangue;

CENTRI D'ECCELLENZA, per sapere dove ti curano meglio: in Italia ed Europa;

DIZIONARIO MEDICO

OK LA SALUTE PRIMA DI TUTTO

6.12.07

San Luca, un documento integrativo da approvare nei consigli comunali


Francamente, dopo quanto accaduto in consiglio comunale a Trecenta (si veda il post “Trecenta, battuta d'arresto sul San Luca”) eravamo pessimisti sul destino del documento approvato all’unanimità dalla conferenza dei sindaci lo scorso 22 ottobre.

Invece no! Rassicurata l’assessore regionale Isi Coppola, promotrice del ritiro del punto all’ordine del giorno a Trecenta, circa lo scopo del confronto fra le dotazioni di organici e posti letto degli ospedali di Trecenta e di Adria, la cosa ha ripreso fiato. Tutto sommato, integrando il precedente documento, il testo approvato il 29 novembre rafforza le critiche rivolte alla gestione dell’Ulss e chiede qualcosa di preciso e concreto alla giunta regionale e alla direzione dell’Ulss.

Intanto però, da quando è iniziata la discussione lo scorso 30 agosto, sono passati tre mesi, e ora dovranno essere convocati i consigli comunali. Tanto, forse troppo tempo. Troppo per l’urgenza dei problemi dell’ospedale di Trecenta, per l’incalzare degli svuotamenti, degli accorpamenti, delle perdite di personale.
Per il momento, a quanto ne sappiamo, soltanto il comune di Bosaro è riuscito ad approvarlo lo scorso 4 dicembre.
Pubblico di seguito il documento integrativo approvato dalla conferenza dei sindaci il 29 novembre scorso. Per farsi un’idea complessiva del risultato, considerarlo unitamente a quello approvato il 22 ottobre.

---- inizio documento
INTEGRAZIONE AL DOCUMENTO SULL’OSPEDALE “S. LUCA” DI TRECENTA, APPROVATO ALL’UNANIMITA’ DALLA CONFERENZA DEI SINDACI DELL’AZIENDA ULSS 18 – ROVIGO, IL 22/10/07

Premessa

La Conferenza dei Sindaci, riunitasi il 22 ottobre 2007, ha approvato all’unanimità un documento riguardante la difficile situazione in cui versa l' Ospedale “San Luca” di Trecenta, Ospedale per acuti in rete, dopo aver analizzato le tabelle 1 e 2 allegate allo stesso documento e ricavate dalla DGRV N. 751 (allegati B e C) del 11.03.05, avente in oggetto la L.R. n. 5 del 5.03.96 art. 14: modifica attinente ad aspetti gestionali e strutturali delle schede di dotazione ospedaliera di cui alla L.R. n. 39/1993, approvate con D.G.R.3223 del 8.11.02 e dal Decreto n. 921 del 14.12.06 del Direttore Generale Ulss 18 – RO: Programmazione Ospedaliera Aziendale pubblica e privata-ricognizione apicalità e posti letto al 14.12.06.
Con il documento approvato, la Conferenza dei Sindaci del 22/10/07 ha dato mandato al Presidente della Conferenza dei Sindaci, alla Rappresentanza, ai Presidenti dei due Distretti (Sindaco di Rovigo e di Badia Polesine) e al Sindaco di Trecenta di rappresentare la Conferenza negli incontri che sarebbero stati programmati con la Giunta Regionale.
In data 5 novembre ’07, si è tenuto un incontro con gli Assessori Regionali, Renzo Marangon e Isi Coppola, con il Consigliere Regionale Carlo Alberto Azzi, con il Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Azienda Ulss di Adria, con i Sindaci di Trecenta e Badia Polesine e con la Rappresentanza dei Sindaci dell’Azienda Ulss 18 di Rovigo, da cui è emersa la necessità di affidare ad un Gruppo di lavoro la valutazione di elementi di integrazione da apportare al documento.
Il Gruppo di lavoro, formato dalla Rappresentanza dei Sindaci e dal Sindaco di Trecenta e Badia Pol., supportato da alcuni pareri tecnici, e riunitosi in data 19/11, ha redatto il presente documento da inviare agli Assessori Regionali Isi Coppola e Renzo Marangon, al Consigliere Regionale Carlo Alberto Azzi e a tutti i Sindaci dell’Azienda Ulss 18.

Precisato

che il confronto tra le schede Ospedaliere di Trecenta e di Adria aveva come unico obbiettivo quello di richiamare l’attenzione delle istituzioni sulle criticità operative che negli ultimi anni si sono venute a creare nell’Ospedale “San Luca” di Trecenta.

Premesso

che l’Ulss 18 di Rovigo è dotata di 15 Dipartimenti Clinici, di cui uno solo con sede a Trecenta (Dipartimento di Continuità Assistenziale), che delle 41 SOC (Strutture Operative Complesse) che costituiscono i dipartimenti solo 3 hanno sede a Trecenta (Terapia intensiva, Area medica e Chirurgica). Pur tenendo conto delle peculiarità che caratterizzano e diversificano i due Presidi Ospedalieri di Rovigo e Trecenta, risulta evidente che la maggior parte delle competenze cliniche e gestionali sono concentrate presso il Presidio di Rovigo e che il modello di un unico Ospedale su due sedi distanti fra loro oltre 30 Km e con Direttori di SOC impegnati su due Reparti ha nel tempo ridotto per tipologia e quantità le attività specialistiche eseguite presso l’Ospedale di Trecenta

Tutto ciò premesso

si ritiene di fondamentale importanza per il rilancio operativo dell’Ospedale “San Luca” di Trecenta, fargli riavere una maggiore autonomia funzionale, clinica e gestionale, come previsto ai sensi della DGRV n° 3223 del 8 novembre 2002, per un ospedale di rete con funzioni per acuti e sede di Pronto soccorso.

A tale scopo

si sollecita una rapida riorganizzazione della struttura ospedaliera di Trecenta che preveda almeno due Dipartimenti autonomi cui ricondurre Strutture Operative Complesse (SOC) e Semplici Dipartimentali (SOC Dpt), in grado di fornire risposte adeguate alla domanda di salute, derivante dalle più comuni e frequenti patologie presenti nel territorio, di tutta la popolazione e in particolare di quella Altopolesana, senza con questo disconoscere la valenza di eccellenze all’interno del “San Luca” quali Chirurgia toracica e protesica.
Indica

quale proposta organizzativa, aperta comunque al confronto con la Direzione Aziendale, che non comporti aggravio di spesa e sia in linea con le Deliberazioni Regionali, la seguente:

a) istituire presso il Presidio Ospedaliero di Trecenta almeno due Dipartimenti strutturali autonomi di cui uno Medico Multidisciplinare (l’attuale Dipartimento di Continuità Assistenziale con le dovute integrazioni) e uno Chirurgico e dell’Urgenza
b) prevedere nei Dipartimenti, oltre alle attuali SOC e SOS Dpt, un numero adeguato di SOS Dpt che garantisca una reale autonomia clinica e gestionale soprattutto nelle branche specialistiche mediche e chirurgiche
c) riacquisire le SOC di Pronto Soccorso e di Radiologia con relative le apicalità.

Auspica

la discussione e la condivisione del presente documento integrativo a quello approvato in data 22/10/07 dalla Conferenza dei Sindaci, da parte dei Consigli Comunali, le cui delibere saranno inviate, a cura del Presidente della Conferenza dei Sindaci, all’attenzione del Presidente della Regione del Veneto e della Giunta regionale.
Rovigo, 29 novembre 2007
---- fine documento

Occhiobello, questa sera di parla del punto sanità

Questa sera, giovedì 6 dicembre 2007, ore 20,30
presso l'Auditorium Comunale di Via Amendola (S.Maria Maddalena)
il Comitato per la difesa del punto sanità animerà una serata per raccogliere il parere dei cittadini su "disagi, lunghe liste d’attesa, mancanza di spazi, tempi lunghi per prelievi, ecc…".

Maggiori informazioni sul sito web del comitato
Salviamo il Punto Sanita' - Home page

4.12.07

Ulss 18, ‘razionalizzato’ anche il patrono


La fregola efficientistica di razionalizzare ogni cosa che abbia a che fare con l’Ulss 18 ha spinto i dirigenti della stessa a ‘unificare’ il santo potrono. L’Ulss ha sede a Rovigo? Ebbene, che il patrono sia San Bellino per tutti!
E così, lo scorso 26 novembre, quanti a Badia, Lendinara, Castelmassa e Occhiobello si sono recati ai punti sanità si sono trovati davanti a un cartello che li informava della chiusura per la festività del patrono. Stessa sorte a quanti si sono recati all’ospedale “San Luca”, a Trecenta, per ritirare qualche referto o per prendere un appuntamento.

Quando a Lendinara si festeggerà la Beata Vergine del Pilastrello, i cittadini troveranno chiuso il comune, le poste e le banche ma, inaspettatamente, il punto sanità sarà aperto; non lo saprà nessuno ma sarà aperto. Lo stesso accadrà per San Martino a Castelmassa, per San Teobaldo a Badia, per San Lorenzo a Occhiobello e per San Giorgio a Trecenta.

Ma volete mettere l’efficienza!

22.11.07

Occhiobello, consegnate ai partiti le richieste del comitato per il punto sanità


Lo scorso 12 novembre 2007, a Occhiobello, il Comitato per la difesa del Punto Sanità ha incontrato i partiti politici polesani.

Ai partecipanti è stato consegnato un documento con le richieste maturate nel comitato dopo l'esperienza di due anni di 'privatizzazione' del servizio.

Il sito web del comitato di Occhiobello è consultabile cliccando qui.

Dal comitato informano che:

Abbiamo una nuova sezione nel nostro sito (sezione documenti il cui link è http://puntosanita.occhiobello.altervista.org/puntosanita/?Documenti) nella quale è disponibile per il download il documento consegnato la sera stessa del 12 ai politici presenti.

Interessante anche seguire la Cronologia degli eventi.


19.11.07

ADI, mancano le ‘perette’

Parlarne è un po’ imbarazzante. La cosa potrebbe far sorridere chi ha la fortuna di non dover affrontare questi problemi.
Per due settimane di seguito ho trovato l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) priva delle cosiddette ‘perette’ per i pazienti che, a causa delle patologie di cui sono affetti, devono essere sottoposti a clistere. In particolare, a causa della mancanza di mobilizzazione, sono le persone costrette a letto le più soggette a questo tipo di trattamento.
Gli operatori mi dicono che richiedono da quattro settimane, senza esito, il rinnovo della fornitura.

Spesso, quando si sollevano critiche alla gestione dell’Ulss, si suscita persino qualche fastidio. In questi termini si è espresso il Sindaco di Rovigo il giorno della posa della prima pietra della nuova struttura dell’ospedale di Rovigo (si veda il Resto del Carlino del 17 novembre 2007).
Da parte dei massimi dirigenti dell’Ulss, invece, il ritornello, di fronte alle critiche, è il solito “noi siamo tecnici”, “noi abbiamo le competenze per …” oppure “voi non sapete …”. Già, è vero: non siamo tecnici, perché non abbiamo un diploma di ‘paziente’ o di ‘familiare di paziente’; non siamo competenti e non possiamo sapere, perché ci troviamo soltanto a subire e non a gestire i problemi di salute. Ma non mi pare che per garantire la regolarità di forniture di ordinaria amministrazione ci sia bisogno di un master alla Bocconi!

E allora, sperando di non infastidere ulteriormente il sindaco di Rovigo e parafrasando la pubblicità di un noto lassativo, si potrebbe dire: “Ai bravi amministratori della sanità, la dolce Euchessina”.
E per gli altri?
Che i penta” :-)



16.11.07

Operazione macedonia per i servizi di neuropsichiatria infantile e disabilità evolutiva

DOCUMENTO

Ennesima ‘riorganizzazione’ per servizi sanitari e socio-sanitari. Questa volta sono coinvolti i servizi di Neuropsichiatria Infantile e Disabilità.
Del servizio di Neuropsichiatria Infantile (NPI) dell’Ulss n. 18 ci siamo occupati su questo blog nelle scorse settimane. Si veda in proposito il post del
22 ottobre 2007.
Riprendiamo il tema per ospitare un documento sottoscritto da tutti gli operatori della Struttura Operativa Semplice (SOS) di NPI che si occupa di bambini/ragazzi (età da 0 a 18 anni). Gli utenti attualmente vengono assistiti da un’equipe di specialisti che li segue anche nel percorso scolastico.

In questi ultimi anni il servizio di Neuropsichiatria Infantile ha perso molto personale per mobilità o per pensionamento.
La lettera, inviata ai massimi dirigenti dell’Ulss 18 e, per conoscenza, alle organizzazioni sindacali, esamina criticamente la proposta di riorganizzazione che coinvolge il servizio gestito dagli operatori stessi e il servizio di Disabilità che, per sua natura, è indifferenziato per età e non altrettanto strutturato per il lavoro d’equipe.
La materia è specialistica ma riguarda una quantità di utenti particolarmente vulnerabili e, pertanto, da parte di tutti, va fatto uno sforzo per comprendere quanto sta accadendo.


-------------inizio DOCUMENTO


Al Direttore Generale
Al Direttore Sanitario
Al Direttore Sociale
Al Responsabile del Distretto
Al Direttore Dipartimento Materno Infantile e della Famiglia
Al Responsabile U.O.C. Pediatria
Al Responsabile S.O.S. NPI e Disabilità in Età Evolutiva


e, per conoscenza


Al Responsabile Sindacato AUPI
Al Responsabile Sindacato CISL
Al Responsabile Sindacato UIL


OGGETTO: Comunicazione.


In merito alla proposta di riorganizzazione della SOS N.P.I. e Disabilità Evolutiva proposta dal Direttore Sociale, gli Operatori del Dipartimento Materno Infantile e della Famiglia, affermano quanto segue:


1. La presa in carico dei minori, siano essi disabili o meno, prevede una specificità operativa che richiede alla base una formazione specifica, una visione evolutiva e complessa del mi­nore e della sua famiglia, all'interno del contesto di vita dello stesso (scuola, tempo libero ...) non riducibile ad una valutazione in sede di UVMD. Prevedere un intervento, separato tra sanitario e sociale è contrario a tutte le linee legislative e tecniche esistenti nel trattamen­to dei disturbi o disagi in Età Evolutiva per l'efficacia della cura, della riabilitazione e dell'integrazione: non si può intervenire sul bambino senza coinvolgere la famiglia e le agenzie socio-educative e terapeutico-riabilitative in un progetto comune di cambiamento. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha posto questi concetti alla base dell'ICF (nuovo strumento di classificazione e descrizione della disabilità). La nuova riorganizzazio­ne a tale proposito porta in sé il rischio di trasformare (per quanto riguarda l'utenza certifi­cata ai fini del sostegno scolastico) ciò che avviene naturalmente, come prassi lavorativa consolidata da anni di esperienza e che è contraddistinta dalla multidisciplinarietà dell'intervento, in un iter a grossa valenza burocratica e dispendioso in termini di tempo de­gli operatori coinvolti.


2. L'organizzazione proposta è attualmente adottata solo in due ULSS del Veneto: L'Azienda Socio Sanitaria di Thiene e quella di Bassano. Contattati gli operatori di codeste Aziende, gli stessi segnalano difficoltà di integrazione dei Servizi di Riabilitazione e problemi a ga­rantire un servizio integrato e qualificato all'utenza intesa come singolo o struttura (minore, famiglia, scuola, agenzie di integrazione sociale e educative extra scolastiche).


3. L'attuale organizzazione della nostra Azienda, in essere dal 2000, non ha avuto riscontri negativi da parte dell'utenza. Non vengono negate che esistano delle criticità e nulla ci im­pedisce di discutere per migliorare la situazione, ma le difficoltà principalmente, derivano dal sovraccarico operativo dei singoli professionisti, conseguente alla quiescenza e alla mo­bilità degli stessi:
- 4 Neuropsichiatri con contratto Sumai: non è stata attivata alcuna sostituzione;
- 4 Assistenti Sociali solo 1 è stata sostituita;
- 4 Psicologi non è stata attivata alcuna sostituzione.


4. Da sempre le famiglie residenti nel territorio dell'ULSS 18 di Rovigo hanno avuto una continuità di interventi da parte del Servizio NPI dalla presa in carico alle dimissioni o al momento del passaggio all'Età Adulta. La stesura del Protocollo Operativo che prevede la predisposizione del relativo "Modulo di Passaggio" tra la SOS di NPI e il Dipartimento Età Adulta, di recente applicazione, ha finora garantito un passaggio fluido tra le due realtà aziendali, ben capito dalle famiglie che lo hanno accettato come naturale evoluzione del per­corso socio-riabilitativo del proprio figlio. Un precoce inquadramento dei minori certificati, disabili (disabili riconosciuti con la certificazione della Commissione Invalidi) e non all'interno del Dipartimento della Disabilità (0 - 100 anni), rischia di avere un forte impatto emotivo con ricadute negative sul piano della progettualità che la famiglia, scuola e altre istituzioni avranno sul minore stesso.


5. Rispetto alla nuova proposta organizzativa, rimane aperto il dubbio relativamente alla mo­dalità di presa in carico di tutta quella utenza che non ha le caratteristiche per essere certificata ai fini del sostegno scolastico, ma che necessità di interventi multidisciplinari che at­tualmente vengono svolti, attraverso l'utilizzo dell'Equipe, dagli operatori della SOS NPI Neuropsichiatri, Psicologi, Assistenti Sociali, Fisioterapisti, Logopedisti, Ortottista, Educa­tori, Operatori Socio Sanitari. Tale strumento strategia che caratterizza il lavoro degli Ope­ratori appartenenti alla Sos di NPI è sicuramente più agile nella sua attivazione e meno di­spendioso in termini economici rispetto ad una convocazione di UVMD.

Gli Operatori (seguono trenta firme)

-------------fine DOCUMENTO

11.11.07

Trecenta, battuta d'arresto sul San Luca

Incredibile quanto accaduto nell'ultimo consiglio comunale di Trecenta. Appositamente convocato per discutere ed approvare il documento sul San Luca, proposto dalla conferenza dei sindaci dell'Ulss 18 e di cui lo stesso Comune di Trecenta è stato promotore, si è concluso con un nulla di fatto.
Il fatto meriterebbe molte riflessioni, per nulla confortanti, ma mi limito per il momento a riportare la cronaca della seduta consiliare pubblicata dal Gazzettino.

------------inizio documento

Il Gazzettino, 11 novembre 2007

TRECENTA Il documento, ritirato, sull’ospedale San Luca spacca la maggioranza di centrodestra
Il futuro del nosocomio e di Marcolongo a paragone con la situazione esistente ad Adria

Le ha tentate tutte il sindaco Antonio Laruccia per far approvare dal consiglio comunale il documento sul San Luca; alla fine ha però dovuto cedere alle pressioni di An, rappresentata tra il pubblico anche da Isi Coppola. Lo scontro con Renzo Marangon, che di quel documento sembra essere l'occulto ispiratore, è stato dunque vinto dall'assessore regionale al bilancio, che non ha nemmeno atteso la fine della seduta per avere la certezza che non se ne sarebbe fatto nulla. Un consiglio comunale monotematico su un documento, già approvato dalla conferenza dei sindaci e giunto "clandestinamente" sul tavolo di Galan, che la stessa conferenza dei sindaci ha successivamente rinnegato, proponendo di contrapporne uno di stile e toni diversi, pur con il medesimo fine: veder tornare alla piena funzionalità il monoblocco ospedaliero altopolesano.
Peccato originale del documento era il paragone del San Luca con l'ospedale di Adria: pari popolazione, analoghi problemi di territorio e viabilità, ma trattamenti diversi. Alla Coppola, ed ai sindaci dell'Ulss 19, il contenuto del documento non era piaciuto, anche perché rischiava di scatenare un'assurda guerra tra poveri. Argomentazione questa condivisa anche da Paola Panziera, la quale annuncia in ogni caso il voto favorevole di Rc, pur giudicando il documento carente in fatto di critiche all'operato di Marcolongo. Di fronte alla prospettiva della stesura di un nuovo testo, che auspica «rafforzativo rispetto a questo, assai debole», Gilberto Bianchini si mostra contario alla sua immediata approvazione.
A questo punto della seduta il vicesindaco Elia Bellotti, a nome anche di altri due consiglieri di An (ai quali in seguito si associa l'"esule" Zancanella), chiede il ritiro del documento, ritenuto "inutile", in attesa della riunione della conferenza dei sindaci, prevista per il 19 novembre e destinata a produrne uno nuovo. I consiglieri azzurri appaiono visibilmente disorientati, al punto che Dorino Conte chiede «una sospensione per una riunione del gruppo di FI». Per evitare il peggio interviene il sindaco, il quale concede una pausa per «una riunione di maggioranza», da cui scaturisce la proposta di rinvio della discussione sul tema San Luca per «non creare sovrapposizioni e rispettare la volontà della conferenza dei sindaci». Proposta che viene accolta con il solo voto contrario dei tre consiglieri di "Trecenta cambia" (a favore: maggioranza, Bianchini e Zancanella).
Ancora prima che si apra la seduta, il circolo locale di An si dice «fortemente amareggiati dalla piega del confronto che poco porta di concreto al nostro ospedale, se non continue discussioni e documenti spesso frettolosi e di facciata. Continuare a creare un'immagine negativa è deleterio per la crescita e lo sviluppo dell'ospedale. L'allarmismo strumentale della sinistra a nulla gioverà, ma avrà come unico risultato (sperato?) la disaffezione totale dei cittadini alla struttura». Il Prc pone invece una serie di domande: «Il sindaco Laruccia è in grado di dare seguito alle forti e giuste dichiarazioni, contrarie alla gestione del San Luca portata avanti da Marcolongo? Nel caso Marcolongo fosse purtroppo riconfermato alla guida dell'Ulss 18, è azzardato pensare di ringraziare per questo risultato, quale estimatore e sostenitore dell'attuale direttore generale, proprio il partito di An? E se Alleanza nazionale agirà per farci avere, ancora per anni, l'attuale direttore generale alla guida dell'Ulss 18, se i dati del San Luca sopra riportati sono veri, ci può spiegare il perché di tanta sua stima nei confronti di Marcolongo?»
Francesco Romani
------------fine documento

Punto sanità di Occhiobello, il comitato incontra i partiti


Domani, lunedì 12 novembre 2007


Riportiamo l'annuncio di una importante iniziativa messa in cantiere dal comitato per la difesa del punto sanità di Occhiobello (vedi il sito web).


«Vogliamo capire cosa intendono fare i nostri politici per la sanità del nostro territorio». E' questo l'appello lanciato dal comitato intercomunale per il ripristino del Punto sanità pubblico, a due anni dalla sua chiusura e dal trasferimento delle prestazioni alla Casa di cura e nella palazzina ex Cassa di Risparmio a Santa Maria. Il comitato ha organizzato per domani sera alle 20.30, nella sala consiliare del comune di Occhiobello, un incontro con le segreterie altopolesane di tutti i partiti politici per chiedere lumi su come la politica intende muoversi sulla vicenda Punto sanità, a poche settimane dalla scadenza del trasferimento delle prestazioni in Casa di cura, che con tutta probabilità verrà prorogato dall'Ulss18. L'incontro non sarà un'assemblea pubblica, ma sarà comunque aperta alla partecipazione dei cittadini.

«In questi mesi - ha dichiarato in conferenza stampa una delle portavoce del comitato Doriana Corà - c'è stato molto silenzio da parte dei nostri politici sulla vicenda, mentre i problemi sono rimasti gli stessi: lunghe liste di attesa, gli specialisti di fiducia attivi nell'ex mutua che ora sono stati trasferiti in altri ambulatori altopolesani e soprattutto il servizio di base di pediatria, ora presente a Ficarolo con grandi disagi per i genitori che devono percorrere oltre 20 chilometri per arrivare all'ambulatorio».

Insomma, quello che il comitato tornerà a richiedere anche lunedì è che politici e amministratori si mobilitino per il ripristino del Punto sanità pubblico, pur riconoscendo il ruolo svolto dalla Casa di cura e dagli investimenti per migliorare i servizi fatti negli ultimi mesi. «Non abbiamo nulla contro il privato - ha aggiunto Stefano Cantelli - però abbiamo dati che confermano come nonostante la chiusura del Punto sanità di Occhiobello e lo smantellamento di altre strutture sul territorio i costi dell'Ulss 18 sono comunque aumentati, con un peggioramento complessivo dei servizi. Vogliamo capire il perchè». Sulla proposta avanzata invece dalla Casa di cura di farsi carico del ripristino dell'ex Punto sanità di via Eridania, il comitato si mantiene ancora cauto nell'esprimere giudizi. «Non abbiamo ancora una posizione definita - dice Corà - ci riserviamo una valutazione più attenta dopo aver sentito il parere di partiti e amministratori. La nostra mobilitazione comunque continuerà anche dopo l'incontro di domani».


31.10.07

Diamo vita all'ospedale di Trecenta

Questa mattina si è svolta al San Luca una iniziativa sindacale di Cgil, Cisl e Uil di cui avevamo dato notizia nei giorni scorsi.


Un buon numero di lavoratori ha raccolto l'invito delle organizzazioni sindacali. Inoltre, numerosi cittadini si sono presentati a sostenere il sindacato in questa battaglia per l'ospedale di Trecenta.

Se l'inizio di questa vertenza è stato buono, ora si tratta di saldare il movimento dei lavoratori con i diversi soggetti che agiscono nella società al fine di definire una strategia e iniziative comuni. L'obiettivo non è solo la difesa dell'ospedale ma di ridare nuova vita al San Luca in un ambito di piena integrazione delle politiche socio-sanitarie nel territorio.

Durante il sit-in è stato distribuito un volantino di cui riproduciamo il testo qui sotto.

-----------------

Diamo vita all'ospedale di Trecenta

I lavoratori dell’ospedale di Trecenta

sono stanchi di assistere impotenti al lento ma costante indebolimento di un ospedale che non ha ancora assunto un vero ruolo centrale e riconosciuto da parte della popolazione
  • che continua a perdere pezzi importanti in termini di servizi e di personale, alimentando un senso di profonda incertezza per il suo futuro.
  • Per questo, oggi, alziamo la nostra voce in difesa di una struttura fondamentale per la salute dei cittadini

    • Contro la politica degli annunci di questa Direzione e la mancata attivazione di programmi seri d’investimento sul personale
    • Contro i tagli dei servizi e per il mantenimento di una vera struttura per acuti degna di questo nome che assicuri la piena funzionalità dei servizi fondamentali nelle 24 ore
    • Per l’adeguamento degli organici e l’avvio di una politica di attrazione per le alte professionalità e le specialistiche
    • Contro la smobilitazione dei servizi nei punti sanità e nel territorio dell’alto Polesine e per una piena integrazione delle politiche socio-sanitarie

    Chiediamo ai sindaci, alle istituzioni, alle associazioni e ai comitati spontanei dei cittadini, di sostenere questa battaglia per il diritto ad una sanità pubblica e di qualità, più vicina ai bisogni delle persone.
    Sosteniamo tutti insieme, la richiesta di avvio di un confronto con la Direzione Generale dell’ULSS 18 e l’Assessore regionale alla sanità, per la definizione di un progetto condiviso per il rilancio dell’ospedale di Trecenta.

    -----------------

    28.10.07

    San Luca, il documento approvato dalla conferenza dei sindaci il 22 ottobre

    DOCUMENTO

    Pubblichiamo il documento approvato dalla conferenza dei sindaci dell'Ulss 18 sulla situazione del San Luca di Trecenta. Sarà discusso in tutti i consigli comunali nelle prossime settimane e le deliberazioni adottate verranno inviate alla giunta e al presidente della stessa, competente quest'ultimo alla nomina dei direttori generali delle Ulss del Veneto, il cui incarico scadrà il prossimo 31 dicembre.

    Il documento chiede un incontro urgente alla giunta regionale per ridare dignità e autonomia funzionale al San Luca e per rivendicare ai comuni competenze di programmazione sanitaria e di controllo rispetto ai direttori generali.

    Se ne è discusso nelle riunioni preparatorie tenutesi a Trecenta il
    30 agosto e il 4 ottobre scorsi ma, alla fine, non ha trovato l'accordo di tutti la richiesta di un cambio di direttore generale, figura che avrebbe dovuto essere individuata in un polesano.

    Avvertenze: il testo fa riferimento a due tabelle allegate. Si riferiscono ad un confronto fra le dotazioni sanitarie dell'alto polesine e del basso polesine. Per motivi tecnici non è possibile riprodurle adeguatamente. Posso mandarle per e-mail. Dell'ospedale San Luca la conferenza dei sindaci si è occupata anche in altre occasioni: si consultino in proposito i post sulle riunioni del 20 novembre 2006 e del 15 gennaio 2007.

    Ecco il testo approvato dalla conferenza dei sindaci.


    --------------- inizio documento

    Conferenza dei Sindaci


    DOCUMENTO APPROVATO ALL’UNANIMITA’ DALLA CONFERENZA DEI SINDACI DELL’AZIENDA ULSS 18 - ROVIGO

    La Conferenza dei Sindaci riunitasi il 22 ottobre 2007 ha discusso, su proposta dell'Amministrazione Comunale di Trecenta e di un gruppo di Sindaci del Distretto 2 - Alto Polesine, della difficile situazione dell' Ospedale San Luca di Trecenta, Ospedale per acuti in rete e analizzate le tabelle 1 e 2 in allegato, tratte dalla delibera di Giunta N. 751(allegati B e C) dell'11.03.05 avente in oggetto la L.R.n.5 del 5.03.96 art. 14: modifica attinente ad aspetti gestionali e strutturali delle schede di dotazione ospedaliera di cui alla L.R.n.39/1993, approvate con D.G.R.3223 dell'8.11.02; e dal Decreto n. 921 del 14.12.06 del Direttore Generale ASL 18 – RO: Programmazione Ospedaliera Aziendale pubblica e privata-ricognizione apicalità e posti letto al 14.12.06,

    Tenuto conto

    • che la comunità dell'Alto Polesine ha già contribuito alla ristrutturazione della rete ospedaliera regionale con la scelta condivisa di disattivare i quattro ospedali del suo territorio per farli confluire in un unico ospedale più moderno e funzionale: il San Luca.

    Preso atto

    • delle sostanziali differenze venutesi a creare, a seguito di scelte aziendali non condivise con il territorio e non coerenti con le schede regionali, tra gli Ospedali di Trecenta e di Adria, entrambi ospedali per acuti in rete con Pronto Soccorso della provincia di Rovigo, che servono rispettivamente: l'Alto Polesine con una superficie di 581 Kmq e 84.000 abitanti ed il Basso Polesine con una superficie di 739 Kmq e 72.000 abitanti, differenze che si evidenziano, nelle suddette tabelle 1 e 2, sia nel numero dei posti letto che, ancora di più, nel numero delle apicalità (primariati).
    • del crescente malumore, disagio e rabbia dei nostri cittadini che reclamano il diritto alla salute di cui si sentono, negli ultimi anni, in parte privati.

    Chiede

    un incontro urgente con la Giunta regionale e in particolare con l’Assessore alle Politiche Sanitarie D.ssa F. Martini e con il Presidente della V° Commissione per:

    • Proporre e discutere provvedimenti tempestivi e necessari per ridare al S. Luca quella dignità e autonomia funzionale che l’ospedale in rete per acuti del nostro territorio deve avere per fornire risposte sanitarie adeguate alle esigenze della nostra popolazione, senza costringerla a chilometriche peregrinazioni con tutti i disagi che ne conseguono, sempre nel rispetto degli obiettivi regionali sia sul piano dei servizi erogati in termini di efficienza ed efficacia, quanto su quello del contenimento dei costi.
    • Evidenziare il preoccupante stato in cui versano i Servizi Socio-Sanitari pubblici, soprattutto se raccordato alle peculiarità socio-demografiche, geo-morfologiche e di viabilità che caratterizzano il nostro territorio.
    • Segnalare la necessità di un maggior rispetto, da parte delle Direzioni Aziendali, delle direttive regionali per non creare quelle evidenti sperequazioni di investimenti e di servizi in territori pressoché omogenei, finendo con il fornire una Sanità che sempre meno soddisfa le esigenze e le aspettative dei cittadini, ai quali è rivolta.
    • Ribadire la necessità di restituire alle istituzioni politiche locali competenze programmatorie e di controllo in materia di Sanità Pubblica, partendo anche dalla possibilità di esercitare un peso maggiore nella scelta di Direzioni Aziendali che abbiano un legame di conoscenza e appartenenza al territorio.

    Auspica

    La discussione e la condivisione del presente documento da parte di tutte le forze politiche in tutti i Consigli Comunali le cui delibere saranno inviate, a cura del Presidente della Conferenza dei Sindaci, al Presidente della Regione e alla Giunta Regionale.

    Dà mandato

    Al Presidente della Conferenza dei Sindaci, alla Rappresentanza, ai Presidenti dei due Distretti (Sindaco di Rovigo e di Badia Polesine) e al Sindaco di Trecenta di rappresentare la Conferenza negli incontri che saranno programmati con la Giunta Regionale.
    Rovigo, 22/10/2007


    All. 2

    --------------- fine documento



    25.10.07

    10 milioni di euro per i comunicatori vocali

    dal sito del Ministero della Salute.

    Il Ministro incontra i malati di SLA

    Il Ministro della Salute Livia Turco ha ricevuto il 18 settembre i signori Sebastiano Marrone, Antonio Tessitore e Francesco Brunelli affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica che avevano richiesto di incontrarla per sottolineare le esigenze particolari dei malati di questa grave patologia.
    L'incontro si è concluso con l'impegno del Ministro di avviare insieme alle Regioni il registro regionale dei malati di Sla per favorire una migliore e più rapida presa in carico dei pazienti e per programmare in modo mirato gli interventi assistenziali necessari.
    Il Ministro ha poi ricordato che sono già stati messi a disposizione delle Regioni 10 milioni di euro per erogare gratuitamente i comunicatori vocali ai pazienti che hanno perso la possibilità di comunicare, nonché il decreto, siglato il 3 agosto scorso con il Ministro Padoa Schioppa, che ha escluso una serie di patologie invalidanti, tra le quali la Sla, dalle visite di controllo per accertare la permanenza di un'invalidità già riconosciuta.Queste misure erano state fortemente richieste dalle Associazioni dei malati proprio al fine di migliorare l'assistenza e la qualità della vita delle persone colpite da questa patologia.

    22.10.07

    CER e neuropsichiatria infantile. La dirigenza Ulss risponde come al solito: voi non sapete!

    … e il presidente della conferenza dei sindaci, condivide e sottoscrive.

    Contro le critiche le solite tecniche: accuse di ignoranza e spostamento dei termini della questione.

    Il fatto.

    Nei giorni scorsi la Cgil ha lanciato l’allarme per la chiusura del Cer, il centro di educazione e riabilitazione infantile. Si consulti in proposito la stampa locale del 12 ottobre scorso. Vi si legge, tra l’altro:
    Famiglie costrette a programmare visite dal fisioterapista, dal neuropsichiatra, dal logopedista, dallo psicologo e sballottare i propri figli da un ambulatorio all'altro. È quanto sta accadendo nel territorio dell'Ulss 18 a causa dell'improvvisa chiusura del Cer, il centro di educazione e riabilitazione per minori affetti da problemi neuropsichiatrici. Da qualche settimana il servizio è stato smantellato senza alcun coinvolgimento nè degli operatori nè delle famiglie che portavano i propri bambini e ragazzi per le cure socio-assistenziali e per la preparazione all'inserimento scolastico.
    Da 4 neuropsichiatri si è passati a uno, da 18 educatori a 6, da 7 psicologi a 4 e anche i fisioterapisti sono diminuiti.”
    … “A questo si aggiunge la chiusura del Cer, un servizio nato nel 2000 con fondi regionali per accogliere bambini medio o gravemente malati e offrirgli un'assistenza completa a 360 gradi, con la possibilità di accompagnarli nel percorso di inserimento scolastico dove poi avrebbero trovato l'assistenza degli insegnanti di sostegno”.
    … “Oggi le famiglie sono costrette ad arrangiarsi, a rivolgersi a più specialisti senza che questi a loro volta si interfaccino per tarare le eventuali attività - interviene il segretario provinciale Fp Cgil Paolo Zanini -. La neuropsichiatria infantile ha un bacino di utenza di circa 1500 bambini, è dunque un dipartimento importante che funge da riferimento per quei nuclei familiari in difficoltà. Non si capisce la filosofia dell'azienda sanitaria che sembra voler ridurre le prestazioni e i servizi, delegando il difficile compito dell'integrazione di questi bambini alla scuola che non è attrezzata per questo genere di prestazioni.”

    La reazione dell’Ulss.

    Dopo qualche giorno risponde il direttore generale dell’Ulss, Adriano Marcolongo. Così come sempre accade di fronte alle critiche, è tutto un “Credevo che i due rappresentanti del sindacato, fossero a conoscenza delle normative”“I due sindacalisti forse ignorano”“Non corrisponde a verità”“Non di tagli, quindi, si è trattato ma”, udite udite, “al contrario di conversione del servizio”. Insomma, gli altri “ignorano” o hanno le traveggole, o prendono per problemi le migliorie e per disservizi le innovazioni.

    Sullo stesso filone il direttore dei servizi sociali dell’Ulss 18 che sulla stampa del 17 ottobre afferma che “…chi ci ha attaccato, non conosce la normativa” (a ridaje, direbbero a Roma), e “…i sindacalisti che non si informano su ciò che stanno trattando” e che, addirittura “è probabilmente meglio che cambino mestiere”.
    Il dottor Poiré ci va giù pesante ma non cambia la sostanza: gli altri ignorano o hanno le traveggole.
    Ciò che sorprende e che il dott. Poiré lanci queste accuse al sindacato tenendosi al fianco il presidente della conferenza dei sindaci, Oscar Tosini, colui che, per compito istituzionale, dovrebbe essere una sorta di sindacalista dei sindaci nei confronti dello strapotere della dirigenza dell’Ulss. Ma lui no! Lui si mette dalla parte dello strapotere, approva e condivide. Secondo Tosini, ciò che viene criticato dalla Cgil è "un'eccellenza a livello veneto … un fiore all'occhiello" e fa finta che le critiche rivolte all’Ulss siano invece rivolte ai sindaci. Dichiara, infatti, “Come sindaci siamo stufi di essere attaccati sull'attività di settori che vedono invece una partecipazione e un impegno rigoroso delle amministrazioni comunali”. E questo mentre i sindacalisti della Cgil avevano chiesto l’aiuto dei sindaci e criticato i dirigenti dell’Ulss, quelli dello stratapotere.

    Vecchie tecniche per chi ha un po’ di memoria (e questo blog può aiutare). “Gli altri ignorano” (noi siamo i tecnici!!!!) e poi un significativo travisamento delle critiche altrui. Sono le tecniche adottate dai massimi dirigenti dell’Ulss, e utilizzate ora anche dal presidente della conferenza dei sindaci.
    Certo che ormai Oscar Tosini è una certezza, su ogni questione lo si può trovare, con sicurezza … dalla parte sbagliata.

    Sergio Leone diceva di Clint Eastwood: “mi piace perché ha due espressioni, col cappello e senza il cappello”.
    Di Oscar Tosini si potrebbe dire che piace ai dirigenti dell’Ulss perché ha due idee, ed entrambe di Adriano Marcolongo.


    18.10.07

    31 ottobre, mobilitazione dei lavoratori del San Luca

    Contro la riduzione delle prestazioni e dei servizi

    I dipendenti dell'ospedale di Trecenta, riuniti in assemblea lo scorso 8 ottobre, presenti i segretari provinciali di Fp Cgil, Fps Cisl e Fpl Uil, hanno deciso la prima grande mobilitazione con sit-in davanti al San Luca il prossimo 31 ottobre.
    Al Gazzettino, edizione del 9 ottobre scorso, i sindacalisti hanno dichiarato: «Il pretesto per l'incontro erano le difficoltà registrate dal personale nella gestione del nuovo sistema informatico - spiega Michele Roveron, segretario Fps Cisl - che non è stato programmato con il necessario percorso formativo e con una riorganizzazione dei turni. Il risultato è stato un eccessivo carico di lavoro per tutti». «Molte poi sono state le recriminazioni dei dipendenti - aggiunge Fabio Osti, segretario Fpl Uil - per l'appalto alla farmacia e al magazzino che sta creando più di qualche disagio nella distribuzione del materiale sanitario, per le nuove apparecchiature "point of care" per gli esami urgenti che distolgono gli infermieri dall'assistenza del paziente affidano loro compiti impropri, per l'incertezza sul futuro stesso dell'ospedale sempre meno per acuti. Questa sofferenza dei lavoratori deve essere percepita dalla classe politica, in primis dai sindaci, che si devono fare promotori di una sollecitazione anche a livello regionale». Sarà dunque stilato un documento dalle organizzazioni sindacali che sarà distribuito mercoledì 31 con volantinaggio proprio per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle problematiche del San Luca. «Il personale viene progressivamente ridotto - avverte anche Davide Benazzo, rappresentante della Fp Cgil - e a chi resta vengono richiesti cambi di orari e prestazioni aggiuntive. Quella del 31 sarà una manifestazione forte dove si chiederà di dare risposte urgenti sul futuro del San Luca».

    Occhiobello, è attivo il comitato Salviamo il punto sanità di S.M. Maddalena

    Oscar scrive:

    Allo scopo di mettere in rete le forze disponibili per salvare la sanità polesana, informo dell'esistenza, già da un certo periodo di tempo, del nostro sito
    http://puntosanita.occhiobello.altervista.org/
    Sperando di aver fatto cosa gradita, colgo l'occassione per cordiali saluti.

    17.10.07

    San Luca, impegno a part-time?

    Nella serata dedicata al San Luca, lo scorso 07/07/2007, il Sindaco di Trecenta ha manifestato il desiderio di chiudere in alcuni mesi, attraverso un impegno assiduo, i problemi dell’ospedale. Un’aspirazione che trae origine dall’incessante susseguirsi di cattive notizie: riduzione di servizi, accorpamenti, stravolgimenti, svuotamenti e dalla conseguente necessità di occuparsi continuamente di nuove questioni legate al San Luca. Attraverso un impegno particolare, concentrato nel tempo, il sindaco di Trecenta, col sostegno e la collaborazione degli altri comuni, ritiene di poter risolvere, una volta per tutte, i problemi dell’ospedale per potersi, finalmente, dedicare ad altro.
    Personalmente ritengo che questo non sia l’atteggiamento più adatto ad affrontare i problemi dell’ospedale che, non dimentichiamolo, discendono dalle scelte della direzione dell’Ulss 18, decisioni che si susseguono nel tempo, un taglio dopo l’altro, senza soluzione di continuità. Prendere atto di questo – e non è possibile, sulla base dell’esperienza, arrivare ad altra conclusione – significa assumere il peso della vigilanza e del controllo in modo costante, senza possibilità di distrazioni. Significa ripristinare gli assessorati alla sanità – così come del resto ha fatto il comune di Trecenta – allo scopo di mantenere sotto costante osservazione l’attività della direzione dell’Ulss, in particolare sull’ospedale San Luca. Vuol dire pretendere di far sentire la propria voce rispetto al potere esorbitante e, spesso, deleterio dei direttori generali.

    15.10.07

    Convocata la conferenza dei sindaci dell'Ulss 18

    E' stata convocata la Conferenza dei Sindaci dei Comuni dell'Ulss 18 per LUNEDI’ 22/10/2007. All'ordine del giorno:
    1) Approvazione documento per la salvaguardia dei Servizi ospedalieri e territoriali dell'Azienda Ulss 18 - Rovigo.
    2) Relazione sulla situazione del Centro Intercomunale Protezione Animali di Rovigo.
    3) Varie ed eventuali

    Il primo punto fa pensare alla riunione che i sindaci del distretto sanitario hanno tenuto lo scorso 04/10/2007 e alla questione dello spostamento dell'Adi dalla sede del distretto di Badia all'ospedale San Luca.
    Tuttavia non sono note le bozze di questo documento. Occorrerà attendere che il presidente della conferenza dei sindaci si decida a renderlo noto o, più probabilmente, che qualche amministratore comunale lo faccia avere ai mezzi di informazione.
    Dal presidente della conferenza non ci aspettiamo molto e per diverse ragioni. Innanzi tutto perché non ha mai fatto pubblicare i verbali delle riunioni sul sito istituzionale dell'Ulss, dove peraltro erano erano annunciati dal dicembre 2004, ma anche perché non lo si è sentito strillare di dolore quando, la scorsa estate, l'azienda ha deciso di togliere completamente la sezione dal sito.

    10.10.07

    ADI, dal territorio all’ospedale?

    Nel post intitolato “ADI, dal distretto di Badia all'ospedale di Trecenta” abbiamo dato notizia dell’intenzione dell’Ulss 18 di spostare la sede dell’assistenza domiciliare infermieristica dal punto sanità del distretto, situato nell’ex ospedale di Badia, all’interno dell’ospedale San Luca di Trecenta. Il trasferimento di sede non ha avuto luogo, come paventato, nel mese di settembre ma le voci di un trasloco si fanno sempre più insistenti e concrete.
    Ma perché preoccuparsi? Innanzi tutto perché da ogni cambiamento introdotto dall’attuale dirigenza dell’Ulss è derivato un peggioramento dei servizi resi. In secondo luogo perché, ancora una volta, vengono studiate soluzioni senza che i comuni siano in alcun modo coinvolti, senza poter conoscere le finalità vere dei progetti che sono escogitati dai dirigenti dell’Ulss, senza poter evidenziare gli eventuali lati problematici.
    L’ADI è un servizio territoriale, non ospedaliero. Ecco perché il servizio è stato dislocato nei distretti sanitari. Trasferirlo all’interno di un ospedale in qualche modo lo snatura e apre la possibilità a diversi utilizzi del personale in servizi ospedalieri e non territoriali.
    All’interno del San Luca sono stati attivati 9 posti letto per Hrsa (ne erano stati promessi 20 ma questo è un altro discorso) per pazienti da dimettere verso case di riposo o Rsa. Questi degenti vengono seguiti solo da personale infermieristico. Ecco che gli infermieri dell’ADI, una volta all’interno dell’ospedale, potrebbero essere una ‘riserva’ a portata di mano per far fronte ad eventuali assenze. Il servizio sul territorio ne risentirebbe certo, ma c’è ancora qualcuno che ritenga i dirigenti dell’Ulss particolarmente preoccupati per questo genere di problemi?
    Nel giro di pochi anni il personale infermieristico dell’ADI, presso il distretto di Badia, ha perso due unità e, inoltre, due posti sono stati trasformati in part-time. Complessivamente, ogni settimana si perdono così circa 100 ore di lavoro.
    L’ADI, come servizio territoriale, andrebbe invece rafforzato. Basti pensare alla grande estensione del territorio da servire rispetto all’area coperta dal distretto sanitario di Rovigo. I pazienti da seguire sono centinaia, le problematiche da affrontare sono moltissime, la necessità di rapportarsi coi medici di base continua, così come intenso è lo scambio di collaborazioni con altri servizi del distretto sanitario. Insomma, l’ADI è un servizio territoriale e tale dovrebbe rimanere.
    Se attuato, il trasferimento di sede sarebbe un nuovo serio colpo a quella politica sanitaria che voleva incentivare i servizi sul territorio per corrispondere a necessità di prevenzione e cura presso il domicilio.
    Anche su questo problema non ci resta che fare affidamento sui sindaci del distretto, i rappresentanti dell’istituzione più vicina al cittadino, il comune. C’è da sperare che ogni singolo sindaco senta l’urgenza di agire: per favore, non aspettate l’iniziativa del presidente della conferenza dei sindaci, l’attesa potrebbe essere eterna.

    9.10.07

    Ospedale, nuova riunione dei sindaci a Trecenta

    Dopo una prima riunione avvenuta lo scorso 30 agosto, i sindaci dei comuni del distretto sanitario si sono nuovamente riuniti a Trecenta il 4 ottobre. All’ordine del giorno la presentazione di un documento sulle problematiche dell’ospedale “San Luca”.
    Da quanto si è potuto sapere la riunione non ha approvato alcun documento ma ha dato mandato ai sindaci di Castelmassa e Trecenta di predisporre un nuovo testo che tenga conto di alcune considerazioni emerse dal dibattito.
    Di rilievo sarà il giudizio finale sull’operato del direttore generale dell’Ulss 18. Gli orientamenti sembrano essere tutti critici ma non è detto che alla fine sia formalizzata la richiesta al presidente della giunta regionale di non rinnovare il mandato all’attuale direttore. C’è chi rema contro e chi chiede esplicitamente che il prossimo direttore generale sia un polesano, legato al proprio territorio e per questo più sensibile alle necessità espresse dalla popolazione e dalle istituzioni.

    28.8.07

    San Luca, i Sindaci si riuniscono a Trecenta.


    Qualcosa si muove!

    Il Comune di Trecenta ha invitato i sindaci dei punti sanità di Badia Polesine, Castelmassa, Lendinara e Occhiobello, vale a dire tutti quelli del distretto sanitario n. 2 dell'Ulss 18, a una riunione che avrà luogo Giovedì 30 Agosto 2007, alle 16.30, presso la sala civica.

    All'ordine del giorno un esame generale della situazione dell'ospedale San Luca.


    Trecenta, "QUALE FUTURO PER L'OSPEDALE S. LUCA?"


    Venerdì 7 Settembre ore 21:15
    presso Palazzo Pepoli, a Trecenta
    conferenza:
    "Quale futuro per l'ospedale S.Luca?"


    relatori:
    MICHELE FRANCHI cons.comunale Ficarolo
    GUGLIELMO BRUSCO ass.provinciale alla sanità
    PIERO TOSARELLO in rappresentanza dei familiari e dei pazienti del rearto di pneumologia del S.Luca
    ANTONIO LARUCCIA sindaco di Trecenta
    intervento a cura di:
    RENZO MARANGON Assessore Regionale


    Vieni anche Tu a portare la Tua voce in difesa del nostro ospedale!


    24.8.07

    Diritto di accesso, presento un’istanza di riesame immediato (trasparenza 9)

    Al diniego dell’Ulss al rilascio di copia dei documenti da me richiesti ho risposto con questa istanza di riesame immediato.

    DOCUMENTO (inizio)

    Pietro Tosarello
    Via Salvo D’Acquisto 183/d
    45021 BADIA POLESINE (RO)
    tosarello@alice.it

    RACCOMANDATA A.R.
    ANTICIPATA VIA FAX STANTE L’URGENZA

    30.04.2007

    Azienda Ulss 18
    Viale Tre Martiri, 89
    45100 Rovigo

    - Al Direttore Generale, Dott. Adriano Marcolongo
    - Al Direttore Amministrativo, Dott. Roberto Toniolo
    - Alla SOC Affari Generali, Direttore Dr.ssa Patrizia Davì
    - Ufficio Contenziosi e Assicurazioni, Responsabile procedimento: Luisa Tagliazucchi
    - Presidente della Conferenza dei Sindaci, Sig. Oscar Tosini
    - All’Ufficio Relazioni con il Pubblico Azienda Ulss 18

    e, per conoscenza

    Al Signor Prefetto
    di 45100 Rovigo



    OGGETTO: Mancato riconoscimento diritto di accesso. Richiesta urgente di riesame.

    Con riferimento alla corrispondenza intercorsa e, in particolare, alla nota n. 20975 in data 05/04/2007 a firma del Direttore Amministrativo, Dott. Roberto Toniolo, si osserva:
    · Lo scrivente ha richiesto con e-mail inviata all’URP in data 06.03.2007 il rilascio di copia su file dei decreti del direttore generale n. 699 del 26/09/2006 "Riorganizzazione dell'Area Medica Multidisciplinare del Presidio Ospedaliero - Ospedale di Trecenta" e n. 921 del 14/12/2006 "Programmazione Ospedaliera Aziendale pubblica e privata - Ricognizione apicalità e posti letto al 14.12.2006". (e-mail riprodotta in Allegato A)
    · Lo scrivente ha altresì richiesto con e-mail inviata all’URP in data 09.03.2007 il rilascio di copia dei verbali della Conferenza dei Sindaci dell'Ulss relativi alle sedute del 20 novembre 2006 e del 15 gennaio 2007. (si veda l’Allegato B)
    · Come richiesto dall’Urp per via telefonica, il sottoscritto ha inviato al predetto ufficio, in data 15 marzo 2007, un fax contenente le motivazioni della richiesta. (Allegato C)
    · I documenti richiesti potrebbero essere disponibili per la consultazione dal sito web di codesta Ulss, così come avviene per altre Asl. In particolare, per quanto riguarda la conferenza dei sindaci, la disponibilità dei relativi verbali è segnalata sull’area del sito web di codesta Azienda dedicata a questo organismo, salvo poi constatare che quella sezione del sito non è aggiornata dal 03/12/2004. E questo avviene mentre l’art. 13 del DPR 184/2006 stabilisce che “Le pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 22, comma 1, lettera e), della legge, assicurano che il diritto d'accesso possa essere esercitato anche in via telematica”.
    · Col passare dei giorni, in mancanza di esito, ho chiesto all’Urp, con e-mail del 27.3.2007, se vi fossero ulteriori esigenze istruttorie ricevendo sollecita rassicurazione “che la sua richiesta è stata acquisita da questa struttura e non si richiedono, da Lei, ulteriori informazioni e/o documentazioni sull'argomento. Stiamo completando l'iter procedurale e Le invieremo, prima possibile, risposta alla sua domanda.”
    · Con nota in data 05/04/2007, n. 20975 a firma del Direttore Amministrativo di codesta Ulss, Dott. Roberto Toniolo, è stato negato il diritto di accesso sulla scorta della semplice citazione di ciò che dovrebbe essere la normativa di riferimento, evitando di precisare in alcun modo rispetto a quale punto, o punti, della normativa stessa la mia richiesta si troverebbe ad essere in difformità. Il diniego appare, pertanto, privo di motivazione mentre l’art. 9, comma 1, del DPR n. 184 del 12.04.2206 prevede che “Il rifiuto, la limitazione o il differimento dell'accesso richiesto in via formale sono motivati, a cura del responsabile del procedimento di accesso, con riferimento specifico alla normativa vigente, alla individuazione delle categorie di cui all'articolo 24 della legge, ed alle circostanze di fatto per cui la richiesta non può essere accolta così come proposta”. Va osservato, inoltre, che il provvedimento di diniego è firmato dal Direttore Amministrativo e non dal responsabile del procedimento salvo che, in codesta Azienda, il responsabile del procedimento coincida, addirittura, con la figura del direttore amministrativo.
    · Relativamente al primo capoverso dell’atto di diniego, viene citato un non meglio precisato art. 22 che, del resto, non può essere riferito al DPR n. 184 del 12.04.2206 il quale si compone di soli 15 articoli.
    · Relativamente al secondo capoverso, la citazione della normativa indicata è omissiva. Infatti, il comma 3 dell’art. 24 della legge 241/1990 afferma che “Non sono ammissibili istanze di accesso preordinate ad un controllo generalizzato dell'operato delle pubbliche amministrazioni”, mentre dall’atto di diniego quel ‘generalizzato’ viene omesso, alterando completamente il significato della norma. Le mie due richieste di accesso, invece, non sono per nulla preordinate ad un controllo generalizzato dell’operato dell’Azienda Ulss 18 ma ben circoscritte al fine di conoscere nei dettagli la programmazione aziendale nei confronti dei pazienti pneumologici (mia moglie è affetta da patologia che ha determinato la necessità di eseguire la tracheotomia) presso l’ospedale di Trecenta, così come precisato con mio fax inviato in data 15/03/2007 (Allegato C). L’omissione di quell’aggettivo nell’atto di diniego all’accesso comporterebbe che nessuna richiesta finalizzata al controllo delle pubbliche amministrazioni potrebbe essere accolta. Un’ipotesi priva di fondamento in quanto “Il diritto di accesso ai documenti dell'Amministrazione, garantito dalla legge 7 agosto 1990 n. 241, è finalizzato ad assicurare la trasparenza dell'azione amministrativa ed a favorirne lo svolgimento imparziale per la tutela di situazioni giuridiche rilevanti, così concorrendo alla "visibilità del potere pubblico". Si confronti in proposito il pronunciamento del Consiglio di Stato in Allegato D.
    Pertanto, per quanto sopra evidenziato, e in considerazione del fatto che il provvedimento di diniego al rilascio di copia non cita l’organo al quale richiedere il riesame dell’istanza ai sensi dell’art. 25, comma 4, della legge 241/1990, il sottoscritto richiede a codesta Azienda Ulss l’immediato riesame delle mie richieste di accesso e la sollecita trasmissione per posta elettronica dei documenti richiesti.
    Si dichiara disponibile a corrispondere le spese previste dalle eventuali disposizioni regolamentari adottate.
    Allega:
    A - Testo e-mail inviata all’URP in data 06.03.2007 con la quale sono stati richiesti in copia su file i decreti del direttore generale dell’Ulss n. 699 e 921 del 2006.
    B - Testo e-mail inviata all’URP in data 09.03.2007 con la quale sono stati richiesti i verbali della Conferenza dei Sindaci dell'Ulss relativi alle sedute del 20 novembre 2006 e del 15 gennaio 2007.
    C – Testo del fax inviato dallo scrivente in data 15 marzo 2007 su richiesta dell’Urp di codesta Ulss, precisando le motivazioni della richiesta.
    D – Sintesi pronunciamento del Consiglio di Stato, Sez. IV, sent. n. 649 del 17-06-1997, Ministero delle finanze c. D.I.R.S.T.A.T (p.d. 972571).
    E – Copia del provvedimento di diniego.

    Distinti saluti.
    Pietro Tosarello

    -------------------------
    Allegato A

    From: Tosarello
    To: urp.ro@azisanrovigo.it
    Sent: Tuesday, March 06, 2007 7:48 PM
    Subject: Richiesta copia decreti del direttore generale.

    Con la presente si chiede di ottenere copia su file (qualunque formato va bene) dei seguenti documenti:

    - Decreto del Direttore Generale n. 699 del 26/09/2006 "Riorganizzazione dell'Area Medica Multidisciplinare del Presidio Ospedaliero - Ospedale di Trecenta".

    - Decreto del Direttore Generale n. 921 del 14/12/2006 "Programmazione Ospedaliera Aziendale pubblica e privata - Ricognizione apicalità e posti letto al 14.12.2006".

    Qualora sia possibili scaricarli dal sito aziendale, si prega di fornirne indicazione e provvederò autonomamente.

    Grazie per l'attenzione. Cordiali saluti.

    Pietro Tosarello

    -------------------------
    Allegato B

    From: Tosarello
    To: urp.ro@azisanrovigo.it
    Sent: Friday, March 09, 2007 4:24 PM
    Subject: Richiesta verbali della conferenza dei sindaci.

    Salve,

    con la presente chiedo di poter ricevere i verbali della Conferenza dei Sindaci dell'Ulss relativi alle sedute del 20 novembre 2006 e del 15 gennaio 2007.
    Tali documenti non sono reperibili nel sito aziendale.

    Ringrazio per l'attenzione. Cordiali saluti.

    Pietro Tosarello

    -------------------------
    Allegato C

    Pietro TosarelloVia Salvo D'Acquisto 183/d
    45021 Badia Polesine (RO)
    Tel. 0425 590 588 - cellulare 338 93 44 560
    e-mail tosarello@alice.it
    sito web http://ospedaletrecenta.blogspot.com/

    All’Ufficio Relazioni con il Pubblico
    Ospedale “Santa Maria della Misericordia
    Viale Tre Martiri, 89
    45100 ROVIGO
    Tel 0425 394151
    Fax 0425 394440
    E-mail: urp.ro@azisanrovigo.it

    Il sottoscritto Pietro Tosarello, nato a Trecenta l’8/6/1957, residente a Badia Polesine in Via Salvo D’Acquisto 183/d, facendo seguito alle richieste inviate per e-mail dall’indirizzo di posta elettronica tosarello@alice.it , con la presente, formalizza la richiesta di rilascio in formato elettronico dei seguenti documenti:

    -Decreto del Direttore generale n. 699 del 26/09/2006
    -Decreto del Direttore generale n. 921 del 14.12.2006
    -Verbale della Conferenza dei sindaci del 20.11.2006
    -Verbale della Conferenza dei sindaci del 15.01.2006

    I primi due documenti, riguardanti a vario titolo i servizi sanitari resi dall’ospedale “San Luca” di Trecenta, sono richiesti al fine conoscere nei dettagli la programmazione aziendale nei confronti dei pazienti pneumologici (mia moglie è affetta da patologia che ha determinato la necessità di eseguire la tracheotomia).
    Gli ulteriori due documenti sono di interesse al fine seguire la discussione, avvenuta in sede di conferenza dei sindaci, sulle conseguenze dirette e indirette dell’avvenuto accorpamento del reparto di riabilitazione pneumologica ad altri due reparti del citato ospedale.
    E’ interesse dello scrivente ottenere i documenti suddetti al fine di assicurare al coniuge la miglior assistenza sanitaria possibile.
    In attesa di ricevere i documenti richiesti, possibilmente in forma elettronica, all’indirizzo e-mail sopra indicato, porge distinti saluti.

    f.to Pietro Tosarello

    -------------------------
    Allegato D

    Legge 7 agosto 1990 n. 241, art. 24 Consiglio di Stato
    Documenti esclusi o ammessi al diritto di accesso

    Il diritto di accesso ai documenti dell'Amministrazione, garantito dalla legge 7 agosto 1990 n. 241, è finalizzato ad assicurare la trasparenza dell'azione amministrativa ed a favorirne lo svolgimento imparziale per la tutela di situazioni giuridiche rilevanti, così concorrendo alla "visibilità del potere pubblico", per cui esso è azionabile - in presenza delle condizioni legittimanti normativamente previste - sia allorquando si manifesta in sede partecipativa al procedimento amministrativo (accesso partecipativo), sia quando attenga alla conoscenza di atti che abbiano spiegato effetti diretti o indiretti nei confronti dell'istante (accesso informativo); pertanto, non può in termini generali, negarsi il diritto di accesso agli atti inerenti i rapporti tra Amministrazione finanziaria e concessionaria S.O.G.E.I. S.p.A. afferenti alla gestione del servizio informatico del Ministero delle Finanze.

    Sez. IV, sent. n. 649 del 17-06-1997, Ministero delle finanze c. D.I.R.S.T.A.T (p.d. 972571).
    Massima pubblicata sulla Rivista Consiglio di Stato, edita da Italedi.


    DOCUMENTO (fine)

    L’Ulss risponde NO: nessun controllo prego! (trasparenza 8)

    Con lettera raccomandata in data 5 aprile 2007 il Direttore Amministrativo dell’Azienda Ulss 18 respinge le richieste di rilascio delle copie dei due decreti del direttore generale e dei due verbali della conferenza dei sindaci da me richiesti in data 7 e 9 marzo 2007.
    Le motivazioni sono di difficile comprensione ma, dopo un accurato studio delle norme citate, appaiono fondate su una omissiva citazione dell’art. 24 della legge 241 del 1990. Chiara è, invece, la volontà dell’amministrazione: nessuna possibilità di ottenere copia dei documenti richiesti.
    Documenti che, va ricordato, sono atti pubblici di una pubblica amministrazione che tale rimane anche se è stata ribattezzata ‘azienda’.
    Affermare, come fa il direttore amministrativo dell’Ulss 18, che “non sono ammissibili istanze di accesso preordinate ad un controllo dell'operato della pubblica amministrazione” significa escludere ogni possibilità per gli utenti di accedere alle informazioni contenute nei provvedimenti adottati dagli organismi dell’Ulss.
    Peccato che la citazione ometta una parolina della norma citata, un’omissione che stravolge completamente il senso della disposizione legislativa. La richiesta, per essere inammissibile, deve, infatti, essere finalizzata ad un controllo ‘generalizzato’ degli atti. Non è questo, evidentemente il mio caso.
    Il rifiuto di rilasciarmi i documenti sarà oggetto di una mia istanza di riesame immediato nella quale ho evidenziato ulteriori motivazioni circa la legittimità della richiesta (vedi post successivo).

    Di seguito pubblico integralmente la lettera del 5 aprile.


    DOCUMENTO

    REGIONE VENETO - AZIENDA ULSS 18 – ROVIGO
    Sede direzionale: Viale Tre Martiri, 89 - 45100 Rovigo
    Partila IVA e Codice Fiscale 0103470297


    SOC AFFARI GENERALI
    Direttore: Dr.ssa Patrizia Davì

    Ufficio Contenziosi e Assicurazioni
    Responsabile procedimento: Luisa Tagliazucchi

    Tel. 0425/393605 - Fax. 0425/394618e-mail: affgen.ro@azisanrovigo.it

    Rovigo, 05 APR 2007
    Prot. n. 20975

    OGGETTO: Richiesta documenti

    Al sig. Pietro Tosarello
    Via Salvo d'Acquisto 183/d
    45021 BADIA POLESINE

    Con riferimento alle richieste da Lei prodotte, da ultimo con fax del 15.03.2007, si osserva:
    - ai sensi di quanto disposto dall'art. 22, comma 1, lett. a), nonché dall'art. 2, comma 1 del DPR n. l84 del 12.04.2006 il diritto di accesso ai documenti amministrativi è esercitabile da chiunque abbia un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente a una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è richiestol'accesso;
    - ai sensi di quanto disposto dall'art. 24, comma 3°, della legge 241/1990 come successivamente modificata ed integrata, non sono ammissibili istanze di accesso preordinate ad un controllo dell'operato della pubblica amministrazione.
    Per quanto precede, non si accoglie la richiesta di accesso agli atti da Lei formulata.
    Distinti saluti.

    IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO - dott. Roberto Toniolo

    26.7.07

    Passa il tempo, serve ancora qualcosa? (trasparenza 7)


    Decisamente l'aria è cambiata. All'iniziale disponibilità dell'Ufficio per le Relazioni col Pubblico subentra il silenzio.
    Le due richieste di copia di documenti sono state inviate il 6 e 9 marzo 2007. Non avendo ancora ottenuto nulla il 27 marzo trasmetto all'Urp dell'Ulss la seguente e-mail:

    ------------------
    Alla cortese attenzione di Fiorella Vicariotto

    Salve,

    Mi rivolgo a lei perché mi ha comunicato telefonicamente che sarà il suo ufficio a trattare l'argomento in oggetto.
    In considerazione del tempo trascorso, le chiedo se, dopo la formalizzazione della richiesta via fax, ci sono ulteriori esigenze istruttorie da parte vostra.
    Preciso che non mi servono fotocopie ma semplicemente i file da allegare a un messaggio di posta elettronica.

    L'occasione è gradita per porgere distinti saluti.

    Pietro Tosarello
    ------------------

    Il giorno seguente ricevo questa risposta:

    ------------------
    Alla c.a. del Sig. Tosarello Pietro

    Si comunica che la sua richiesta è stata acquisita da questa struttura e non si richiedono, da Lei, ulteriori informazioni e/o documentazioni sull'argomento.

    Stiamo completando l'iter procedurale e Le invieremo, prima possibile, risposta alla sua domanda.

    Distinti saluti.
    Fiorella Vicariotto
    URP e Comunicazione Interna
    Ospedale "S.M. della Misericordia" - Rovigo
    tel. 0425 394151 fax 0425 394440


    21.7.07

    Il turno di notte diventa pesantissimo: 10 ore


    "Se otto ore vi sembra poche, provate voi a lavorar". Sono parole di una vecchia canzone del movimento operaio che rivendicava il diritto a non svolgere più di otto ore di lavoro al giorno.
    Dal primo di luglio, all'ospedale di Trecenta, il turno di lavoro notturno, il più disagevole, è diventato di dieci ore! Per dieci ore consecutive, l'infermiere di turno, uomo o donna che sia, dovrà mantenere la lucidità necessaria a svolgere il suo delicato compito. È realistico chiedere tanto?
    Non solo, al momento del cambio di turno, dal mattino alla notte, l'infermiere dovrà effettuare le sei ore del turno mattutino e le dieci di quello di notte, nell'arco di ventiquattro ore.
    "Se otto ore vi sembra poche, provate voi a lavorar
    e proverete la differenza di lavorare e di comandar".


    ADI, dal distretto di Badia all'ospedale di Trecenta

    Dal primo di settembre la sede dell'ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) sarà trasferita all'ospedale di Trecenta. I numerosi utenti del servizio che abitano a Badia dovranno quindi recarsi al San Luca per il ritiro del materiale (medicinali, medicazioni ecc.). Inoltre, è imminente il trasferimento di sede di due operatori del servizio al distretto di Rovigo e non si hanno notizie circa la loro sostituzione presso il distretto di Badia.

    Il distretto di Badia verrà così a perdere un altro pezzo, un altro servizio. L'ultimo di una lunga serie.
    Gli ambulatori attivi presso il distretto sono ormai pochissimi; alcuni servizi sono stati ridotti a poche presenze settimanali; qualche problema è stato segnalato, nei mesi scorsi, al punto prelievi. E ora il trasferimento dell'ADI.
    Tra qualche mese che cosa rimarrà del distretto sanitario di Badia? Quando qualche trasferimento o pensionamento di personale complicherà il mantenimento di un servizio, che cosa deciderà il direttore generale dell'Ulss? L'esperienza maturata nei punti sanità di Occhiobello, Castelmassa e Lendinara suggerisce l'opportunità di un urgente interessamento dell'amministrazione comunale badiese.

    19.7.07

    Una Guida alle agevolazioni fiscali per i disabili


    Sul sito web dell'Agenzia delle Entrate è consultabile e scaricabile una guida alle agevolazioni fiscali per i disabili. Il documento (34 pagine) è aggiornato con la legge finanziaria 2007.

    Per scaricarlo clicca qui.


    13.7.07

    La gestione amministrativa dell'Ulss 18 stroncata dagli ispettori del ministero

    Con un forte titolo il Gazzettino del 12 luglio 2007 ha dato notizia dei primi risultati dell'indagine ministeriale sull'Ulss 18. A renderli noti, ancora una volta, è l'assessore provinciale alla sanità Guglielmo Brusco. Nulla è trapelato dall'Ulss che, al contrario, si è sempre rifiutata di renderli pubblici. Per ottenerli Brusco ha dovuto rivolgersi al ministero della sanità.
    Riferisce Brusco che lo stesso ispettore del ministero ha scritto, nella propria relazione, che «la sua analisi è forzatamente non esaustiva a causa delle resistenze incontrate in alcuni dirigenti che non hanno fornito la necessaria collaborazione per agevolare il suo compito». La trasparenza, decisamente, non è di casa all'Ulss 18.
    Una situazione persino imbarazzante che le istituzioni polesane dovrebbero decidersi ad affrontare.

    La situazione economica dell'Ulss, le modalità di attribuzione degli incarichi e per l'assegnazione di forniture, le risorse per il personale, sono tra gli argomenti oggetto di pesanti rilievi da parte dell'ispettore del ministero.
    Tra tutte spicca «il caso del giornalista che per il piano di comunicazione e informazione ha ricevuto 252mila euro - chiude Brusco - E precisa come una parte dei compensi non siano leciti tanto da provocare un danno erariale all'Ulss 18».

    L'articolo del Gazzettino è reperibile sul sito del quotidiano, per trenta giorni dalla pubblicazione. Può essere rintracciato facilmente attraverso la Ricerca Online oppure direttamente da qui.

    3.6.07

    L'Assegno di cura, per chi assiste disabili in famiglia

    L'Assegno di cura è un contributo economico destinato alle persone non autosufficienti, di qualsiasi età (non solo anziani!), che vivono a casa propria.
    Scopo dell'assegno è sostenere la famiglia nel carico di cura della persona non autonoma e viene erogato dalla regione Veneto tramite il comune di residenza.

    Per ottenere l'assegno di cura è necessario che la persona non risulti autosufficiente e che la famiglia rientri nei limiti stabiliti per il valore dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE). Tale valore, fino a giugno 2007, è pari a € 14.367,90. Ma, attenzione, non coincide con la somma del reddito Irpef della dichiarazione dei redditi. Il calcolo è complesso e del tutto particolare per cui si consiglia di consultare il centro di assistenza fiscale (CAAF) presso il quale ci si rivolge per la compilazione del modello 730 o del modello unico.

    La domanda va presentata tramite il proprio comune di residenza, ufficio servizi sociali.

    Presso il sito della regione Veneto http://www.venetosociale.it/ è possibile ottenere maggiori dettagli ma consiglio di rivolgersi direttamente al proprio comune.

    27.5.07

    Abolito il ticket di 10 Euro.

    Da domenica scorsa, 20 maggio, non si paga più il ticket di 10 euro per ricetta di prestazioni specialistiche. La legge 64 del 17 maggio 2007 (legge di conversione, con modifiche, del decreto legge 20 marzo 2007, n. 23, recante disposizioni urgenti per il ripiano selettivo dei disavanzi pregressi nel settore sanitario) è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 148 del 19 maggio ed è entrata in vigore il giorno successivo alla pubblicazione, il 20 maggio.
    La legge non ha effetti retroattivi. Pertanto, per le prestazioni erogate fino al 19 maggio non è previsto alcun rimborso. Per le prestazioni erogate dal 20 maggio l'eventuale quota fissa già pagata sarà invece rimborsata.

    21.5.07

    Sanità: (quasi) abolito il ticket da 10 euro sugli esami diagnostici

    Camera dei deputati

    L’emendamento sul settore sanitario ottiene la fiducia

    La Camera dei Deputati ha approvato la questione di fiducia posta dal Governo sull’approvazione dell’emendamento che sostituisce interamente l’articolo unico del disegno di legge relativo a disposizioni urgenti per il ripiano selettivo dei disavanzi pregressi nel settore sanitario.

    La fiducia, in particolare, è stata posta con 298 voti favorevoli e 150 contrari ed ora il provvedimento dovrà essere convertito dal Senato entro il 19 maggio per evitare la decadenza.

    L’emendamento votato ieri introduce alcune novità significative che saranno certamente apprezzate dall’utenza. La prima tra queste è l’eliminazione del ticket sugli esami diagnostici, che, al tempo della stesura della Finanziaria 2007, aveva già aperto molte polemiche. Ieri il presidente della Commissione Sanità in Senato, fa un mea culpa, affermando: “L'applicazione di queste misure ha permesso di capire che era necessaria una correzione di rotta. Ci siamo resi conto che si trattava di un tema molto sentito dai cittadini e che è necessario trovare strumenti nuovi”.I senatori, comunque, avevano proposto la diminuzione del ticket da 10 a 3,5 euro, ma la maggioranza si è schierata compatta ed ha ottenuto l’abolizione.La manovra verrà a costare 511 milioni di euro e il Governo utilizzerà 100 milioni derivanti dal fondo dei debiti pregressi e 411 milioni dal fondo di rotazione per le politiche comunitarie.


    20.5.07

    Ora serve un fax e cambia l'ufficio competente a rispondere (trasparenza 6)

    DOCUMENTO

    Passa qualche giorno e mi telefonano dall'Urp. Una cortese signora mi informa che, contrariamente a quanto comunicato con le e-mail che mi sono state inviate, le mie richieste verranno trattate dallo stesso Ufficio Relazioni col Pubblico. Inoltre, mi chiede di ripetere le mie richieste per fax 'perché sa ... una e-mail ... potrebbe non essere ...' (ma come, non sono in elenco e mi sta telefonando ad un numero che ho indicato nelle e-mail! perché non dovrebbe essere valido anche il resto? mah!) e mi chiede anche di 'motivare la mia richiesta'. Spiego sommariamente e, poiché la richiesta riguarda mia moglie, mi chiede di conoscerne il nome. Lo comunico, 'grazie', 'grazie a lei'.
    Capisco che l'aria è cambiata ma non immagino neanche lontanamente l'esito della vicenda. Il giorno successivo, il 15 marzo 2007, mi adeguo e trasmetto la richiesta via fax. Eccone il testo.

    Pietro Tosarello
    Via Salvo D'Acquisto 183/d
    45021 Badia Polesine (RO)
    Tel. 0425 590 588
    cellulare 338 93 44 560
    e-mail tosarello@alice.it
    sito web http://ospedaletrecenta.blogspot.com/

    All’Ufficio Relazioni con il Pubblico
    Ospedale “Santa Maria della Misericordia
    Viale Tre Martiri, 89
    45100 ROVIGO
    Tel 0425 394151
    Fax 0425 394440
    E-mail: urp.ro@azisanrovigo.it

    Il sottoscritto Pietro Tosarello, nato a Trecenta l’8/6/1957, residente a Badia Polesine in Via Salvo D’Acquisto 183/d, facendo seguito alle richieste inviate per e-mail dall’indirizzo di posta elettronica tosarello@alice.it , con la presente, formalizza la richiesta di rilascio in formato elettronico dei seguenti documenti:

    Decreto del Direttore generale n. 699 del 26/09/2006
    Decreto del Direttore generale n. 921 del 14.12.2006
    Verbale della Conferenza dei sindaci del 20.11.2006
    Verbale della Conferenza dei sindaci del 15.01.2006

    I primi due documenti, riguardanti a vario titolo i servizi sanitari resi dall’ospedale “San Luca” di Trecenta, sono richiesti al fine conoscere nei dettagli la programmazione aziendale nei confronti dei pazienti pneumologici (mia moglie è affetta da patologia che ha determinato la necessità di eseguire la tracheotomia).
    Gli ulteriori due documenti sono di interesse al fine seguire la discussione, avvenuta in sede di conferenza dei sindaci, sulle conseguenze dirette e indirette dell’avvenuto accorpamento del reparto di riabilitazione pneumologica ad altri due reparti del citato ospedale.
    E’ interesse dello scrivente ottenere i documenti suddetti al fine di assicurare al coniuge la miglior assistenza sanitaria possibile.
    In attesa di ricevere i documenti richiesti, possibilmente in forma elettronica, all’indirizzo e-mail sopra indicato, porge distinti saluti.

    f.to Pietro Tosarello